Sommario
1. Diario di viaggio: Lago Maggiore – Orta San Giulio, Baveno, isola Bella.
2. Diario di viaggio: Lago Maggiore – Isola dei Pescatori, Verbania, Stresa
Introduzione
Ci troviamo sul Lago Maggiore (chiamato anche Lago Verbano), il secondo bacino lacustre più grande d’Italia per estensione e il secondo più profondo. Si trova a metà tra Piemonte e Lombardia, e la sua forma allungata risale fin oltre l’Italia, raggiungendo i cantoni della Svizzera.
Nella mia breve vacanza ho avuto modo di visitare soltanto il lato piemontese del Lago Maggiore e sarà di questa zona che andremo a parlare. A causa del tempo atmosferico piuttosto anomalo in questo 2014, ho trascorso gran parte del tempo sotto la pioggia, in alcuni casi anche battente, che ha abbassato la temperatura sotto la media stagionale. Il maltempo, comunque, non ha influito più di tanto sulla mia vacanza.
Visto che il diario di viaggio è piuttosto lungo, divido l’articolo in due parti.
Informazioni generali
Periodo di riferimento: dal 18 al 21 agosto 2014 (3 notti)
Alloggio: Hotel Beau Rivage a Baveno
Clima: il clima di quest’anno è stato un’eccezione rispetto al solito, perché si è avuta un’estate piovosa con temperature basse fuori dalla norma. Generalmente, comunque, sul Lago Maggiore il clima estivo si assesta anche sui 30°C di giorno e sui 22°C di sera (con variazioni in base al luogo da visitare).
Come arrivare: prendere l’Autostrada A4 in direzione Milano. Dopo 154 km circa imboccare l’uscita per A8 verso “Varese/Aeroporto Malpensa/Gravellona T./Como/Chiasso” e, dopo circa 50 km, prendere l’uscita per “A26/E62” verso Gravellona. Per raggiungere Orta San Giulio, imboccare la SS229 in direzione di Via Panoramica.
Da Orta San Giulio, per arrivare a Baveno proseguire sulla SS229 e quindi voltare a destra verso la SS33, che è la strada costeggiante il Lago Maggiore.
Da Baveno, per arrivare a Stresa continuare sulla SS33 verso sud.
Percorso generale: Orta San Giulio – Baveno – Isole Borromee (isola Bella e isola dei Pescatori, o Superiore) – Stresa – Verbania
Orta San Giulio
Prima tappa del mio viaggio è il paesino di Orta San Giulio, sul lago d’Orta, appena qualche chilometro più a ovest del Lago Maggiore. Arrivarci è semplice e altrettanto semplice è raggiungere i parcheggi, ben indicati con la segnaletica.
Vale la pena visitare la parte storica del paesino, con le piccole vie interne che arrivano sin sulla costa del lago. Immancabile è poi la camminata sul lungolago: il sentiero è un po’ stretto, ma permette di scattare delle splendide foto.
Critica sui parcheggi
Nota importante per i parcheggi (e una doverosa critica): vi consiglio di usare i comodi parcheggi sotterranei a pagamento, che si trovano subito oltre al parcheggio esterno. Il parcheggio esterno, infatti, è soggetto a una sorta di “trucchetto” poco professionale: spesso i parchimetri per pagare il ticket sono fuori uso al momento dell’arrivo, mentre ritornano magicamente a funzionare durante il pomeriggio. Naturalmente le auto che al mattino hanno parcheggiato senza biglietto, impossibilitati ad acquistarlo, si ritrovano a fare i conti con la multa dei carabinieri.
Sembra una situazione che si ripete di frequente: è capitato ad alcuni miei conoscenti e ad altri con cui ho avuto modo di parlare. Se il parchimetro non è usabile, quindi, non lasciate l’auto nel parcheggio esterno, ma usufruite di quello sotterraneo.
(Questo mio avvertimento è valido per l’estate 2014: si augura che in futuro simili situazioni non si presentino.)
Approfondimenti
Baveno
Baveno è un piccolo paese che (come Stresa) funge da punto di partenza per i turisti desiderosi di esplorare il Lago Maggiore. Se togliamo il gran numero di bar e di ristoranti, di per sé non ha molto di particolare, nonostante sia piacevole trascorrere la serata a passeggiare lungo la costa e sulla piazza del porto e godersi un po’ di aria fresca. In ogni caso è un’ottima alternativa alla più costosa Stresa.
L’hotel dove ho soggiornato per l’intera vacanza è il Beau Rivage, a ridosso del centro. Ottime le colazioni e il personale è cordiale e pronto a scambiare due chiacchiere, sia alla reception che nella sala da pranzo. Altrettanto ottima è la pulizia delle camere.
Una rapida visita la merita l’area sopraelevata della Chiesa e ai suoi dipinti esterni.
Non è raro, sul calare della sera, incontrare dei pescatori itenti a procurarsi la cena lungo la via del porto. In genere sono molto amichevoli e disposti a parlare con i turisti: ho avuto modo di intrattenere delle piacevoli conversazioni con qualcuno di loro.
Approfondimenti
Isole Borromee: Isola Bella
Le isole Borromee sono imperdibili. Non si può dire di aver visitato il Lago Maggiore se si è deciso di ignorare queste tre bellezze che emergono dalle sue acque e che sono visibili anche rimanendo sulla costa.
A dire il vero, l’isola Madre (la terza delle Borromee) non riserva granché da vedere, motivo per cui la sua visita non è strettamente necessaria. Ma delle altre due non si può fare a meno. Resta inteso che la mano dell’uomo è massiccia su di loro, anche perché si tratta di isole prettamente turistiche; il loro fascino, comunque, è intramontabile.
Avendo l’hotel a Baveno, mi sono servito del suo porto per imbarcarmi sul traghetto che portava alle isole. Le imbarcazioni partono e tornano per tutta la giornata, mediamente ogni quarto d’ora, per cui potete visitare tranquillamente le vostre isole (che comunque sono piuttosto piccole). Partiamo con l’isola Bella.
Attrazioni nell’Isola Bella
Gli elementi da visitare sono due: i meravigliosi giardini e l’enorme palazzo Borromeo che svetta al centro. Per quanto riguarda i giardini, le parole non possono rendergli grazia, per cui date un’occhiata alle foto qui sotto per farvi un’idea. Come potete vedere, si tratta di un’oasi paradisiaca piena di fiori, di statue, di percorsi ben curati e dove si possono incontrare dei pavoni in pigro rilassamento.
Ma la parte che più merita è il palazzo Borromeo. L’ingresso è a pagamento (non proprio economico: 13€), ma vale ogni centesimo speso. Il palazzo è veramente esteso. Potrete visitare la sala del trono, la sala da ballo, l’angolo delle marionette e le grotte sotterranee, che come spiega il sito ufficiale sono «rivestite da ciottoli, sassi bianchi e neri e schegge di tufo, immaginate da Vitaliano Borromeo come luogo di frescura e diletto, popolate ancor oggi da oggetti frutto della passione collezionista».
Nota: nel palazzo era possibile spendere qualche euro in più per visitare la galleria del General Berthier al suo interno, ovvero una mostra di 130 quadri rinascimentali. Per chi fosse appassionato, consiglio l’acquisto: i quadri da vedere sono numerosi e di sicuro impatto emotivo.
Approfondimenti
Il sito ufficiale delle isole Borromee