Il futuro
Nell’inserto di Nòva de Il Sole 24 ore (n. 261) il sociologo Domenico De Masi racconta della sua ricerca nei confronti di imprenditori, manager e studenti svolta due anni fa per rispondere a un’interessante domanda: come sarà il mondo nel 2020?
La risposta non è banale. L’Unione Europea sta infatti delineando un’Agenda Digitale contenente cento punti chiave da seguire per “arginare” i problemi di cui tanto si parla, tra i quali rientrano l’abbassamento del consumo, l’aumento dell’istruzione e della sicurezza informatica e la diffusione della banda larga per permettere a tutti di navigare su internet con una discreta velocità.
L’indagine di De Masi aiuta a capire lo stato d’animo del popolo e a considerare gli aspetti principali sui quali agire. Gli argomenti sono divisi in dieci categorie, che vi sintetizzo qui sotto.
Alla luce delle risposte, comunque, un dato è risaltato con chiarezza: i Paesi in crescita economica (come la Cina) hanno una visione ottimistica del futuro, mentre le Nazioni già stabili (come la nostra) vedono il futuro con occhi grigi.
Dieci categorie
Salute
– La popolazione mondiale sarà un miliardo più di oggi e vivrà più a lungo, di un rapporto 7 a 8,5. Di conseguenza aumenterà la popolazione anziana.
– Malattie diffuse e pericolose come AIDS e cancro scompariranno, ma diventerà cosa comune la fecondazione artificiale e la clonazione umana.
– L’inquinamento sarà contenuto.
– Il problema maggiore sarà dato dagli obesi e dai malati di Alzheimer, con conseguente aumento delle spese in campo medico negli ultimi anni di vita.
Tecnologia
– Le automobili andranno in gran parte a idrogeno.
– I chip saranno piccoli come dei neuroni umani, ma la loro potenza sarà pari a un miliardo di transistor.
– Un unico mezzo, probabilmente il cellulare, conterrà musica, film, libri e quant’altro.
Economia
– La classe media sarà il 50% della popolazione mondiale, con un PIL pro-capite di 15mila dollari (attualmente sono 8mila).
– I Paesi emergenti costruiranno beni materiali, il Terzo Mondo offrirà materie prime e manodopera a basso costo. L’Africa continuerà a rimanere il continente più povero.
– La Cina avrà un PIL pari a quello statunitense. Sarà la maggiore acquirente di automobili a causa della grande popolazione, che si distribuirà in grandi metropoli.
– Il “fai da te” diventerà un must.
Lavoro
– Le macchine sostituiranno i lavoratori manuali. Le mansioni umane più richieste rientreranno nella sfera della creatività (non sostituibile dalle macchine) e permetteranno orari estremamente elastici.
– Il lavoro nei settori creativi sarà misto allo studio e al gioco.
– I lavoratori esecutivi avranno minori garanzie.
– La questione più complicata è capire come distribuire la ricchezza, il lavoro, il sapere e il potere.
Ubiquità e adattamento
– Sarà possibile comunicare ovunque nel mondo e in ogni momento, rimanendo comodamente seduti a casa. Gran parte delle cose saranno telematiche: studio, lavoro, divertimento e persino amori e amicizie. Il che ci porterà a essere più distaccati dal mondo che ci circonda.
– La chirurgia ci permetterà di stabilire il nostro aspetto. I farmaci potranno aumentare o diminuire a piacere le nostre sensazioni e i nostri sentimenti.
Estetica
– L’aspetto sarà il punto chiave. Si avranno tecnologie sin troppo precise per l’uso che se ne fa, per cui conterà la forma dell’oggetto in questione. Chi si dedicherà ad attività estetiche sarà preso in maggiore considerazione rispetto a chi si dedica a questioni pratiche.
Cultura
– Nel mondo si formeranno culture aggregate, non più divise dalle Nazioni.
– L’Africa sarà il continente con il maggior numero di monoteisti.
– Lo studio sarà continuo, non limitato all’ambito scolastico. Al sapere si accederà tramite visioni comunitarie come Wikipedia e Facebook.
Etica
– Rimarranno le differenze tra ricchi e poveri, e quindi continueranno gli scontri dovuti alle disuguaglianze.
– Il 70% dei lavoratori sarà nel terziario.
Androginia
– Le donne saranno più longeve degli uomini, sposeranno partner più giovani o avranno figli senza avere un marito. Il potere si sposterà verso le donne che, di fatto, avranno un carattere più mascolino e inflessibile.
– Valori tipicamente femminili come l’estetica e l’emotività apparterranno anche al maschio.
Tempo libero
– I lavoratori ventenni che occupano posizioni esecutive avranno impegnato solo un decimo della vita e rimarrà il problema di come gestire il troppo tempo libero. Questo provocherà un aumento della noia, dell’abuso di droghe e della violenza.
Fantastico mondo di merda che ci aspetta evviva!
Dipende dai punti di vista… se a un uomo di inizio secolo avessimo spiegato come saremo stati a fine ‘900, probabilmente avrebbe fatto il tuo stesso commento =)
Le società e le culture si evolvono da sempre, il progresso è difficile da fermare, quindi la cosa migliore è cercare di adattarsi
E un discorso molto interessante. …comunque sarà un brutto futuro. ..certo e bisogna adattarsi ma non avrà niente di bello
Delegare ai robot l’intelligenza umana è utile in campo medico. Ma se ruberanno il lavoro agli umani, dovranno pagarci per vivere, mentre i robot lavorano. Io penso sarà così. Non è male.. Guida autonoma, organi artificiali.. Positivo
Ho scoperto solo adesso questo articolo interessantissimo.
Le mie considerazioni: agli anni ’20 non manca molto, considerando che il 2020 sarà tra soli 9 anni, ma molte di queste cose si vedono già oggi, soprattutto il ruolo della donna sempre più importante ed autoritario e l’uomo sempre più remissivo e insicuro.
Aggiungiamoci che più avanti si va e più la vita cambia rapidamente ed ecco che le previsioni si avvereranno.
Però penso che ci sarà più serenità, meno problemi e meno repressioni.
La tecnologia e la scienza giocheranno sicuramente un ruolo di primo piano, allungandoci la vita e migliorando/peggiorando alcuni lati nei paesi sviluppati.
Il loro difetto, però, sta nel fatto che l’uomo (i giovani per primi) saranno sempre più estraniati. In effetti la componente umana è la parte più difficile da prevedere: De Masi ha dipinto uno scenario piuttosto negativo, ma si tratta di un’ipotesi valida quanto la tua.
Immagino che sarà la storia a mostrarcelo, nove anni non sono poi tanti.
Mi rifaccio vivo facendo una considerazione, oltre all’obesità e all’alzhaimer è in netto aumento il numero di bambini affetti da dislessia, con conseguenze sull’apprendimento che non è più rapido come un tempo.
Quindi possiamo prevedere che per gli anni ’20 la dislessia sarà molto diffusa.
Che sia una naturale conseguenza della tecnologia? Concedendole troppo spazio in giovane età, forse il nostro cervello si impigrisce e si lascia dietro delle debolezze difficili da colmare in età adulta…
Bella ipotesi! Non ci avevo pensato, potrebbe essere, del resto come avrai fatto caso i ragazzini oggi sono tutti presi da cellulari ultimo modello, playstation, internet, ipad, ipod, mp3, ecc.
La dislessia avrà anche ripercussioni sul campo lavorativo ed economico secondo me.
Altra considerazione; rileggendo le previsioni del Prof. De Masi, possiamo notare lo scambio di ruoli tra uomo e donna (uomo debole e insicuro, donna autoritaria e forte). Secondo lo psicologo Risé questo provocherà un maggior numero di omosessuali perché a suo dire l’assenza di figure forti maschili causerà che i bambini prenderanno in riferimento quelle femminili imitandone gli attegiamenti.
Non so quanto possa essere vero, ma penso che sia degno di lode.
Un cordiale saluto.
Ho molta paura …
Di sicuro non sarà facile, ma dipende sempre da come ci muoviamo. A mio avviso, dobbiamo diminuire quegli aspetti che ci danno apatia e rivolgersi di più al sociale. La tecnologia e il progresso sono utili, ma non devono bloccare la vera natura dell’uomo… altrimenti è solo un benessere illusorio
Sono certo che quando potrai scegliere di morire a 130 anni o anche più invece che a 80 ti passerà…;)
– Un unico mezzo, probabilmente il cellulare, conterrà musica, film, libri e quant’altro.
L’ ipod o altri terminali contengono già tutte queste cose…
Sì, esatto, e l’idea è che si ampli ancora di più. Se aggiungono un buon sistema di sicurezza (come un controllo biometrico del proprietario) lo smartphone potrebbe essere usato per esempio per contenere i propri dati sensibili e per pagare qualcosa al “volo”. Inoltre si potrebbe collegare con altri strumenti, per esempio il frigorifero di casa per avvertirlo di ordinare qualcosa per noi, oppure per chiamate il medico se ci sentiamo male… insomma, le potenzialità sono infinite e tra l’altro sono già in corso d’opera 🙂
Questa è la domotica ed esiste anche oggi anche se certamente diventerà più complessa ed esaustiva in futuro. I veri vantaggi nei prossimi decenni, come sai bene anche tu, saranno altri…
L’articolo si riferisce al 2020 come limite, che ormai è piuttosto vicino, però se tiriamo in campo i decenni successivi allora possiamo spingerci ben oltre. Si può anche immaginare la costruzione di una web globale che ci permetta di accedere a informazioni immediate, per esempio a traduzioni simultanee di lingua «intelligenti», cioè capaci di interpretare frasi ironiche e il contesto in uso (cosa che adesso i traduttori non riescono minimamente a fare).
Sono sempre piuttosto cauto a parlare di sviluppi tecnologici sul breve termine: le idee ci sono da diversi anni, ma svilupparle richiede sempre più tempo di quanto si preveda inizialmente; la legge di Moore ormai non è più valida come lo era agli inizi. Anche le voci dell’articolo, in effetti, sarebbero da rivedere: alcune sono state troppo ottimistiche (come la previsione sulle auto a idrogeno).
In genere, purtroppo, le cause non sono nella scienza in sé, ma nella mancanza di aiuti economici e nel blocco dal punto di vista burocratico, politico o (peggio) etico.