Un futuro più verde
In un prossimo futuro, è possibile che viaggiando per strada vi ritroverete a osservare enormi edifici dalle facciate completamente verdi. E il rivestimento di cui stiamo parlando non è la vernice: sono le foglie delle piante. Le potreste trovare praticamente ovunque: sui muri, attorno ai lampadari, forse persino all’interno delle vostre macchine.
Julian Melchiorri, uno studente inglese di ingegneria al Royal College of Art, è riuscito a creare la prima foglia artificiale capace di produrre ossigeno come fanno le piante, e cioè assorbendo luce, piccole quantità d’acqua e anidride carbonica. Il vantaggio? Le foglie artificiali possono essere create in massa in laboratorio e usate per “tappezzare” gli edifici in città estremamente inquinate.
Ma c’è anche un altro vantaggio meno immediato: le foglie di Melchiorri riescono a sopravvivere al di fuori dell’atmosfera terrestre, se ottengono il giusto nutrimento di acqua e luce, cosa che le piante comuni non riescono a fare.
Vuoi per la scarsità di risorse, vuoi per un naturale desiderio di espansione, l’uomo sta dedicando tutto se stesso per il viaggio nello spazio alla ricerca di nuovi mondi da colonizzare, a iniziare da Marte che il rover Curiosity sta attualmente esplorando. Uno dei (tanti) problemi della colonizzazione e del viaggio nello spazio in generale è immagazzinare una quantità di ossigeno sufficiente. Le foglie artificiali sarebbero un’ottima soluzione, soprattutto considerando che su Marte l’anidride carbonica non manca di certo.
Il video
Di seguito trovate il video in cui Julian Melchiorri presenta la sua foglia artificiale (in inglese).