Definizione di estinzione di massa
Per estinzione di massa (chiamata nel tecnico transizione biotica) si intende la scomparsa di buona parte della vita sulla Terra in un periodo che dal punto di vista geologico è molto breve. Animali e piante dominanti cadono vittima di qualche catastrofe ambientale o cambiamento dell’ecosistema, e lasciano il posto a nuove specie che con il tempo diventeranno a loro volta dominanti.
Le specie animali e vegetali da sempre si estinguono per lasciare il posto a elementi che si adattano meglio all’ambiente, ma i geologi e i biologi hanno scoperto che nella storia della Terra si sono avute cinque grandi estinzioni di massa. In questi periodi, infatti, il numero delle famiglie biologiche scomparse è stato incredibilmente alto.
In questo articolo non tratterò delle scomparse più piccole (ma comunque apprezzabili) che avvennero nel periodo di riposo tra le varie estinzioni di massa maggiori.
450 milioni di anni fa: glaciazioni e raggi gamma
La prima estinzione di massa è avvenuta attorno a 450 milioni di anni fa, a cavallo tra i periodi geologici dell’Ordoviciano e del Siluriano. Sembra che la causa sia stata l’arrivo di glaciazioni e della conseguente riduzione dei mari, che prima hanno portato alla morte di varie specie marine e poi ha colpito il clima terrestre, raffreddandolo; un’altra tesi vede invece l’esplosione di una supernova come causa dell’estinzione, che avrebbe bombardato la Terra di raggi gamma.
In ogni caso, si calcola che circa l’85% tra invertebrati e pesci si siano estinti.
377 milioni di anni fa: l’evento Kellwasser
La successiva estinzione è avvenuta nel Devoniano superiore, circa 377 milioni di anni fa, ed è stata abbastanza importante da ottenere il nome di evento Kellwasser. Anche in questo caso la percentuale di specie estinte è elevata: l’82% in un arco di tempo di 3 milioni di anni.
La causa potrebbe essere stata l’impatto di grandi asteroidi.
251 milioni di anni fa: la peggiore catastrofe di sempre
Ma è il terzo evento a fare più scalpore. Circa 251 milioni di anni fa si sono estinte ben la metà delle famiglie animali esistenti, tra cui il 96% delle specie animali marine. Una vera catastrofe, forse provocata da un enorme meteorite – in Antartide è stato trovato un cratere di 450 km di diametro risalente appunto al Permiano-Triassico – o forse da un aumento dell’attività vulcanica che avrebbe aumentano esponenzialmente l’anidride carbonica nell’atmosfera.
Tra le due cause, l’attività vulcanica è la più probabile, perché spiegherebbe la grande estinzione marina: l’anidride carbonica avrebbe diminuito l’ossigeno nei mari e favorito l’immissione di gas velenosi dai fondali.
203 milioni di anni fa: il surriscaldamento globale
La quarta estinzione è avvenuta tra il Triassico e il Giurassico, circa 203 milioni di anni fa, e portò alla scomparsa del 76% delle specie viventi. Le cause sono da ricercarsi nelle variazioni climatiche che aumentarono la temperatura di 5° C e nella diminuzione di ossigeno nei mari, forse dovuta alla liberazione di metano dal fondo degli oceani (abbiamo già affrontato gli effetti devastanti di un aumento di temperatura: anche pochi gradi fanno un’enorme differenza).
Ma la natura tende a equilibrarsi: in 150 mila anni proprio il riscaldamento portò a erodere le rocce in superficie del 400% rispetto allo standard, provocando il consumo di biossido di carbonio e quindi un ritorno alla temperatura normale.
66 milioni di anni fa: la scomparsa dei dinosauri
Infine, l’estinzione di massa più conosciuta è quella che ha portato alla scomparsa dei dinosauri. Tra il Cretaceo e il Terziario si estinse il 76% delle specie viventi. Questa è l’unica estinzione di cui si sa con relativa precisione il periodo, grazie all’uso di una nuova tecnica basata sulla datazione argo-argo: 65,95 milioni di anni fa con un margine di errore di soli 40 mila anni.
La causa più probabile è il sopraggiungere di un meteorite, visto che è stata scoperta un’alta quantità di iridio, elemento poco presente sulla Terra. Inoltre, il cratere trovato nello Yucatan ha permesso di stabilire che l’asteroide era largo 10 km e avrebbe impattato alla velocità di 30 km al secondo, generando un’energia così potente da surclassare di 10 mila volte quella delle bombe atomiche create durante la Guerra Fredda. Un’altra scoperta sembra accusare il cratere trovato nell’Oceano Indiano, che sarebbe stato causato da un meteorite di 40 km di diametro.
In ogni caso, l’estinzione era inevitabile. Ma questa volta la natura si è ristabilita in fretta: in meno di un secolo le alghe sistemarono i valori dell’anidride carbonica e la vita marina riprese a girare.
La sesta estinzione di massa è vicina?
C’è chi parla di una sesta estinzione di massa ormai imminente.
Al di là del fatto che l’essere umano adora immaginare eventi catastrofici prossimi a venire (vedi per esempio gli articoli sull’esaurimento del petrolio e su cosa accadrebbe se la Terra si fermasse), la teoria sulla vicina estinzione è avvalorata dai dati statistici e dagli studi di diversi biologi di Stanford.
Al momento, la biodiversità sulla Terra è la più alta mai esistita, ma gli scienziati hanno notato un calo sensibile negli ultimi anni: la perdita delle specie sembra essere mille volte più rapida rispetto al tasso naturale standard. Attualmente si stima che dal 16% al 33% di tutti i vertebrati siano a minacciati o a rischio di estinzione, e il fenomeno sembra peggiorare con il passare del tempo, soprattutto a danno dei grossi animali (come orsi ed elefanti), il cui tasso di crescita è basso.
In un articolo apparso su Le Scienze l’11 luglio 2017 (vedi fonti più sotto) si riportano dati sempre più preoccupanti:
I ricercatori hanno mappato gli areali, cioè le zone geografiche di diffusione di 27.600 specie di uccelli, anfibi, mammiferi e rettili; così hanno ottenuto un campione rappresentativo di circa metà di tutte le specie di vertebrati, e analizzato le perdite di popolazioni in un campione di 177 specie di mammiferi tra il 1990 e il 2015.
[…] In particolare, se si considerano i soli mammiferi, tutte le specie hanno perso il 30 per cento o più dei loro areali, e più del 40 per cento ha perso oltre l’80 per cento del proprio areale.
Le regioni tropicali sono quelle in cui si registra il maggior numero di specie di mammiferi in calo di popolazione; se però si guarda ai dati relativi sul totale delle specie, il triste primato spetta alle regioni temperate: in queste aree il rapporto tra numero di specie in crisi rispetto al numero complessivo di specie è il più elevato. A essere particolarmente colpiti sono i mammiferi del Sudest asiatico: in quest’area, tutte le specie di mammiferi di grandi dimensioni hanno perso più dell’80 per cento degli areali.
I ricercatori forniscono anche una stima impressionante: i dati “indicano che il 50 per cento del numero di individui animali che una volta hanno condiviso la Terra con noi non c’è più, così come miliardi di popolazioni”. Si tratta, secondo gli autori, di una “massiccia erosione della più grande biodiversità mai esistita sulla faccia della Terra”.
Le cause? Naturalmente sono imputate all’essere umano (anche se difficilmente può essere l’unica causa in gioco). Deforestazione, cambio di clima e sovrappopolazione con consumo spropositato di risorse sono alle basi della perdita delle specie. Non a caso il più alto tasso di estinzione si trova dove è più alta la densità di popolazione umana.
I biologi, senza mezzi termini, avvertono che di questo passo sarà l’uomo a pagarne le conseguenze, perché si ritroverà presto senza la sua fonte principale di sopravvivenza.
Una correzione da fare: circa 200 milioni d’anni fa c’è stato un innalzamento e non abbassamento della temperatura (è chiaro anche dal titolo con il surriscaldamento del pianeta). Per parlare di sesta estinzione bisognerebbe calcolare le estinzioni degli ultimi 12 mila anni (dall’inizio dell’agricoltura) e l’eventuale accelerazione degli ultimi secoli (industrializzazione). Comunque anche la specie umana è a rischio estinzione: unica specie del suo genere; le altre specie del suo genere estinte “velocemente”; specie molto, molto fragile. Saluti. Tiziano
Errore mio: ho corretto, grazie della segnalazione.
È difficile stabilire se ci troviamo effettivamente in prossimità di una nuova estinzione, perché è la prima volta che si verifica una minaccia dovuta a elementi artificiali: tecnologia, industrializzazione, medicina, ingegneria sono solo alcuni settori che continuano a modificare l’ambiente. È anche difficile capire se gran parte delle estinzioni in corso tra le specie animali (che sono molte) siano dovute esclusivamente alle azioni dell’essere umano.
Dal mio punto di vista si dovrà verificare un super-evento catastrofico per portare la specie umana a estinguersi, per esempio l’arrivo di un asteroide o l’esplosione di un supervulcano come quello che potrebbe verificarsi presso Yellowstone; dubito che l’essere umano abbia il potere di estinguere se stesso, soprattutto considerando la tecnologia a disposizione. Anche il famoso inverno nucleare di cui si parla spesso, pur causando danni enormi al pianeta intero per decenni, lascerebbe probabilmente dei sopravvissuti.
Ma appunto è solo una mia idea, mancano i dati storici per avere una certezza. C’è chi pensa addirittura che sarà la creazione di una IA malevola a condurci all’estinzione (e su questo tema sarebbe da aprire un articolo dedicato)
L’ ATTUALE OMINIDE E’ BENE SI ESTINGUA. EGLI E’: L’EVOLUZIONE DEL MALE A LIVELLI SUPER-ASTRALI. HA INVENTATO “LA LIBERTA'” SOLTANTO PER CREARE IL BENE PROPRIO DAL MALE DEGLI ALTRI. DA NON MOLTO HA CREATO ARMI PSICOTRONICHE, ARMI METEREOLOGICHE E CLIMATICHE PER DISTRUGGERE QUELLO CHE NON HA MAI CREATO; OVVERO QUELLO CHE SI E’ EVOLUTO IN MILIONI DI ANNI SENZA CHE EGLI NE AVESSE AVUTO PARTE. PRIMA CHE VADA A DISTRUGGERE ALTRI CORPI CELESTI E’ BENE SI ESTINGUA. L’ IDEALE SAREBBE L’IMPATTO TRA IL PIANETA TERRA ED UN GROSSO PLANETOIDE DI ANTIMATERIA, OPPURE L’ ESPULSIONE DEL PIANETA TERRA DAL SISTEMA SOLARE DOPO NON NUOVE CARAMBOLE COSMICHE.
@Ernesto: Trovo insensato auspicare l’estinzione del genere umano per le sue presunte colpe, trattandolo come se fosse qualcosa di esterno giunto sulla terra da qualche altro posto. L’uomo, come ogni altra creatura vivente sul nostro pianeta, ha una storia di 4 miliardi di anni, poiché è riduttivo e del tutto arbitrario assegnargli come data di comparsa quella della specie, anche nel caso si riuscisse a datarla con esattezza. I tanti difetti del nostro comportamento trovano spiegazione nella nostra storia evolutiva, poiché l’egoismo, l’aggressività, la tendenza alla crescita, sono caratteristiche che, salvo situazioni particolari, garantiscono maggiori probabilità di sopravvivenza ed anche negli animali che hanno sviluppato una vita sociale rimangono presenti.
Tenga conto che, se l’uomo dovesse estinguersi, è molto probabile che un altra creatura intraprenda la medesima strada evolutiva, e se sviluppasse la società e la tecnologia si ritroverebbe a compiere il nostro stesso percorso e a dover ripetere i nostri stessi errori.
In ogni momento, grava sulla terra (e quindi su tutta la vita che conosciamo) una minaccia ben più grave dell’uomo: Il sole, che non è dotato di vita eterna ma ha una vita restante di circa 5 miliardi di anni. Ben prima di questa scadenza il nostro pianeta diventerà invivibile, e l’unica speranza perché la vita si possa salvare è che riesca a diffondersi altrove.
Se l’uomo venisse a mancare, la vita sarebbe costretta a ripetere milioni di anni di evoluzione solo per sviluppare nuovamente le nostre capacità, una grave perdita di tempo, senza nessun sostanziale vantaggio.
Comunque, visto il suo augurio che tutta la terra venga annichilita, sarei portato a pensare che in realtà a lei non interessi il bene della vita, ma in questo caso non mi spiego il suo astio verso l’umanità…
Grazie per le tue parole,mi sono sentito meno solo, avrei potuto scrivere le tue stesse cose in un raro momento di calma, a differenza di noi capaci di questo gradi di compressione purtroppo le persone come questa non sono poche ed anche i danni che arrecano al tutto non sono pochi
GENTILISSIMO SIGNOR MATTIA.
INNANZITUTTO MI VOGLIA SCUSARE PER NON AVER RISPOSTO QUANTO PRIMA ALLA SUA.
“A MONTE”, DI QUANTO DA ME SCRITTO IL 5.8.17, ESISTONO MOLTE SINTESI DI CONSTATAZIONI CUI SONO, PURTROPPO, GIUNTO DOPO AVER FOTOGRAFATO NELLA MANIERA PIU’ ASETTICA POSSIBILE ARGOMENTI VARI E DIVERSI AB-INIZIO.
I DISCORSI “A MONTE” SONO LUNGHI PIU’ DEL PREVISTO E NON SO SE LA S.V. E’ DISPONIBILE NEL LEGGERLI, ANALIZZARLI AL FINE EMETTERE POI “IL” GIUDIZIO NEI MIEI PERSONALI CONFRONTI CON I RIFERIMENTI CUI SOPRA.
DICO SOLTANTO, MOLTO BREVEMENTE, CHE “IL MALE”, NELL’ 80% DEI CASI HA SEMPRE AVUTO IL SOPRAVVENTO SUL “BENE”; I CUI PALADINI SONO STATI E SONO SIMILI A GOCCE DI RUGIADA CHE CADDERO E CADONO, PURTROPPO, IN OCEANI TEMPESTOSI DI ACIDO SOLFORICO.
VOGLIA LA S.V. CONSENTIRMI ASSERIRE, CON PICCOLO “LAMPO FOTOGRAFICO”, CHE L’ EVOLUZIONE INTERIORE DELL’ “ATTUALE OMINIDE” E’ STATA ED E’ INVERSAMENTE PROPORZIONALE A QUELLA TECNOLOGICA.
MOLTISSIMI ARGOMENTI NASCOSTI BENE DALLE TANTE “DAMNATIO MEMORIAE”, DALLE BUGIE, MENZOGNE, MISTIFICAZIONI E CHE TUTTE LE TELEVISIONI CERCANO AD OGNI COSTO BOMBARDARE (ANCHE CON DECA-TONNELLATE DI OPPIACEI IPER-MASSICCI) LA MENTE DI CHI PREFERISCE ESSERE SIMILE A ZOMBI, MI HANNO INDOTTO NEL VEDERE, SCANDAGLIARE FONDALI E SOTTO-FONDALI PER TOCCARE CON MANO DELLE VERITA’ NUDE, BRUTTE, RACCHIE, NON MAI TRUCCATE MA: VERITA’. NON DIGERIBILI MAI PRESTO. IL PERCHE’? PERCHE’ TUTTO QUELLO CHE VOGLIONO FARE APPARIRE, NEL 90% DEI CASI, NON E’ VERO. E’ PURO INGANNO MOLTO SIMILE A “CAVALLI DI TROIA”.
VEDE, LA STORIA DELL’ “ATTUALE OMINIDE” E’ COSTELLATA SEMPRE DI GUERRE E FALSE PACI.
PER NON PARLARE POI DEGLI ARMAMENTI; SI FA A GARA NEL DIRE QUANTE VOLTE UNA POTENZA PUO’ DISTRUGGERE IL PIANETA. IDEM PER LE NUOVE ARMI CLIMATICHE-METEO DA TESTARE, LA GEO-INGEGNERIA CHE CONSENTIRA’ ANCHE PROVOCARE TERREMOTI NEL TERRITORIO NEMICO.
UN PICCOLO PASSO INDIETRO: 7 DICEMBRE 1941 ORE 7.52 CIRCA. LA GRANDE TRAPPOLA (PER I GIAPPONESI) DI PERL HARBOUR. MIGLIAIA DI MARINAI AMERICANI SULLA “COSCIENZA-ABUSIVA” DI ROOSVELT.
ALLORA?
COME SI FA, IO NON LO SO PIU’, ASSERIRE CONVINTI LE IDIOZIE, IMBECILLAGGINI, MALVAGITA’, LA CATTIVA FEDE, DELL’ ATTUALE FORMA DI VITA “OMINIDE” GALLONATA COME “SAPIENS AL QUADRATO O AL CUBO”.
INDOSSA LA DIVISA DA GENERALE QUANDO NON E’ CAPACE NEANCHE SOSTENERE IL RUOLO DI “SOLDATO-LUSTRASCARPE” DI UN CAPORALE. SCOMPARENDO QUESTA FORMA DI “MORTE” PIU’ CHE DI “VITA” NON PUO’ INTERESSARE IL DOPO, NON HA NESSUN SENSO.
LA NATURA, BENCHE’ MARTORIATA E DISTRUTTA, URLEREBBE: “ALLELUIA” PER MILIONI DI ANNI.
IO, PROVO GRANDE VERGOGNA. A PROPOSITO POI DELL’ ANNICHILIRE: AGGIUNGO CHE SI DOVREBBE POI DISTRUGGERE ANCHE L’ ENERGIA ORIGINATA DALLE DUE MASSE (MATERIA ED ANTIMATERIA) LA STELLA (umile e modesta nana gialla) DELL’ ATTUALE SISTEMA PLANETARIO, PRIMA DI SCHIATTARE HA ANCORA CIRCA 4 MILIARDI DI ANNETTI DA VIVERE. AFFARI SUOI.
QUALORA LA S.V. VOGLIA IL MIO PERSONALE INDIRIZZO E-MAIL, NON HO DIFFICOLTA’ NEL DARE
SCOMPARENDO IL COSIDDETTO HOMO SAPIENS AL QUADRATO ECC. auto-gallonatosi abusivamente tale) CONCORDO CHE CI SARANNO ALTRE FORME DI VITA. IL RIBADIRE QUANTO SCRITTO IN PRECEDENZA E’ SINTESI (non certo simpatica) DI UN CONSUNTIVO AD OGGI, SECONDO MIO PARERE, NON CAMUFFABILE, NE’ MASCHERABILE CON SOLITI BLA…BLA… DI CIRCOSTANZA NELLE ADUNANZE BUGIARDE ED IPOCRITE. I TEMPI DELLE
MASCHERE E QUANT’ ALTRO VOLGE AL TERMINE ANCHE PER GLI EFFETTI NATURALI DEL CALORE (diciamo del Sole) CHE SUBISCONO SENZA ALCUNA ESENZIONE ECC.
OH, CHE SPETTACOLO. SE POI SI PREFERISCE IMMERGERSI CON TUTTO (ad iniziare dalla testa) SOTTO LE SABBIE NON PUO’ ESSERE AFFAR MIO. OVVIAMENTE.
Ciao, Campi Flegrei sta per esplodere, chi dice il contrario o mente o è in malafede o parla a sproposito.
Uno dei picchi della sesta estinzione di massa è servito.
L’attività attorno ai Campi Flegrei è piuttosto dinamica, quindi è possibile in effetti che esploda nei prossimi decenni, come è possibile che debbano passare diversi secoli. Di sicuro l’eruzione darà un bel po’ di problemi e potrebbe modificare radicalmente il territorio intorno (infatti anche l’INGV lo sta monitorando di continuo). Tutto sta a vedere con quale potenza erutterà
Considerando che l’ultima eruzione dei Campi Flegrei non e’ stata poi cosi’ devastante anche oggi probabilmente potrebbe non avere effetti diversi da quella del 1500…certamente dei danni ma nessuna estinzione di massa..
Trovo sbagliato affrontare il tema della grande estinzione di specie ed il rischio della estinzione della specie umana dal punto di vista moralistico. Dall’invenzione dell’agricoltura e soprattutto con l’industrializzazione si ha un aumento dell’estinzione di specie, ma va ricordato che la forma di vita predominante resta quella dei batteri (gli eucarioti che comprendono vegetali e animali sono un “gruppetto” che si è staccato da uno dei due gruppi fondamentali di batteri). In questo panorama si vede quanto sia “limitata” la presenza dell’uomo. Però questo animale ha sviluppato l’intelligenza simbolica, il linguaggio e tutto quello che consegue. Con l’industria ha cominciato ad usare quantità enormi di energia, il carbonio accumulato, ma così ha cambiato velocemente la composizione dell’aria; ha prodotto migliaia di sostanze artificiali tossiche e le ha sparse nell’aria, acqua e terreno, ha costruito armi in grado di distruggere l’umanità decine di volte (gli eventuali pochi sopravvissuti si troverebbero in un pianeta invivibile per la specie umana, piuttosto fragile). Dal punto di vista zoologico l’homo sapiens è l’unica specie del suo genere e ciò indica debolezza. Anche l’esplosione demografica è diventata un fattore di debolezza, che tra l’altro peggiora anche gli altri fattori: inquinamento chimico, riscaldamento del pianeta, spinte alla guerra. Non si deve pensare che l’evoluzione aveva per suo scopo la creazione dell’uomo e che se si riparte da capo si ripete la stessa strada evolutiva. Ormai è evidente che il sistema sociale-economico attuale è insostenibile e ci sta portando ad un grande disastro, col rischio di estinzione della specie umana nel giro di qualche secolo.
Concordo, l’evoluzione naturale procede a tentativi e senza nessuno scopo ultimo, per cui l’essere umano è solo una delle tante specie che potrebbero nascere rimettendo in gioco le stesse condizioni di partenza. Tra l’altro abbiamo rischiato di estinguerci già diverse volte e siamo sempre sopravvissuti per il rotto della cuffia: per esempio 150mila anni fa siamo riusciti a scampare a un’epidemia che ci stava decimando grazie a una casuale variazione genetica (https://tinyurl.com/yb9ulxgs). Altre condizioni, fisiche e ambientali, hanno favorito noi invece del Neanderthal.
Sarebbe bastata una qualsiasi deviazione per impedirci di arrivare alla società moderna, che comunque si sta dimostrando incapace di gestire le proprie potenzialità. Diecimila anni di civiltà e molto meno di progresso tecnologico sono troppo pochi per capire se la specie umana sarà in grado di sostenersi nel futuro.
GENT.MO SIG. TIZIANO.
NON SONO D’ ACCORDO SU TUTTO QUANTO HA SCRITTO. PURTROPPO UN ONESTO CONSUNTIVO SULLA SPECIE “HOMO” COSTRINGE GUARDARE LE TROPPE REALTA’, SPECIALMENTE QUELLE PIU’ NASCOSTE CHE SONO LA PARTE SOMMERSA DELL’ ICEBERG.
L’ EVOLUZIONE INTERIORE DELLA SPECIE, COSIDDETTA “HOMO”, (abusivamente sapiens ecc) FU, E’ STATA ED E’ INVERSAMENTE PROPORZIONALE A QUELLA TECNOLOGICA. (forse era interiormente più evoluto prima dell’ invenzione della ruota e scoperta del fuoco)
BASTA SAPER LEGGERE CON ONESTO ED ASETTICO CORAGGIO (le pieghe più nascoste della vera Storia; e non quella BUGIARDA che viene pubblicata sui libri imposti da una censura peggiore di quelle della Gestapo e KGB, unificate) LE REALTA’ CHE CIRCONDONO: GUERRE DAI SOLITI MOVENTI ECONOMICI, DISTRUZIONE DI ECO SISTEMI, SOVRAPOPOLAZIONE, (causata dalle popolazioni afro-asiatiche; incentivate anche da certe religioni che, vittime di “dissonanze cognitive”, non hanno mai valutato “la cosa” rapportata alle risorse morenti del pianeta) CONTROLLO TOTALE ED ASSOLUTO DEL PIANETA ED UN’ INFINITA’ DI COSE ABERRANTI PROVENIENTI DAL MALE: COME L’ USO DELLA LIBERTA’. (nelle sintesi finale sempre meno nascoste significa: creare, legalmente, il bene proprio dal male e dalla morte degli altri. Sbagliare e far pagare altri i propri errori ecc.) QUINDI? IL GALLONARE “SAPIENS ALLA MILIARDESIMA POTENZA” LA SPECIE “HOMO”, FORSE POTREBBE ANDAR BENE SOLTANTO IN UNA SERATA DI CARNEVALE, POI BASTA; PERCHE’ E’ UNA FORMA DI VITA DISTRUGGENTE ED AUTO-DISTRUGGENTE. PER LA SESTA ESTINZIONE DI MASSA NON SI SCOMODERA’ NESSUN ASTEROIDE ED ALTRO. L’ HOMO HA GIA’ DECRETATO LA SUA ESTINZIONE OLTREPASSANDO IL PUNTO DI NON RITORNO. E’ QUESTIONE DI NON MOLTO TEMPO. ERNESTO DE SIMONE 6 LUGLIO 2018.