Introduzione
Se doveste lasciare la vostra (più o meno) amata Italia, quale destinazione scegliereste? Molti di voi si saranno posti la domanda diverse volte – chi per sfuggire alla routine quotidiana, chi per opportunità di lavoro e chi per semplice spirito di avventura – e forse qualcuno starà già pensando seriamente di fare le valigie. La difficoltà maggiore è trovare un nuovo posto adatto alle nostre esigenze.
Mentre sfogliamo depliant, organizziamo viaggi e discutiamo con chi ha le idee più chiare di noi, l’Economist Intelligence Unit ci viene in aiuto stilandoci un elenco delle città più vivibili nel mondo.
Le prime 10 città migliori dove vivere
Nelle prime dieci posizioni troviamo le stesse città dello scorso anno, leggermente spostate tra loro nella classifica. In ordine:
1. Vancouver (Canada, America)
2. Melbourne (Stato Victoria, Australia)
3. Vienna (Austria, Europa)
4. Toronto (Canada, America)
5. Calgary (Canada, America)
6. Helsinki (Finlandia, Europa)
7. Sydney (Nuovo Galles del Sud, Australia)
8. Perth (Australia Occidentale, Australia)
9. Adelaide (Australia Meridionale, Australia)
10. Auckland (Nuova Zelanda)
Come si nota, Canada e Australia sono i continenti maggiormente interessati, ma nell’elenco si trova anche la vicina Vienna. Per stabilire un elenco affidabile sono stati considerati trenta parametri basati sulle condizioni dell’ambiente, della cultura, delle infrastrutture e dell’istruzione, nonché dell’assistenza sanitaria e della salute dei cittadini. L’unione di queste valutazioni è riepilogato da un punteggio che arriva fino a 100. A Vancouver è stato attribuito un rank di 98.
Teniamo conto che alcune di queste città, come Toronto e Helsinki, sono relativamente giovani e quindi nate sin dall’inizio con la prospettiva di diventare moderne, senza doversi occupare di problemi che altri Paesi si sono portati appresso dal passato.
Una rosa di 140 città
La lista conteggia 140 elementi. All’ultimo posto si trova Harare, la capitale dello Zimbabwe, seguita da Dhaka (in Bangladesh). Ma anche città molto frequentate risultano piuttosto basse in classifica: Londra per esempio è al 53° posto, New York è 56°, segno che le grandi metropoli con una certa storia hanno ancora parecchio lavoro da fare per rientrare nei parametri di vivibilità.
L’Australia
Vancouver e Sydney sono due tra le città che adocchio da diversi anni. Informandomi per la rete tra gli italiani che hanno effettivamente vissuto in questi presunti paradisi (a volte anche in entrambi), a mio avviso la scelta è dettata da questioni personali. Ambedue i luoghi sono infatti meravigliosi e per sincerarvene dovete soltanto ricercare le loro immagini sul web. Come promesso dall’Economist, hanno strutture adeguate, prevenzioni sanitarie assicurate, ma anche leggi ferree sulle quali si basa la loro efficienza (in particolare Vancouver, dove anche una momentanea invasione di corsia può costare una multa salata).
La rigidità non sembra però pesare sui cittadini, che anzi la ritengono necessaria per il quieto vivere. Una mentalità un po’ lontana dall’uso degli italiani, che si dovranno adattare in caso di migrazione. Anche l’educazione, estremamente spiccata, è un canone che un italiano dovrà per forza apprendere.
Il Canada
Trasferirsi nelle nuove terre, in ogni caso, non è affatto facile. Una legge canadese permette per esempio un soggiorno vacanza-lavoro di sei mesi, scaduti i quali si deve assolutamente levare le tende. Avete acceso un mutuo con l’intenzione di stabilirvi? Se il permesso viene negato, siete obbligati ad andarvene e a saldare comunque il dovuto. Il Canada infatti non accoglie a braccia aperte i nuovi residenti (o immigrati) come succede in Italia: si deve essere in possesso di un certo reddito o di un lavoro stabile. Sono questi tratti dopotutto a rendere il Paese tanto efficiente.
Meglio Vancouver o Sydney?
Al di là della burocrazia, il clima e l’ambiente tra il Canada e l’Australia è naturalmente diverso. A Vancouver la neve è frequente e si ha la possibilità di fare snowboard tra le strade cittadine o su un altopiano che offre una meravigliosa vista panoramica sulle case illuminate. D’estate la temperatura è più mite, anche se piovosa, e offre lo scenario di mari e monti a ogni sguardo.
Chi non sopporta il freddo dovrebbe preferire Sydney, dove però si devono superare le fobie nei confronti di certi “abitanti” spesso indesiderati.
Ragni come quello dell’immagine sopra vivono comunemente tra l’erba del giardino. C’è chi afferma che con il tempo ci si fa l’abitudine, ma quando di notte si sente battere alla finestra perché una di queste zampette bussa in cerca di un’entrata, una certa impressione la può anche fare.
D’altronde, si sa, «Paese che vai, usanze che trovi»; e in fin dei conti la bellezza dei posti potrebbe aiutarci a mettere da parte alcune esitazioni.