SOMMARIO
1. Lanzarote (Canarie): Costa Teguise, Orzola, Alegranza, Graciosa, Playa Blanca.
2. Lanzarote (Canarie): Parco del Timanfaya, Bottega La Geria, Lago Verde, Jameos del Agua, Mirador del Rio, Cueva de Los Verdes
Informazioni generali
Periodo di riferimento: dal 17 al 24 settembre 2012 (7 notti)
Alloggio: Hotel Santa Rosa, sulla Costa Teguise
Clima: la temperatura va dai 27 gradi circa durante il giorno e i 20 gradi circa durante la notte. Anche per il resto dell’anno (inverno incluso) le temperature si discostano di massimo 5 gradi da questi valori. È un’isola sempre ventilata e quindi la sensazione di calore è attenuata. Il sole in queste condizioni è pericoloso (non avvertendo il caldo, si rischia facilmente di scottarsi) e si consiglia l’uso di una crema protettiva abbastanza elevata. Piove molto poco (poco più di 100 mm l’anno) e le piogge sono concentrate da ottobre a febbraio.
Moneta: euro
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 0034
Fuso orario: UTC/GMT : 0 (-1 ora rispetto all’Italia)
Come arrivare: dall’Italia si deve prendere l’aereo. Nel mio caso, sono partito dall’aeroporto di Villafranca di Verona e sono sbarcato all’aeroporto di Fuerteventura dopo 3 ore e mezza di volo; da qui un traghetto mi ha portato sull’isola di Lanzarote subito a nord. Lanzarote, però, è provvista di un proprio aeroporto, quindi altri voli potrebbero fare uno scalo diretto.
Percorso generale: Fuerteventura – Costa Teguise – Orzola – Alegranza – Graciosa – Playa Blanca – Timanfaya – Jameos de Agua – Lagomar – Mirador de Rio – Cueva de Los Verdes
Introduzione
Scordatevi il freddo invernale dell’Italia: a Lanzarote le temperature non scendono mai sotto i 14-15° C. Per due terzi dell’anno, si attestano tra i 20 e i 30 gradi. Il risultato è che durante il giorno potreste occupare il tempo sempre in spiaggia ad abbronzarvi e che durante la sera è possibile uscire in pantaloncini e maniche corte. Tuttavia, trascorrere le vacanze sempre in spiaggia sarebbe tempo sprecato. Quest’isola delle Canarie, infatti, nasconde nel suo ventre delle bellezze naturali che in Italia non si trovano.
Nell’ordine e suddivisi per “giornate di visita”, i luoghi principali che ho visto sono i seguenti (più sotto trovate la descrizione di ognuno con alcune delle foto scattate e la posizione sulla mappa per raggiungerli):
– Costa Teguise
– Orzola, Alegranza, Graciosa
– Playa Blanca
Poiché l’articolo è molto esteso, ho preferito suddividere il diario in due parti. Nella seconda parte (raggiungibile a questo link) trovate notizie su:
– Parco del Timanfaya
– Bottega La Geria, Lago Verde
– Jameos del Agua
– Mirador del Rio, Cueva de Los Verdes
Le mie impressioni su Lanzarote
Prima di darci un’occhiata, vediamo qualche impressione e qualche informazione generale su Lanzarote.
Tutte le strade (ma proprio tutte) sono estremamente curate ed è difficile incontrare delle buche o dei fogli di carta sbattuti dal vento. Questo dimostra un atteggiamento di cura da parte degli abitanti e anche dei turisti, visto che Lanzarote basa la sua economia sul turismo.
Lanzarote è stata dichiarata dall’UNESCO riserva della biosfera e alcune zone (come il Parco di Timanfaya) sono visitabili solo a bordo di mezzi, per impedire ai turisti di contaminarle. Sparse qua e là troverete delle strambe costruzioni, create dall’architetto César Manrique. Le strutture principali sono opera sua e a lui si deve l’aumento di turismo sul posto.
Le strade
Ho sentito parlare di controlli severi del traffico e dei limiti di velocità, ma in sette giorni non ho mai incontrato autovelox o poliziotti per strada. In ogni caso, bisogna fare l’abitudine alla guida: i limiti cambiano senza motivo in vari tratti, passando dai 100 orari ai 40 o addirittura ai 20 in alcuni tratti.
Anche arrivare in un posto preciso non è facile, nonostante si abbia un buon orientamento. La strada scorre a senso unico per diversi chilometri prima di trovare una rotonda che permetta l’inversione e le stradine più piccole rischiano di mandarci fuori rotta. Meglio percorrere le strade principali, contrassegnate da “LZ”, che permettono di percorrere l’isola da una parte all’altra (è comunque impossibile perdersi definitivamente, l’isola è piccola e si percorre per la sua lunghezza in circa 2 ore).
L’ambiente
Che dire del posto? Se cercate il verde, non è propriamente un luogo per voi. Lanzarote è un’isola vulcanica ed è cosparsa ovunque di roccia e di cactus. Ma i paesaggi sono davvero spettacolari. Le strade sono lunghissime e a dislivelli e l’orizzonte è quasi sempre visibile quando si viaggia. A destra e a sinistra si vedono colli rocciosi e sagome dei vulcani dell’isola. Quando viaggiate lungo le coste (che succede molto spesso) può capitarvi di essere circondati dalla vista dell’oceano, dalle coste sabbiose o rocciose e dai paesetti del posto.
Anche se le Canarie sono una colonia spagnola, non chiamate i suoi abitanti “spagnoli”: potrebbero offendersi. In effetti, orari e modi di vivere differiscono abbastanza dalla Spagna.
La capitale dell’isola, Arrecife, conta meno di 50 mila abitanti (per fare un confronto, la nostra Milano ne conta oltre 1,3 milioni). Ovunque, nell’isola, sono disseminati bar e disco-pub, che però non hanno niente a che vedere con i disco-pub che conosciamo: sono molto più tranquilli. Se volete un po’ di vita, consiglio i locali Heineken e San Miguel a Puerto del Carmen, dove sembra si radunino tutti i giovani (ho visto un rapporto di circa 3 a 1 tra ragazze e ragazzi). Gran parte dei paesi hanno case bianche, squadrate a blocchi e con tetti piani, con finestre verdi e o azzurre. Le vie a volte si estendono dritte per centinaia di metri, creando uno scenario da “film western”.
E le spiagge? Come principale attrazione di Lanzarote, non potevano che essere splendide. Se ne possono trovare di sabbiose, rocciose o miste, e a seconda del luogo e del vento che spira si vedono infrangere onde anche imponenti. Playa Blanca ha probabilmente le migliori spiagge dell’isola per i bagnanti. Altre spiagge da visitare (forse anche più belle da vedere di Playa Blanca) sconsigliano la balneazione a causa delle onde.
Costa Teguise
Tralascio il viaggio di andata, che può variare a seconda del volo e del pacchetto di agenzia. Nel mio caso ho avuto qualche problema che mi ha fatto storcere il naso, ma non aveva niente a che vedere con il posto di visita.
L’Hotel Santa Rosa dove alloggiavo è un tre stelle ed è un insieme di appartamenti. Ha due piscine integrate (la cui acqua è salata) e un reparto ricreativo con il bowling. I pasti sono tutti a buffet e io li ho trovato gradevoli – anche se i miei compagni di viaggio hanno avuto da ridire, quindi dipende dai gusti personali. Tenete conto che in tutta l’isola i piatti più serviti sono a base di patate e di aglio.
Costa Teguise ha anch’essa una spiaggia, ma è piuttosto piccola. Per quanto riguarda i locali, il centro ne mette in mostra un bel po’, per cui la sera avrete un posto dove trovarvi per bere in compagnia. In uno di questi locali ho potuto assaggiare un ottimo mojito, preparato da un barman che si occupa esclusivamente di questo cocktail.
vedi dove si trova Costa Teguise
APPROFONDIMENTI
Altre informazioni su Costa Teguise
Orzola, Alegranza, Graciosa
Da quanto ho sentito dire, chi fa un viaggio a Lanzarote tralascia spesso una delle zone più belle dell’isola: il nord-ovest. È qui che si trova l’arcipelago Chinijo e la splendida isola di Graciosa, dotata di un ambiente unico e quasi incontaminato. Per l’occasione (e per non perdermi i dettagli) mi sono affidato a una guida turistica del posto appartenente all’Active Club, che dal porto di Orzola mi ha fatto imbarcare su un traghetto privato. Qui abbiamo solcato l’oceano per circa un’ora, aggirando l’isola di Alegranza e arrivando alle coste di Graciosa.
Il viaggio in mare ha riservato qualche sorpresa degna di nota, come i pesci volanti che balzavano fuori dall’acqua e percorrevano in volo diversi metri prima di tuffarsi. Purtroppo non siamo riusciti a vedere i delfini o le rare balene del posto (non sempre si mostrano). In compenso, abbiamo aggirato l’isola di Alegranza, un po’ più a nord: tecnicamente appartiene a Lanzarote, ma sulla carta è proprietà privata della famiglia Jordàn. Si tratta di un’isola rocciosa e vulcanica, e offre rifugio ad alcune specie di uccelli grazie all’abbondanza di pesce attorno.
La Graciosa
Come dicevo, lo spettacolo migliore è dato da Graciosa. Sono sbarcato dal traghetto a bordo di un zodiac (una piccola barca) e sono approdato direttamente sulla spiaggia di Caleta del Sebo: una lunga distesa di sabbia fine e gialla, con qualche roccia vulcanica. Qui è possibile distendersi liberamente ed è facile incontrare nudisti che prendono il Sole. Se intendete fare un bagno, fate attenzione, perché le onde portano a riva alcune rocce che portrebbero sbattervi sulle gambe e sui piedi (ho avuto questa spiacevole esperienza).
Dopo mezz’ora di riposo, ci siamo avviati verso il paese più vicino, che abbiamo raggiunto in un’oretta di cammino. Anche qui un consiglio: il Sole batte a perpendicolo ed è indispensabile proteggersi con un cappello o una bandana, altrimenti vi brucia letteralmente la testa (altra esperienza che ho affrontato, visto che mi ero dimenticato il cappello).
La Graciosa accoglie fossili risalenti a migliaia di anni fa (45 mila, se ben ricordo), forse di nidi d’api e di altri insetti. Attraverso un sentiero costeggerete l’oceano, le pareti di pietra, laghetti semi-prosciugati con ancora pesci al centro e cactus che fanno da imitazione ai territori dell’America Centrale. Non esistono strade. Il paese che abbiamo raggiunto ha case squadrate e bianche, con lunghe vie centrali che ricordano gli scenari dei film western.
Né le parole, né le foto rendono l’idea della bellezza naturale di quest’isola. Se doveste fare un viaggio a Lanzarote, la consiglio vivamente.
vedi dove si trova La Graciosa
APPROFONDIMENTI
Una descrizione dell’arcipelago Chinijo
Playa Blanca
Playa Blanca si trova nell’estrema punta sud di Lanzarote ed è, a mio avviso, una tra le più belle spiagge dell’isola. La mia visita è stata a Playa de Papagayo, dove sono rimasto un’intera mattinata. La spiaggia si trova all’interno di un’insenatura, circondata da pareti rocciose. Si arriva dall’alto e si scende per un sentiero naturale (un po’ difficoltoso, ma basta fare attenzione). Dopodiché, si hanno diversi metri di spiaggia bianca in cui stendersi.
Ho incontrato un po’ di vento sul posto, che creava onde abbastanza alte, ma mi è stato detto che in genere il mare è piuttosto tranquillo. In ogni caso ho potuto fare il bagno senza problemi.
vedi dove si trova la Playa Blanca
APPROFONDIMENTI
Un diario di viaggio che esalta la Playa Blanca