Introduzione
Da quando è nato il cinema e la fantascienza ha avuto la sua grande diffusione, gli autori hanno ipotizzato centinaia di modi in cui l’umanità potrebbe estinguersi nel giro di pochi anni. Si tratta di un argomento che intimorisce e affascina allo stesso tempo, probabilmente perché si fonda sulla sensazione che eventi simili non possano accadere nella realtà.
In questo articolo, però, non parliamo di fantascienza. Il CSER (Cambridge Centre for the Study of Existential Risk) è un centro di esperti di tutto rispetto: tra le sue file conta personaggi come Stephen Hawking, considerato uno dei più grandi scienziati del nostro tempo. Il 12 settembre 2013, Lord Martin Rees in una conferenza sull’andamento futuro ha affermato:
In future decades, events with low probability but catastrophic consequences may loom high on the political agenda.
Traduzione:
Nei prossimi decenni, eventi di bassa probabilità ma con conseguenze catastrofiche potrebbero mettersi in cima alla nostra agenda politica.
Le parole di Rees, che non è di certo il primo venuto visto la quantità di premi che ha conquistato in campo astrofisico, ha costretto il CSER ha un acceso dibattito su una questione spinosa: c’è davvero la possibilità che l’umanità si estingua nei prossimi decenni?
La risposta è semplice: certamente, la probabilità esiste e le cause ci circondano continuamente. Meno semplice è stabilire quando e come possa avvenire di preciso e soprattutto se abbiamo i mezzi a disposizione per proteggersi. Alle varie cause «naturali», negli ultimi anni si sono aggiunte quelle «tecnologiche» e dovute al progresso. Il CSER ha redatto una lista delle possibili (realistiche) minacce che potrebbero colpire l’umanità.
Attacchi informatici
Abbiamo visto che esiste la possibilità concreta – anche se difficile da realizzare – che il mondo rimanga improvvisamente senza l’accesso a internet. Se vi sembra una cosa da poco, rileggetevi l’articolo e forse cambierete idea.
Al giorno d’oggi siamo così legati al mondo informatico che non possiamo farne a meno: assuefatti alla tecnologia, gran parte di noi non saprebbero come sostituirla. Immaginate cosa succederebbe se un gruppo di terroristi informatici prendesse possesso su larga scala delle reti e dei computer…
Intelligenze artificiali fuori controllo
L’intelligenza artificiale è vicina, a detta di alcuni futuristi. Il che significa che in buona parte avremo a disposizione delle macchine capaci di pensare autonomamente ma con una sfera emozionale limitata. Poniamo il caso che abbiano la possibilità di accedere ai nostri sistemi informatici e che, a un certo punto, si dimostrino abbastanza intelligenti da superare i blocchi che gli imporremo.
A voi ipotizzare le conseguenze…
Crollo della rete elettrica
Per lo stesso motivo appena visto, non riusciamo a rimanere troppo a lungo senza corrente elettrica. Pensate davvero di essere in grado di sopportare il freddo invernale senza riscaldamento, di continuare a gestire un’azienda senza comunicazioni? Riuscite a immaginare la difficoltà di eseguire un intervento medico al buio?
Non c’è bisogno di attacchi terroristici per perdere la corrente elettrica: a volte bastano circostante sfavorevoli o l’arrivo di disastri imprevedibili, come la tempesta di ghiaccio caduta a Montreal nel 1998 o gli enormi tsunami che avvengono di frequente nel sud dell’Asia.
Virus naturale…
Viviamo nella globalizzazione e le infezioni si diffondono in fretta. Un virus proveniente dal Giappone può infettare in pochi giorni gran parte del Nord America e dell’Europa: basta un viaggio in aereo e qualche stretta di mano. Di epidemie nella storia ce ne sono state a decine e anche gravissime: attorno al 1347 un’epidemia di peste nera provocò l’«estinzione» di un terzo della popolazione europea.
La medicina moderna aiuta a difenderci, ma non è sempre sufficiente. Se fosse creato un virus in laboratorio altamente contagioso, gli scienziati non avrebbero il tempo di creare una cura.
… e virus artificiale
Le conseguenze sono le stesse del punto precedente, ma in questo caso si tiene in conto la possibilità che sia l’uomo stesso a creare una sorta di virus in laboratorio. Gli esperimenti si sono già fatti in tal senso, anche se (teoricamente) con nobili intenzioni ovvero prepararci a una difesa su possibili epidemie future.
Nei laboratori ci sono intere raccolte di virus che vengono studiati e modificati in condizioni di massima sicurezza. Il problema è che l’uomo non è sempre affidabile. La sicurezza al 100% non esiste.
Disastri naturali
La natura è l’elemento più imprevedibile. Per quanto la studiamo, non riusciamo ancora a comprenderla fino in fondo e a prevedere le sue mosse. L’elenco dei possibili disastri naturali è lunghissimo: maremoti, terremoti, eruzioni di vulcani latenti, ecc.
Nelle Ere geologiche ne sono successi di tutti i colori, portando a estinzioni di massa a livello mondiale. E c’è chi ipotizza una vicina Era glaciale, che potrebbe iniziare già nel corso del 2014…
Impatto di un asteroide
Gli asteroidi passano vicino alla Terra piuttosto spesso. In gran parte dei casi si allontanano o si limitano a sfiorarci, in altri casi entrano nell’atmosfera e si disintegrano prima di toccare il suolo. Ma la verità è che il numero di asteroidi nello spazio è enorme.
Il cosmo è in continuo movimento e non è improbabile che prima o poi un corpo celeste di grandi dimensioni possa colpire il nostro mondo. È già successo: gli studi avvalorano l’idea che sia stato un asteroide la causa dell’estinzione dei dinosauri e ci sono tracce di impatti (meno distruttivi) di appena qualche secolo fa.
Guerre a livello mondiale
Abbiamo vissuto in un periodo, tutto sommato, di abbondanza. Rispetto al passato, possiamo permetterci di “spendere” su cose non strettamente legate all’alimentazione e alla sopravvivenza (naturalmente se consideriamo i Paesi medio-avanzati). Ma se a un certo punto l’acqua o il cibo fossero difficili da procurare? Se, per esempio, il petrolio si esaurisse e rimanessimo senza una fonte di energia adeguata? Pensate che alcune Nazioni possono contare soltanto su una riserva di cibo di 48 ore.
L’uomo ha diminuito le guerre nel tempo grazie al suo progressivo “benestare”. Se piombasse di nuovo nella disperazione e nella competizione per l’acqua o il cibo, le conseguenze sarebbero imprevedibili.
Inverno nucleare
I film e i racconti si sono spesso concentrati sulle apocalissi nucleari come causa di estinzione per l’umanità. Questo perché è ancora vivo il ricordo della Guerra Fredda tra America e Russia, un periodo di autentico terrore. Il problema è che la costruzione delle bombe nucleari non si è fermata. L’uomo adora, per sua natura, avere un ruolo di predominanza e il nucleare è al momento la fonte di “potenza” maggiore. Basterebbe un solo Paese dissennato per iniziare un confronto senza vinti né vincitori.
A proposito di nucleare: se vi chiedete se vale la pena o meno di usarlo come fonte di energia, provate a scaricarvi (gratuitamente) la mia Guida sul nucleare in Italia.
Virus, guerre, crollo di internet e mancanza di corrente non risucirebbero mai a sterminare l’umanita’ fino all’ultimo uomo. C’e’ una sola cosa che puo’ far finire davvero il mondo e l’uomo, ed e’ un evento naturale come un asteroide enorme oppure delle condizioni climatiche impossibili per noi uomini. A tutto il resto una parte di umanita’ riuscirebbe a salvarsi.
Sono delle stesso parere. Già in passato per esempio sono avvenute epidemie di peste terrificanti che hanno più che dimezzato la popolazione europea, senza però estinguerla. Per avviare un’estinzione di massa serve un evento catastrofico su scala globale, come l’esplosione di un supervulcano, che innescherebbe a catena altri disastri naturali.
Martin sembra più che altro aver fatto una lista delle catastrofi peggiori che potrebbero mettere in ginocchio la società umana, ma da qua all’estinzione è tutta un’altra cosa.
In ogni caso ho scoperto l’esistenza di vere e proprie correnti di pensiero “serie” che cercano di fare luce sul tema dei rischi globali (per dettagli si può cercare «Doomsday Argument» nel web). Tra le peggiori oltre agli asteroidi compaiono sempre la guerra nucleare e il sopravvanzare delle IA oppure delle nanotecnologie incontrollate. L’ultimo punto è ancora poco chiaro, ma per la guerra nucleare purtroppo il pericolo non è mai scomparso, come dimostrano le azioni recenti della Corea del Nord