Luce e spazio
Ho ripetuto diverse volte che non esiste niente capace di muoversi a una velocità pari o superiore a quella della luce, cioè a una velocità superiore a circa 300 mila chilometri al secondo. Questo limite è stato imposto dalla famosa teoria della relatività di Einstein, che è stata dimostrata e confermata con esperimenti anche recenti – non starò qui a descrivere cosa dice la teoria, ma chi volesse approfondire può leggersi l’articolo che gli ho dedicato.
Il titolo di questa pagina, quindi, potrebbe sembrare una contraddizione. In effetti lo è, se lo prendiamo alla lettera. In realtà, la navicella che la NASA ha intenzione di costruire non andrà più veloce della luce ma permetterà di coprire grandi distanze in un tempo minore rispetto a quanto impiegherebbe la luce a percorrerla. Per fare un esempio pratico, se la luce impiega 10 minuti per andare da un punto A a un punto B, la navicella impiegherà 9 minuti (i numeri sono solo per dimostrazione).
Come ci riuscirà? Nell’unico modo – al momento – praticabile: deformando lo spazio. Il concetto è piuttosto diverso da quello dei classici wormhole, cioè di quei tunnel che permetterebbero di unire due punti lontanissimi nello spazio; chi attraversa quel tunnel, può percorrere centinaia di chilometri in pochi secondi.
Nel caso della navicella della NASA (che si chiamerà IXS Enterprise), invece, un motore particolare si occuperà di comprimere lo spazio per coprire la distanza in minor tempo. Il motore agirà davanti e dietro la navicella: da una parte espanderà lo spazio, dall’altra lo contrarrà. In pratica, lo spazio da percorrere risulterà più “ristretto” e quindi più corto da percorrere.
Effetto wormhole
Descrivo brevemente il fenomeno di «curvatura dello spazio», per chi lo sentisse per la prima volta, attraverso un esempio semplice. Immaginate di tendere una coperta assieme a un amico, che si trova nel punto opposto a dove siete voi. Il piano creato dalla coperta è lo spazio: se fate camminare un ragnetto su questa coperta, camminerà in linea retta da voi al vostro amico, impiegando un minuto.
Adesso immaginate che un terzo amico appoggi una palla pesantissima al centro della coperta: la coperta sprofonderà sul centro e voi e il vostro amico sarete costretti ad avanzare di un passo per cercare di tenderla il più possibile. Se il ragnetto va da voi al vostro amico camminando sulla coperta, impiegherà sempre un minuto. Ma se metteste un ponticello di legno tra voi due, il ragnetto non dovrebbe percorrere la superficie della coperta e avrebbe una distanza minore per arrivare da voi al vostro amico: impiegherebbe 50 secondi e arriverebbe comunque a destinazione.
Il ponticello sarebbe il wormhole di cui abbiamo parlato prima. Nel caso della navicella, come abbiamo visto, il concetto è leggermente diverso, ma il risultato è identico: accorciare la distanza da percorrere per raggiungere un punto. Harold White nel 1994 ha ipotizzato la sua costruzione basandosi sull’idea di Miguel Alcubierre, che per primo immaginò come curvare lo spazio attraverso un anello.
Harold presume che una volta creata ci permetterà di raggiungere Alpha Centauri in sole due settimane: davvero stupefacente, se consideriamo che questa stella dista da noi 4,2 anni luce e cioè richiederebbe oltre quattro anni per raggiungerla alla velocità della luce!
È davvero fattibile?
E adesso la domanda principale: è davvero possibile realizzare la IXS Enterprise? La teoria ammette la sua costruzione senza problemi, perché non rompe nessuna legge fisica; non viola la velocità della luce, perché in realtà si occupa solo di incurvare lo spazio e non di aumentare la velocità. Sulla pratica le cose sono un po’ più complicate.
Il vero problema è l’energia che occorre a deformare lo spazio: per curvarlo in modo significativo così da ricoprire lunghe distanze serve una grande quantità di energia. Si parla di un numero enorme, pari all’energia di massa del pianeta Giove, che per adesso non sappiamo minimamente dove recuperare. In ultimo luogo, e non meno essenziale, dove troverà la NASA tutti i fondi necessari a dare il via a un progetto così importante, dato che le nazioni stanno togliendo sempre più denaro alla scienza e che la corsa allo spazio non è più vista come una priorità?
Energia dallo spazio
Di recente Harold White sembra aver trovato una possibile soluzione (almeno al problema “energia”: il problema “denaro” è sempre la parte più difficile da risolvere). Gran parte degli scienziati è convinta che l’intero universo sia circondato da energia oscura, una forma di energia negativa ancora oggetto di studio che spiegherebbe alcuni “vuoti” nell’universo.
Harold spiega che si potrebbe usare questa energia gratuita per far funzionare il motore e curvare lo spazio. Per fare questo, bisogna trasformare l’anello della navicella in qualcosa di molto più sottile e flessibile, in modo che possa oscillare più facilmente nello spazio. L’energia richiesta per deformare lo spazio diventa così estremamente più bassa: anziché richiedere una quantità di materia pari alla massa di Giove, richiederebbe una massa di soli 500 kg per coprire dieci volte la distanza che percorrerebbe la luce.
La teoria non basta e infatti la NASA ha già dato il via a un esperimento su scala minore. In altre parole, stanno già passando dalla teoria alla pratica. Naturalmente, se dovesse andare a buon fine, si dovrebbe poi trasferirlo su scala più grande, che è ancora più complicato. La costruzione della navicella sembra che richiederà oltre 1600 ore.
L’aspettativa è alta, non c’è nessuna certezza ma la fantascienza si sta trasformando sempre più in realtà. Resta solo da aspettare uno sviluppo concreto.
L’energia che serve per viaggiare più veloci della luce sarà data da un propulsore ionico collegato ad un generatore elettrico di mia invenzione, un prototipo che ho costruito nel mio garage di casa e che produce molta più energia di quella che utilizza per funzionare, dimostrando che la velocità dell’infinito genera il teletrasporto e che Einstein peccò di vanità affermando che non potesse esistere nulla di più veloce della luce. Considerando che la velocità dell’infinito è infinita, un generatore elettrico che crea picchi d’energia infinita a gravità zero, indipendentemente dalla distanza, permette di essere trasportati da un qualsiasi punto dell’universo ad un’altro, il tempo di percorrenza sarà immediato indipendentemente dalla distanza percorsa, perché alla velocità dell’infinito le distanze si annullano, l’unico problema saranno i corpi celesti, perché sarebbe un disastro entrare in rotta di collisione con un pianeta, un asteroide o un buco nero, infatti la velocità dell’infinito non annulla la materia o l’antimateria, quindi sarà necessario percorrere rotte prive di materia o antimateria, ma non materia oscura, ossia l’inimateria, l’elemento più presente nell’universo e che coincide con l’assenza di materia o antimateria, quindi l’assenza d’energia che c’è a gravità zero, perciò la gravità zero e la materia oscura sono la stessa cosa, qualcuno lo riferisca alla comunità scientifica mondiale che da anni cerca di capire cos’è la materia oscura.
Il prossimo anno inizierà la medesima rivoluzione industriale della storia dell’uomo, io sono pronto.
Quello che dici tu può essere ma come tu stesso hai detto ti rendi conto che non si può fare.i corpi celesti non si possono controllare,forse oggi abbiamo imparato come difenderci ma per la confusione che c’è nell’ospazio non si può tracciare una traiettoria e morte certa fattene convinto.o tranne che tu non hai come farti strada.allora può essere.invece (viaggiare per conoscenza sì sono d’accordo mi piace) tutti vi ammazzate per cercare , viaggiare altri pianeti ma vi rendete conto che il nostro è il pianeta e più unico che raro c’èrcalo il tutte(chiamalo come vuoi galassia sistema solare) non c’è non è esistente un pianeta come il nostro,lascia perdere che fa la NASA perché lo fa per conoscenza.come ai detto tu forse…e sicuramente un problema(gli asteroidi) anche la NASA c’è la vra questo problema anzi se l’anno moltiplicato perché per forza causata dalla navicella stessa posteriore sè lì attraggono loro stessi tranne che non hanno modificato il progetto ho non l’anno reso noto per motivi loro….. dicevo invece stu cazzu di pianeta nostro perché è nostro avete na teoria tecnicamente applicabile come spostarlo quando il sole tra 500 mila anni lo brucerà perché devi capire(lascia perdere dio) che dio è il nostro pianeta in parola povere merita di essere salvato se vuoi ti spiego perché.sempre se leggi sto commento vatti a leggere come si può spostare il nostro mondo (su Wikipedia o Wikimedia teoria tecnicamente applicabile Stefano Maffei) è non c’è né problema perché dài meteoriti forse abbiamo imparato a difenderci. Ciao
Federico da Verona sei il mio idolo 😀
Non ho la cultura in grado di capire materia,antimateria,o velocita’ all’infinito ma sono affascinato da questo mondo per me incoprensibile.
Cosa intendi per nuova rivoluzione industriale?
Forse ci saranno nuove scoperte?
Ti ringrazio per le eventuali informazioni.
Se organizzi un convegno a Verona, ci vengo a spiegare qual che accadrà entro il 2050, inoltre presenterò anche la soluzione, semmai ti accenno tutto in privato, ma per informare te, la condizione è che possano essere informare contemporaneamente più persone, poi se condividerai il progetto, che si autofinanzierà grazie alla produzione gratuita di Bitcoin, anche diventerai il progetto surplus che poi diventerà il progetto arca e poi tanti saluti, teletrasporto e ciao ciao mondo o meglio umanità condannata all’estinzione.
Federico mi sono imbattuto solo ora in quello che hai scritto, sono rimasto davvero colpito dalla passione e dalla conoscenza che hai di questi fenomeni e teorie. Mi piacerebbe molto conoscere quelle che sono le tue idee e le tue previsioni per semplice curiosità e interesse, nel caso ti lascio semplicemente la mia mail: filippo.fiammetti@studenti.unimi.it
Un saluto a tutti
Filippo
Un convegno di chi di cose impossibili va bene l’è teoria è le conoscenze(possono essere tutti o meno importanti) ma sè già sì parte con forse c’èun problema non è più applicabile(sè non si risolve il problema)io scuola non è o ma pratica(da dove inizio dalla tecnica meccanica tecnologia industriale e non mi fermo sè non si dice basta capiamoci un po’ un po’na teoria è valida quando è applicabile o quantificabile sè no è è resterà na bella teoria onore a chi pensa ma non funziona.glielo avete risolto il problema a l’Enel con l’accumulatore Cà semu tutti scienziati (da premettere che non si può accumulare una cosa astratta) ma sì può contenere lascia perdere a qualsiasi velocità viaggi e importante astrazione è frequenza teoria tecnicamente applicabile è funzionante vedi il disegno su Facebook Stefano Maffei Priolo sr appena o tempo li vado a trovare sè non me lo vendo a gli americani ecc.. ma non mi interessano tanto i soldi quando il nome ciao
La materia e una cosa concreta lanti materia è una cosa astratta.
Cosa intendi scusa? L’antimateria non è una “cosa” astratta, è pressoché identica alla normale materia, però è esattamente l’opposto a livello atomico avendo i Protoni con carica negativa e gli Elettroni con carica positiva
Andate a scuola analfabeti!