Capacità di perseverare
La forza di volontà ci permette di raggiungere traguardi all’apparenza infattibili. Possiamo considerarla come la “capacità di non arrendersi” in vista di uno scopo più o meno chiaro. Di esempi ne abbiamo di continuo, nella vita di tutti i giorni e nel raggiungimento di grandi obiettivi, come è stato per Ueli Steck quando ha scalato il monte Eiger in meno di tre ore.
Ma nella mente dell’uomo esiste un secondo tipo di forza di volontà, che ci dà quel tipo di autocontrollo tanto caro all’etica e alla morale, indipendentemente dal fatto che dobbiamo conseguire un obiettivo che ci dia una soddisfazione. Prende il nome di forza di volontà anevrotica.
Cos’è la forza di volontà anevrotica?
Cosa la distingue dalla comune forza di volontà (che viene chiamata, di contrasto, nevrotica)? In realtà, ogni giorno abbiamo a che fare più con la volontà anevrotica, anziché con quella nevrotica.
Facciamo un esempio concreto. Se siete appassionati di auto e il vostro desiderio è di acquistare a ogni costo una BMW serie 3, sarete disposti a lavorare anche notte e giorno, con sacrifici superiori al vostro ordinario, pur di mettere da parte il gruzzolo necessario perché la casa automobilistica vi degni della sua attenzione. Questo tipo di volontà è di tipo nevrotico. È lo scopo a spingervi in avanti, a darvi la forza per continuare, mentre in questo frangente le vostre qualità interiori contano molto poco per motivarvi.
Poniamo invece il caso che abbiate una qualche particolare fobia, per esempio la paura del buio (achluofobia) o dei ragni (arachnofobia) [per altre fobie, leggetevi l’articolo dedicato]. Per recupeare il vostro vecchio borsone da viaggio, dovete scendere giù per una cantina e sfortuna vuole che la lampadina della luce si sia bruciata e vi siate dimenticati di cambiarla. La cantina è orrendamente buia e sapete che quello è il primo posto dove i ragni – quelli grossi, ricoperti di peluria, che si attaccano ovunque – amano tessere le loro tele.
Bene, la forza che vi permetterà di scendere in ogni caso in cantina per recuperare il borsone è di tipo anevrotico.
La forza di volontà anevrotica dipende unicamente dallo “sforzo” personale, dalle proprie qualità e dalla propria testardaggine. Può essere rivolta a un obiettivo qualsiasi, specie se di breve durata: studiare quando non se ne ha voglia, accettare la compagnia di una persona sgradevole, indossare un abito scomodo. Non esiste un vero scopo specifico, ma solo una necessità o il desiderio di fare qualcosa che gli altri normalmente non farebbero.
Perché la forza di volontà anevrotica è importante
La forza di volontà anevrotica è indispensabile per avere successo. Volete smettere di bere o di fumare? Non esistono vie traverse, tutto parte dalla vostra capacità di affrontare il problema.
Naturalmente può essere allenata per renderla meno “gravosa”. Il metodo del well-being su cui si basa questo processo è semplice: imponetevi degli obiettivi che non abbiano una gratificazione concreta. Il concetto è lo stesso dei “fioretti” che si fanno in vista della Pasqua o del Natale. Se lo fate in modo costante, diventerà via via meno difficile affrontarli e sopportare fatti sgradevoli sarà sempre più facile.
Anche lo sport è molto utile per allenare la vostra forza di volontà. Chi fa sport, è più sicuro di sé, ha una mente e un corpo più efficienti e controllabili.
È da precisare che le “prove di coraggio” non fanno parte di questo tipo di allenamento. Non serve a niente lanciarsi con la macchina ai cento all’ora sulla strada urbana, tanto per dimostrare di poterlo fare e di non aver paura di infrangere le regole. Deve esserci comunque un obiettivo, spesso poco gradevole (il fatto di raggiungerlo vi lascerà comunque una soddisfazione personale). Affrontare le proprie fobie può essere un buon inizio per allenare la propria volontà anevrotica.
Come allenare la forza di volontà anevrotica
In un articolo di Albanesi (vedi le fonti a fine pagina) viene elencata una serie di campi nei quali allenare la volontà anevrotica ci può essere utile. Ne riporto alcuni, con una breve descrizione.
Problemi con il cibo – Il sovrappeso (o, al contrario, l’anoressia) sono indici di una scarsa volontà anevrotica. Dobbiamo decidere noi quando mangiare o non mangiare. Se cerchiamo di perdere peso facendo jogging e dopo pochi minuti rinunciamo per la noia, resteremo sempre a un punto morto.
Dolore – Il dolore è tra le sensazioni più difficili da governare, ma anche piccole fobie come quella del sangue (hematofobia) e la paura di morire (thantofobia) possono causare non pochi problemi. La visita dal dentista, infatti, è utile per evitare futuri danni ai denti, per cui non può essere tralasciata: l’unica cosa da fare è affrontarla a testa alta.
Sonno – Il sonno incontrollabile la sera e l’estrema difficoltà di svegliarsi al mattino sono dovuti a una scarsa forza di volontà anevrotica. Avete mai notato che, se avete qualcosa di gratificante da fare durante il giorno, non c’è sonno che riesca a tenervi ancorati al letto? Il concetto è lo stesso, cioè crearsi una condizione mentale per cui valga la pena abbandonare le coperte.
Rumore – Vi disturba un rumore continuo in sottofondo, per esempio il martellare lontano nei lavori in corso o la musichetta proveniente dal vostro vicino, il cinguettio insistente degli uccelli o il vociare dei bambini nel parco? È una cosa con cui dovete convivere. I suoni nascono ovunque, in natura o artificialmente, e non potete aspettarvi che svaniscano secondo il vostro umore.
Paure immotivate – Gran parte delle paure dell’uomo sono oggigiorno inutili, dannose e legate alla sfera visiva. Ne sono esempi il buio, il disgusto che proviamo nel vedere una lucertola strisciare, la sensazione di vertigine nonostante siamo in tutta sicurezza su un balcone. Qui va fatto un passo alla volta, senza eccedere, ma senza mai arrendersi. Lentamente la fobia diminuisce fino a sparire. E tolta la fobia, se ne vanno tutti i problemi e le esitazioni a essa legati.