Lo sbarco sulla Luna
Era il 20 luglio 1969 quando avvenne uno dei più incredibili eventi che la storia ricordi: lo sbarco sulla Luna. Gli americani Neil Armostrong e Buzz Aldrin toccano il suolo lunare alle 4:57 (ora italiana) del 21 luglio, e la scena viene vista in diretta sulle reti internazionali della Terra.
Se vi soffermate un attimo a pensarci, è stato davvero un evento sensazionale. Già allontanarsi dall’atmosfera terrestre è qualcosa di raro, raggiungere il suolo lunare è stato un episodio unico. Chi altri può vantarsi di aver messo piede sul nostro satellite?
C’è chi afferma che il fatto sia destinato a rimanere irripetibile ancora per molti anni nel futuro. I problemi sono molti: mancanza di interesse, scarsità di fondi, basso ritorno economico e nessuna fretta. Se allora la conquista della Luna era una questione di potere tra la Russia e gli Stati Uniti, oggi questa necessità è venuta del tutto a mancare.
Difficoltà enormi
Il successo dell’Apollo 11 nel 1969 è stato coronato dopo una lunga serie di tentativi e di disastri. Lo stesso sbarco di Neil e di Buzz avrebbe potuto finire con un nulla di fatto o avere conseguenze tragiche, visto che la fretta non aveva permesso ai tecnici di migliorare alcune componenti pericolose.
Proprio la difficoltà di raggiungere la Luna e il fatto che la vicenda non si sia mai ripetuta, ha portato la gente a chiedersi: ma siamo davvero arrivati sulla Luna o è stato tutto un complotto mediatico? In poche parole: gli americani hanno falsificato le prove dello sbarco? Alcuni si spingono oltre e hanno persino scovato (improbabili) prove sulla presenza di strutture aliene nascoste tra le colline lunari. Quanto c’è di vero in tutto questo?
Il libro anti-bufale
Paolo Attivissimo, giornalista e blogger esperto in “caccia alle bufale”, ha raccolto tutte (ma proprie tutte) le teorie di complotto che riguardano la Luna e le ha analizzate in dettaglio una per una. Non si tratta della solita filosofia senza sbocchi: ogni riga è spiegata con chiarezza anche a chi se ne intende poco, ma riportando dati tecnici e scientifici inconfutabili. Inoltre, dove possibile, ogni foto e notizia ha il proprio link di riferimento, così che anche il lettore possa fare le proprie ricerche.
In fondo all’articolo troverete il link dove scaricare l’ebook, in modo del tutto gratuito, in tre formati (normale a colori, a bassa risoluzione o in formato epub). Ha la bellezza di 299 pagine e passa in rassegna la storia dello sbarco sulla Luna, i complotti di base e persino le teorie sulla presenza di tracce aliene.
L’ho trovata davvero una raccolta ben fatta, motivo per cui ritengo utile diffonderla in rete.
Le prove che l’uomo è andato sulla Luna
Nel libro le tesi sono spiegate rapidamente con un riassunto iniziale (chi non vuole leggersi tutte le pagine può fermarsi a questo) e quindi in modo dettagliato. Di seguito passo in rassegna alcuni dei punti di base più evidenti, che dimostrano come l’uomo sia effettivamente sbarcato sulla Luna, così potete farvi un’idea del contenuto.
– Le numerose immagini scattate e conservate sono state rese pubbliche in questi anni. A quei tempi non esistevano tecniche raffinate di manipolazione e i confronti di oggi le dichiarano senza dubbio prive di manipolazioni.
– I video girati sulla Luna corrispondono alle dirette televisive sulla Terra. Inoltre le scene dimostrano i tipici effetti legati alla bassa gravità, che nel 1969 non si potevano produrre con gli strumenti cinematografici. Le riprese sono nitide e a colori, non facili da falsificare.
– Abbiamo i segnali radio a disposizione. In queste trasmissioni si sente l’eco di ritorno dovuto alla distanza, che gli esperti hanno calcolato coincidere con la distanza Terra-Luna, cioè 393.300 km al momento dello sbarco.
– La Russia, che aveva tutto l’interesse per farlo, nonostante i mezzi di spionaggio a disposizione non parlò mai pubblicamente di un falso.
– L’Apollo 17 portò sulla Terra ben 110 kg di rocce lunari. Niente di strano, quindi, che gli USA avessero i mezzi per portare anche due uomini con il Saturn V.
– Nel 2009 la NASA ha inviato la sonda Lunar Reconnaissance Orbiter verso la Luna e ha fotografato i resti dell’Apollo e le impronte degli astronauti (lì infatti non ci sono eventi atmosferici capaci di cancellarle e le orme rimangono impresse per decenni). Nell’impresa sono state coinvolte diverse organizzazioni estranee alle NASA, per cui il complottismo è da escludere.
– Nei filmati sono visibili nubi di polveri sollevate dai mezzi che hanno un andamento a parabola, possibile solo in assenza di aria (nel vuoto).
– La mancanza di stelle nelle foto scattate sulla Luna è normale, a causa della luminosità del suolo. Per vederle sarebbe stato necessario un tempo di esposizione estremamente lungo.
Ciao Manuel
Sulla ISS gli astronauti stanno imparando molte cose, anzi, direi “capendo”.
Stanno anche studiando molti aspetti circa le eventuali missioni oltre l orbita bassa. Tutte nozioni noiosissime, già affrontate per la prima volta quasi mezzo secolo fa. Che pizza.
😉
Purtroppo il cosiddetto complottismo viene misurato con uno strumento di capacità 1 e sensibilità 1/2. Ovvero, se ti azzardi, non dico ad escludere categoricamente, ma solo a sollevare qualche dubbio o perplessità circa le missioni lunari apollo, automaticamente sei messo alla stregua di un terrapiattista. Non è proprio così che dovrebbe funzionare la “misura”. Anzi, non è così che funziona.
Ciao a tutti e passatemi l ironia
Ciao Sam,
cerco anch’io di tenere la mente aperta e di non dare niente per scontato, infatti tendo a mettere in discussione anche argomenti che sono definiti “ormai certi” come potrebbero essere alcune dimostrazioni scientifiche o medicinali.
Ma se due persone sono di pareri opposti, come si fa a stabilire chi ha ragione? Spesso ha poca importanza, però certi temi devono arrivare a un «sì» o ad un «no». Nel nostro caso, è importante sapere se abbiamo avuto la tecnologia per arrivare sulla Luna già nel passato; ma potremmo estenderlo anche a questioni più popolari, come le vaccinazioni.
Il fatto è che se qualcuno mostra più prove a sostegno della sua tesi rispetto alla mia, soprattutto se è esperto in materia, devo dargli ragione. Posso anche continuare a pensarla diversamente e cercare altre prove per oppormi, ma fino a un nuovo cambiamento devo fidarmi di lui e adattarmi di conseguenza.
Trovare il (falso) complotto è molto più semplice che dimostrare la verità, primo perché si può tirare in campo un’enormità di dati non dimostrabili e secondo perché il complottismo fa parte della psicologia dell’essere umano, che è poi il motivo per cui si diffonde facilmente sul web.
Ecco perché in caso di dubbio di solito si dovrebbe evitare di credere al complotto 🙂
Il tuo discorso Manuel non fa una piega e lo condivido in pieno. Vorrei solo chiarire la mia posizione in merito. Personalmente detto molto francamente e sinceramente, ho serie perplessità circa l allunaggio umano. Non ci metterei certamente la mano sul fuoco, ma non ce la metterei neanche sul fatto che non ci siano andati. I miei dubbi esulano dai vari dibattiti circa le foto che secondo alcuni sono di un set cinematografico, o la bandiera che secondo altri sventola ecc ecc, ma nascono da altri fattori scientifici più “profondi” che non sto qui ad approfondire, anche perché servirebbe a poco e niente. Ho come l impressione che più si vada avanti con le scoperte scientifiche in ambito fisico matematico, più i dubbi si fanno seri. Ho come l impressione che non ne sappiamo nulla di come il corpo umano reagisca fuori dal nostro campo gravitazionale, o di come reagisca attraversando le fasce di van Allen (altrimenti non avrebbero senso ingenti investimenti sul progetto Orion). Posso anche affermare che dubbi di questo genere sono diffusi (non dico assai) in ambito universitario fra gli studenti di fisica e elettronica, ma nessuno si sognerebbe mai di esternarli. Ripeto, sono dubbioso, ma non lo escludo a priori come fosse una “dottrina Dell anti allunaggio”.
Ciao a tutti
Immagino che tra qualche anno avremo delle risposte, se davvero ritorneranno sulla Luna (o, per chi crede il contrario, se “sbarcheranno” per la prima volta). Comunque sia è sempre un piacere discutere con te, porti le tue argomentazioni senza imporle sugli altri