Lo affermavano Socrate e Platone: l’essere umano è ignorante e deve “risvegliarsi” da solo. E lo ha ribadito G.R. Stephenson, docente dell’Università di Stoccarda, in un libro diventato famoso anche in campo imprenditoriale.
L’ignoranza di cui si parla è intesa nel suo significato letterale («colui che ignora») e non certo come insulto. Il succo è questo: ognuno di noi è influenzato pesantemente dalla società che lo circonda. Le idee, il comportamento, i giudizi o pregiudizi che crediamo nostri in realtà sono un prodotto della società nel tempo. Per quanto possa sembrare difficile – e imbarazzante – da credere, quasi ognuno di noi vive come il riflesso della società moderna.
Se con Platone si parlava di filosofia, ed era quindi interpretabile, con Stephenson abbiamo invece una prova concreta. L’esperimento è stato eseguito con un gruppo di scimmie, ma non appena l’avrete letto fino in fondo vi renderete conto che è esattamente la situazione che ci si presenta davanti ogni giorno. Nel caso delle scimmie l’elemento che è causa del loro comportamento è la «paura». Per noi l’elemento scatenante è lo stesso, ma sotto un’altra chiave: «la paura di trasgredire alla legge».
L’esperimento delle scimmie
Per la versione originale inglese rimando alle fonti a fondo articolo. Di seguito trovate la traduzione in italiano delle immagini che descrivono l’esperimento.
Un gruppo di scienziati ha posto 5 scimmie in una gabbia e, al centro, una scala con una banana posizionata in cima.
Ogni volta che una scimmia saliva sulla scala, gli scienziati bagnavano il resto delle scimmie con acqua fredda.
Dopo un po’, ogni volta che una scimmia saliva sulla scala, le compagne la colpivano per impedirle di salire.
Dopo qualche tempo, nessuna scimmia si azzardava più a salire sulla scala nonostante la tentazione. Quando la doccia fredda (la punizione) fu tolta, le scimmie continuarono a non salire sulla scala; nessuna tentò più l’impresa.
Gli scienziati decisero poi di sostituire una delle scimmie. La prima cosa questa scimmia fece fu di avvicinarsi alla scala. Immediatamente, le altre scimmie la colpirono e ben presto anche la nuova scimmia imparò a non salire più la sala – nonostante non capisse il motivo.
Fu poi sostituita una seconda scimmia. Quando questa cercò di salire la scala, anche la prima scimmia sostituita si unì al gruppo per picchiarla. Allo stesso modo furono sostituite poi la terza, la quarta e la quinta scimmia.
Abbiamo a questo punto un gruppo di 5 scimmie completamente nuove. Nessuna di loro è mai stata bagnata dalla doccia fredda, eppure continuano a colpire chi cerca di salire sulla scala.
Se fosse possibile chiedere alle scimmie perché colpiscono chi tenta di salire la scala, la loro risposta sarebbe qualcosa del genere: «Non lo so. Però è quello che fanno tutti attorno a me». Vi suona familiare?
Fonti principali
G. R. Stephenson, «Cultural acquisition of a specific learned response among rhesus monkeys», 1967
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Le immagini sono state ricavate dal libro di Stephenson
Blogger, scrittore, programmatore informatico e appassionato di fotografia. Sono maturato tra le pagine dei libri e le informazioni del web, con un'attiva curiosità come trampolino di lancio. Il mio punto di forza? Una naturale tendenza ad andare controcorrente.