Una dieta pericolosa
Che l’uomo incontrasse (molti) problemi con l’abuso di carne l’avevamo visto in un articolo dettagliato: eccedere con questa dieta può portare a malattie, obesità, umori negativi e calo dell’aspettativa di vita. Senza contare i numerosi danni che il processo di inscatolamento della carne provoca all’ambiente e che l’obesità provoca all’economia.
Abituati come siamo a consumare carne animale, gran parte di noi non si rendono conto di un fatto evidente: l’uomo non è carnivoro. Fisicamente non lo è mai stato, è anzi portato a una dieta di tipo vegetale. La carne rilascia sostanze tossiche durante la digestione e per non intaccare il corpo andrebbe espulsa il più rapidamente possibile; cosa non del tutto possibile nell’uomo, dove il tratto digestivo è molto più lungo e lento rispetto a quello dei carnivori.
Ma forse l’aspetto che più potrebbe convincervi è nella debolezza strutturale dell’essere umano. Il suo corpo non è adatto a cacce serrate. Il fatto che abbiamo sempre carne a disposizione sulle nostre tavole è perché ci procuriamo la selvaggina attraverso strumenti artificiali. Senza, se fossimo costretti a cacciare, probabilmente moriremmo di fame.
Perché mangiamo carne?
Perché allora l’uomo si nutre come un carnivoro? Si può avanzare qualche ipotesi. Durante il periodo delle glaciazioni, di circa 2 milioni di anni fa, l’essere umano è stato costretto ad adattarsi al ritiro delle foreste e a cambiare dieta. Lo ha fatto per necessità e grazie alla sua capacità di creare armi primitive. La conseguenza è stata una riduzione della vita media. Al giorno d’oggi abbiamo un esempio tra il popolo degli eschimesi che, costretti a vivere di sola carne, hanno una vita media di appena 30 anni.
Qua sotto riporto l’elenco di alcune tra le caratteristiche del corpo che dimostrano come l’uomo abbia organi e funzionalità di digestione molto simile a quelli degli erbivori e nettamente in contrasto con quelli dei carnivori.
Disclaimer
Con le affermazioni appena fatte e che seguiranno non si vuole sminuire le qualità fisiche dell’uomo che, nonostante le sue limitazioni naturali, restano comunque eccezionali, come abbiamo già visto in un altro articolo. Uno studio pubblicato su Nature, per esempio, dimostra come l’uomo sia capace di sostenere corse prolungate nel tempo; resta innegabile, a ogni modo, che senza strumenti artificiali non sarebbe in grado di competere con i predatori carnivori. [ringrazio Atanvarnie per la segnalazione, vedi commento]
Prove fisiche: non siamo carnivori
Muscoli della faccia
Carnivori e onnivori: ridotti, per permettere un’ampia apertura della bocca.
Erbivori e uomo: molto sviluppati.
Mandibola
Carnivori e onnivori: è ad angolo ristretto. L’articolazione della mandibola è sullo stesso piano dei denti molari. I principali muscoli della mandibola sono i temporali.
Erbivori e umani: ad angolo ampio. L’articolazione della mandibola è sopra al piano dei molari. I principali muscoli della mandibola sono il massetere e il pterigoideo.
Apertura della bocca
Carnivori e onnivori: grande, in rapporto alla dimensione della testa.
Erbivori e uomo: piccola, in rapporto alla dimensione della testa.
Denti
Carnivori e onnivori: i denti incisivi sono corti e acuminati. I canini sono lunghi e affilati, adatti a strappare la carne. I molari sono affilati.
Erbivori e uomo: i denti incisivi sono larghi e piatti. I canini sono corti e smussati (negli erbivori possono anche mancare; talvolta sono lunghi, ma usati per difesa). I molari sono piatti.
Masticazione
Carnivori e onnivori: il cibo viene ingerito quasi intero, la masticazione è quasi assente.
Erbivori e uomo: la masticazione è lunga, come richiede il “maciullamento” dei vegetali.
Saliva
Carnivori e onnivori: mancano gli enzimi digestivi nella saliva.
Erbivori e uomo: nella saliva sono presenti enzimi digestivi per i carboidrati.
Stomaco
Carnivori e onnivori: l’acidità nello stomaco ha un valore PH che non supera 1 quando il cibo è nello stomaco. Lo stomaco ha un volume pari al 60-70% del tratto digestivo.
Erbivori e uomo: l’acidità nello stomaco ha un valore PH pari a 4-5 quando il cibo è nello stomaco. Lo stomaco ha un volume inferiore al 30% del tratto digestivo.
Intestino tenute
Carnivori e onnivori: l’intestino tenue è da 3 a 6 volte la lunghezza del corpo.
Erbivori e uomo: l’intestino tenue è da 10 a 12 (11 nell’uomo) volte la lunghezza del corpo.
Colon
Carnivori e onnivori: corto.
Erbivori e uomo: lungo.
Fegato
Carnivori e onnivori: adatto a detossificare la vitamina A.
Erbivori e uomo: non è adatto a detossificare la vitima A.
Reni
Carnivori e onnivori: urine molto concentrate.
Erbivori e uomo: urine moderatamente concentrate.
Unghie
Carnivori e onnivori: artigli affilati per ferire e strappare.
Erbivori e uomo: non ha artigli, ma unghie piatte (o zoccoli, negli erbivori).
L’uomo per sua natura è vegano, mangiare cadaveri di animali morti gli procura dei seri danni alla salute, oltre alla ignominia e l’orrore delle sue azioni, che potrebbe vedere se si guardasse dal di fuori.
Premessa che non ho nulla contro i vegani, giusto una precisazione. L’uomo non mangia i “cadaveri”, altrimenti sarebbe un “saprofago”, bensì carne (tra l’altro non cruda, ma frollata e poi cotta) di animali e per tale motivo viene considerato “onnivoro”.
Forse non consoci l’universo gastronomico ma l’uomo mangia anche carne cruda la così detta tartare informati !se conoscessi la vecchia dieta mediterranea comprenderesti che L uomo a causa di diversi fattori ha scelto di alimentarsi di certi alimenti non certamente consoni al proprio organismo !la caseina ingrediente predominante del latte, è un esempio eclatante !ci hanno fatto credere che siamo onnivori per poter continuare a produrre, a vendere per non interrompere un business mondiale ormai consolidato !la carne è tossica per l’uomo, crea tossine che stagnano nel nostro intestino che si avvicina molto di più a un erbivoro che un onnivoro !non sono un animalista ma mi interessa la mia salute !documentatati
Sorry, ma ad Harvard non sono d’accordo: http://barefootrunning.fas.harvard.edu/Nature2004_EnduranceRunningandtheEvolutionofHomo.pdf
Personalmente preferisco credere a un professore di biologia ed evoluzione umana piuttosto che a nocensura o reiki.info (che sembra essere la fonte ultima.) Spi9acente, ma non mi sembrano fonti scientifiche credibili.
Se volete essere vegetariani e vegani fatelo, per carità, ma non divulgate disinformazione scientifica.
p.s. “il corpo dell’uomo non è adatto a cacce serrate”? Nell’articolo, Lieberman spiega come cacciavano i nostri antenati: Lo sa che a differenza delle scimmie abbiamo il legamento nucale e il tendine d’achille che sono stabilizzatori nati apposta per la corsa? Lo sa che ancora oggi un cacciatore africano è in grado di sfiancare in corsa una gazzella, per cacciarla, perché l’uomo è in grado di raddoppiare il proprio ritmo respiratorio con la corsa mentre la gazzella deve fermarsi ad ansimare (l’uomo batte anche il cane e il cavallo, per dire), così il cacciatore la cattura?
Salve Atanvarnie,
il termine “serrate” è un po’ fuorviante. Quello che si intendeva, naturalmente, è che l’uomo non ha gli «strumenti naturali» adatti alla caccia. Il fatto è innegabile: non ha artigli, né zanne, e senza mezzi artificiali (che usa adesso come in tempi primitivi) non riuscirebbe a catturare le prede della sua taglia – il che è nettamente in contrasto con il modo di cacciare di ogni altro predatore carnivoro.
Ho letto il pdf: in quell’articolo si parla della resistenza dell’uomo nella corsa, utile senz’altro alla caccia ma non sufficiente, proprio per i motivi appena citati.
Teniamo conto di un’altra cosa: l’uomo è passato da nomade a sedentario attorno all’8000 a.C. (forse anche prima), come dimostrano i ritrovamenti nella Mesopotamia. La conseguenza è che non ha più avuto bisogno di cacciare e si è adattato prima alla coltivazione e poi all’allevamento: è probabile che questa evoluzione abbia portato dei cambiamenti nella sua struttura fisica, portandolo a indebolire quegli apparati adatti alla caccia che già usava in modo limitato grazie agli strumenti artificiali che sapeva costruire.
Il tema, comunque, è ancora ampiamente dibattuto. Visto che non sono un esperto, recupero informazioni da chi già ha fatto degli studi nel settore e finora non ho trovato prove del suo essere carnivoro: al contrario, il suo corpo sembra essere per l’appunto più vicino a quello degli erbivori.
Il pdf linkato è piuttosto interessante: lo aggiungo nel testo, nel caso qualcuno voglia approfondire…
Tutte le versioni contrarie al veganismo hanno più fini : difendere i business delle industrie alimentari ,delle case farmaceutiche e della sanita’ alla faccia della salute dei cittadini ,
Poniamo lo scenario di un uomo allo stato “brado” in una foresta e da sempre isolato dalla civiltà. Ha a disposizione per pura fortuna e ricchezza del suo habitat tutti i legumi e i cereali necessari per il suo bisogno di proteine e aminoacidi. Il resto può procurarlo con frutta e ortaggi ma… la vitamina B12? come fa a procurarsela se non tocca prodotti animali perchè “non siamo evolutivamente predisposti”? Essa sarebbe contenuta solo in certe alghe contaminate dalle feci di certi tipi di batteri (il che sarebbe un risorsa inpensabile per il nostro Tarzan vegano). E qui crolla la teoria dell’ uomo che in natura è vegano. Per quanto riguarda il discorso sui nostri organi è evidente che chi l’ ha scritto non ha ben chiaro come funzioni l’ evoluzione.
L’uomo infatti non è vegano per natura. Al contrario, la dieta vegana provoca gravi carenze nell’organismo che devono essere integrate con altri sistemi. Il veganesimo è più una questione di morale.
Tutt’altra questione è parlare di diete vegetariane (meglio: non carnivore), che se seguite come si deve apportano ogni tipo di sostanze necessarie al corpo umano. La vitamina B12, per esempio, non è presente solo nelle carni ma anche in latticini e uova.
Sarebbe comunque da sentire qualche esperto alimentarista, non essendo il mio campo di studi posso fermarmi solo alla «superficie». Anche per quanto riguarda la struttura degli organi e l’adattabilità di quest’ultimi agli alimenti, devo affidarmi alle fonti esterne e sperare che l’autore abbia approfondito a dovere.
Poi, come hai accennato, l’evoluzione non si ferma: continuando ad adottare un comportamento (es: mangiare carne) e sopravvivendo, è probabile che gli organi si adatteranno di conseguenza. L’unica cosa è che l’evoluzione agisce in migliaia, e in spesso in milioni, di anni.
Infatti gli uomini sono onnivori non carnivori. Basta vedere le strutture fisiche di altri onnivori come le scimmie per capirlo. Soprattutto basta sapere che l’uomo ha incominciato prima a cacciare che a coltivare, ha costruito prima l’arco che la zappa, ha incominciato ad addomesticare gli animali ben prima di seminare. Se non ha sviluppato determinate facoltà tipo canini e unghie più lunghe e resistenti è solo per merito del cervello, che ha creato altri strumenti capaci di sostituire denti e artigli, infatti invece di sviluppare queste caratteristiche si sono affievolite con l’accorciamento dei canini, che in un tempo passato erano più sviluppati di adesso.
Io credo che una spiegazio logica ce la puo’ dare solo il nostro apparato digerente , lo studio di anatomia comparata ci dice molto , non solo la carne non e’ adatta all’uomo , ne grano , ne erbe , ne piante ,ma fruttivoro.
Basti comparate gli apparati digerenti dei carnivori erbivori granivori , la pasta la mangiamo perche lavora , non credo che riusciremo a mangiare una spiga , le erbe le insalate hanno cellulosa e la mucca la digerisce che ha lo stomaco adatto e l’intestino molto lungo , i carnivori mangiano le interiora non i muscoli come facciamo noi , se poi la mangiamo perche ci piace ok , ma non e’ il nostro cibo.