Sommario
1. Diario di viaggio: Slovenia in generale, Grotte di San Canziano
2. Diario di viaggio: Slovenia – Gola di Vintgar, Lago di Bled
3. Diario di viaggio: Slovenia – Lubiana, Grotte di Postumia, Castello di Predjama
Informazioni sul viaggio
Periodo di riferimento: inizio luglio (3 notti in hotel, 4 giorni)
Alloggio: City Hotel a Lubiana
Stato: Slovenia
Clima:
– Nel periodo in questione, i primi due giorni ho incontrato un caldo intenso, simile a quello percepito in Italia, che superava abbondantemente i 30° C. Una perturbazione iniziata nella notte del secondo giorno ha portato un abbassamento delle temperature fino a 25° C. Comunque, il Sole a luglio è intenso.
– Il clima è submediterraneo sulla costa, alpino sulle montagne e continentale, con estati calde (spesso mitigate dall’altitudine) e inverni freddi, negli altopiani e nelle valli orientali.
– La temperatura media annua sul litorale adriatico (Portorose) è di 13,8 °C, con una media del mese più freddo, gennaio, di 4,9 °C e del mese più caldo, luglio, di 23,3 °C; a Lubiana, situata a quasi 400 metri di quota nella zona centrale, tali valori scendono rispettivamente a 9,3 °C per la media annua, -1,1 °C per la media di gennaio e 19,2 °C per la media di luglio.
Moneta: euro
Lingua principale: sloveno
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 0386
Fuso orario: UTC/GMT : +1 (come l’Italia)
Come arrivare: la Slovenia è raggiungibile attraverso una comodissima rete autostradale. Dall’Italia prendere l’autostrada A13 per Padova/Milano/Venezia. Dopo circa 16 km, uscire per A4/E70 verso Venezia. Continuare su E70 (in tutto sono circa 175 km), fino a prendere l’uscita per Fernetti/Slovenia. Da qui in poi, siamo in Slovenia.
Percorso generale: grotte di San Canziano – gola di Vintgar – lago di Bled – Lubiana – grotte di Postumia – castello di Predjama.
Descrizione generale
La Slovenia è uno Stato minuscolo dell’Europa, con una tra le capitali più piccole (Lubiana). Eppure, al suo interno nasconde tesori naturali che vanno al di là dell’immaginazione di un cittadino. Nel suo territorio trovate montagne torreggianti, foreste estese, laghi cristallini e un’infinità di grotte visitabili, frutto della più vasta area carsica d’Europa. Si trovano terme rinomate, città meravigliose e persino un minuscolo tratto di mare vicino al confine italiano.
Devo ammettere che sono rimasto incantato dai suoi panorami. Quando ho pensato di organizzarci una vacanza, sapevo appena dove si trovasse la Slovenia sull’atlante; e lo scenario non è l’unico aspetto ad avermi colpito.
Suddividerò il racconto di viaggio in tre parti, perché il materiale è parecchio nonostante mi sia concesso solo quattro giorni di vacanza. Prima di iniziare il resoconto sui luoghi visitati, faccio una breve panoramica sulla Slovenia nel suo complesso: le mie impressioni e le informazioni utili che vi serviranno, soprattutto nel caso in cui decidiate di raggiungerla in auto.
In questo primo articolo tratterò poi le grotte di San Canziano. Nella seconda parte parlerò della Gola di Vintgar e dell Lago di Bled. Nella terza e ultima parte mi concentrerò su Lubiana, sulle grotte di Postumia e sul castello di Predajama.
Informazioni generiche sulla Slovenia
Le strade
La Slovenia è una terra ordinata dal punto di vista stradale. È un aspetto che ho notato subito e si nota chiaramente l’impronta lasciata dalla dominazione austriaca (si veda il mio diario di viaggio a Salisburgo, in Austria).
Oltre al manto stradale, sempre perfetto, e alla pulizia che si trova ovunque, ci sono aspetti che l’Italia dovrebbe prendere a esempio. Chiunque – ma proprio chiunque, probabilmente a causa delle multe salate – si ferma davanti alle strisce quando passano dei pedoni. Almeno a Lubiana, ho notato che sono molti a muoversi in bicicletta, in pattini o addirittura sullo skateboard.
Un particolare che mi ha incuriosito è il conto alla rovescia sui semafori: quando si è fermi ad aspettare con il rosso, un conto alla rovescia avverte di quando scatterà il verde; e questo sia per le auto che per i semafori dei pedoni. In alcuni casi, ho notato che dove manca il conto alla rovescia, si passa dal rosso all’arancio e infine al verde. Tutto questo mi lascia pensare che la Slovenia tenga in grande considerazione la sicurezza stradale.
Cucina tipica
Un altro aspetto che valuto nei viaggi è la cucina. Se la cucina italiana è insuperabile, quella slovena se la batte comunque bene. Le porzioni sono enormi: con una portata di solito ci si sfama, al punto che spesso non c’è neanche il posto per il dolce. Nonostante questo, il prezzo si può considerare basso: con 15 € si può portare a casa un pasto abbondante che in Italia sarebbe costato 20-25 €.
Cosa offre la Slovenia come pietanze? Innanzitutto, produce due birre chiare, la Lasko e la Union. Le ho assaggiate entrambe: la prima ha un sapore più forte, mentre la seconda ha un gusto più “liscio”.
Alcuni dei piatti che ho assaggiato, tutti gustosi:
– calamari con mozzarella e prosciutto
– riso con burro e funghi
– gulash di cervo con pane arrotolato e mirtilli
– gibanica: una torta tipica, simile a uno strudel con le noci e la ricotta
In genere, gli sloveni prediligono il salato al dolce e, ho notato, i secondi ai primi piatti.
Altre informazioni
Una cosa negativa della Slovenia è il costo, altissimo, dei parcheggi. Soprattutto a Lubiana, trovare un parcheggio per strada che non sia a pagamento è impossibile. Sarete quindi costretti a lasciare la vostra macchina in un parcheggio coperto, che generalmente costa sui 25 € al giorno. È da notare, però, che il sabato pomeriggio e la domenica tutti i parcheggi per strada sono gratuiti.
Se alloggiate in un albergo, tenete presente che a volte si tratterranno la vostra carta di identità. Nel mio caso, comunque, hanno semplicemente fatto una fotocopia del documento e me l’hanno poi restituito.
Nota importante: se avete in programma una vacanza in montagna, ricordatevi che potreste contrarre l’encefalite da puntura di zecca (TBE). Meglio prepararsi con il vaccino contro la TBE: rivolgetevi all’ASL, che vi inoculerà tre dosi – la prima immediatamente, la seconda a distanza di un mese e la terza dopo un anno (con la seconda inoculazione si è già coperti). Questo tipo di vaccinazione non serve se seguite il percorso di questo diario di viaggio.
Il kit obbligatorio da tenere in auto
Il kit su una macchina deve essere provvisto obbligatoriamente di questi elementi:
– un kit di pronto soccorso: da controllare pure la data di scadenza dei prodotti, perché se sono scaduti è come esserne sprovvisti
– un triangolo di sicurezza
– una ruota di scorta oppure un ricambio omologato (kit riparazione pneumatici)
– un completo di lampadine di ricambio
– gli sloveni sono altamente intolleranti alla guida in stato di ebrezza: il tasso alcolemico massico consentito è 0,05%; le multe sono salate e possono raggiungere i 1.200 €, con annesso ritiro della patente
– nota: secondo alcuni è obbligatorio un cordino o un pezzo di corda per il traino, ma i siti ufficiali (per esempio quello dell’ACI) non lo citano. Da quanto ho letto, comunque, il traino di veicoli è proibito (sarebbe quindi un’incongruenza legale).
Se circolate in Slovenia dal 15 novembre al 15 marzo dovrete aggiungere:
– pneumatici invernali su tutte le ruote, con la scritta M.S, M&S oppure M+S, con intagli del battistrada di profondità non inferiore ai 3mm
– in alternativa a quello sopra, pneumatici estivi e, a bordo, catene da neve (o dispositivi equivalenti) di apposite dimensioni per le ruote motrici.
Informazioni utili per chi guida in auto
Le regole per la guida sono molto simili a quelle su strada italiana, compresi i limiti di velocità. Tenete presente se i controlli sono frequenti in Slovenia e che, quindi, può capitare che siate fermati dalla polizia stradale. Di seguito, invece, riassumo qualche informazione utile riguardante le strade e la guida.
– L’autostrada è il modo più comodo per girare in lungo e in largo per la Slovenia. La strada per Kranjska Gora o per il lago di Bled, per esempio, sono piane o con li evi pendenze. Altre strade (da me non visitate) possono avere, invece, pendenze importanti: un esempio sono le strade vicine al confine austriaco.
– Per circolare nelle autostrade slovene serve la vinjeta. È un adesivo da attaccare al parabrezza, dall’interno dell’abitacolo e che potete acquistare in (quasi) ogni autogrill precedente al confine. Se trovate un autogrill che ne è privo perché ha esaurito la scorta, passate a quello successivo. Potete acquistarlo per una durata settimanale (15 €), mensile o annuale e la data inizierà a correre dal giorno di acquisto. Una raccomandazione: attaccatelo ben visibile al parabrezza e non pensate di riuscire a guidare nelle autostrade slovene “scampando” ai controlli, perché ci sono caselli di monitoraggio automatico praticamente ovunque; e le multe sono salate.
– I limiti sono identici a quelli italiani, salvo indicazione dei cartelli. Quindi nei centri abitati, di norma, non si devono superare i 50 km/h (anche quando non è segnalato da cartelli), mentre nelle autostrade si può arrivare ai 130 km/h.
– È obbligatorio l’uso dei fari anabbaglianti, anche di giorno, e l’uso delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori.
Le grotte di San Canziano
Le Grotte di San Canziano (chiamate in sloveno «Grotte di Škocjan») sono state la mia prima tappa. Poiché avevo l’albergo a Lubiana, che si trova appunto a un’ora di distanza da queste grotte, ho preferito fermarmi a metà del viaggio di andata e recuperare un po’ di tempo.
Come arrivare
Le grotte si trovano in via Matavun 12, Divača. Raggiungerle è semplice, perché ci sono le indicazioni da seguire. In ogni caso, presumendo che stiate percorrendo l’autostrada E70, dovete:
– prendere l’uscita A1/ Divača verso Koper/Portorož/Reka/Rijeka/HR
– dopo 2 km uscita per Divača
– alla rotonda, prima uscita per Divača-Matavun verso Koper
– dopo 1 km gira sinistra per Matavun/Matavun-Ribnica (indicazioni per Škocjan)
– dopo 1,6 km gira sinistra per Matavun; svolta a sinistra per tenere Matavun
Regole e inizio
Le grotte non sono fotografabili, nemmeno senza il flash, per cui in rete troverete pochissime foto da visionare. Ma la visita vale la pena.
Le grotte di Škocjan sono meno turistiche rispetto alle grotte di Postumia (si veda più avanti nell’articolo) e sono più faticose da percorrere, perché provviste di salite, discese e gradini; anche in questo sta la soddisfazione di visitarle. A mio parere, le grotte di San Canziano hanno un fascino che le grotte di Postumia non riescono a dare, per quanto abbia apprezzato entrambe, perché la zona aperta al pubblico passa sopra a dei baratri profondi.
Una volta comprato il biglietto, proprio davanti alla biglietteria sarà il punto di ritrovo per la visita guidata. Percorrerete circa un km a piedi, all’aria aperta, e infine entrerete nella spelonca. Tenete presente che la temperatura si attesta costantemente sui 12° C, per cui avrete bisogno di una felpa, anche d’estate. La visita dura circa 1 ora e mezza.
La visita alle grotte
Le grotte sono state scavate dal fiume Reka, che nasce ai piedi del monte Snežnik, e sono un intricato sistema di canyon. A un certo punto vi ritroverete ad attraversare l’alta spelonca sul ponte Cerkvenikov e, dopo poco, arriverete alla sala Martelova dvorana, la più grande scoperta in Slovenia, con un volume di 2,2 milioni di metri cubi.
Vi riporto per intero l’email di spiegazioni che il centro turistico mi ha gentilmente inviato:
Comincerete la visita guidata dal centro visite, farete una passeggiata verso la dolina di crollo Globočak dove poi attraverso una galleria artificiale proseguirete nella “grotta del silenzio” Tiha jama, una galleria fossile piena di numerose formazioni calcaree. All’uscita da essa vi affascinerà la vista del canyon sotterraneo del Reka, che attraverserete sul ponte Cerkvenikov most, il quale si erge a quasi 50 metri sopra l’alveo del fiume. Dalla grotta ritornerete alla superficie nella Velika dolina, passando accanto alla grotta Tominčeva jama e le cascate sotto il ponte naturale.
La visita comporta una camminata di due ore che prevede anche la salita e la discesa di numerosi gradini e termina con un tragitto su una traballante funicolare.
Riassumendo, questo è il percorso che vi ritroverete a seguire:
– Grotta del Silenzio (Tiha Jama): ramo asciutto del canyon lungo 500 m. Il primo tratto si chiama “Paradiso” ed è pieno di stalattiti e stalagmiti. Il secondo tratto si chiama “Calvario” ed era una volta il letto del fiume.
– Grande Sala (Velika Dvorana): si trova alla fine della Grotta del Silenzio; larga 120 m, alta 30 m; piena di concreazioni, tra cui le stalagmiti chiamate Gigante e Organo.
– Sala Muller: alta 100 m. Con il Ponte sul Canale Hanke (di 45 m di altezza), si supera il fiume Reka e si arriva alla Sala Svetina.
– Sala delle Fontane: raggiungibile dalla Sala Svetina, dopo aver salito un sentiero; ha vasche a gradoni, simile a terrazze.
– Sala Schmidl: si apre sulla Velika Dolina, si supera la Grotta Tominč (dove sono stati rinvenuti resti preistorici) e si arriva alla funicolare.
Informazioni utili sulle grotte
– Sito ufficiale: http://www.park-skocjanske-jame.si/ita/
– Indirizzo: Grotte di San Canziano, Matavun 12, Divača, Slovenia
– Telefono: +386 5 7082 110
– E-mail: psj.info@psj.gov.si
– Prezzo: 16 € (visita guidata)
– Orari: visita ogni ora a partire dalle 10; ultima visita alle ore 17. Bisogna esserci 15 minuti prima.
– Camminata per 3 km; in totale sono 500 tra salite e discese
– La visita dura circa 2 ore; se l’ascensore non funziona dura 25 minuti in più perché bisogna farsi altre 300 salite e discese.
– Foto assolutamente vietate all’interno (si possono fare fuori dalla grotta). Vietato toccare le stalattiti o gli animali.
– Temperatura grotta: 12° C
– I parcheggi della grotta sono gratuiti, anche se un po’ stretti. Inoltre ci sono luoghi di ristorazione, sempre all’ingresso.
Finalmente una descrizione chiara concisa e utile.
Bravi e Grazie !!!
Mi fa piacere che ti sia stato utile 🙂
La Slovenia ha davvero dei luoghi straordinari da visitare