Sin dal 1996
Dal 1996 l’Unione Europea ha imposto agli Stati membri l’adozione dell’ora legale, cioè l’avanzamento di un’ora durante l’ultima domenica di marzo, che sarà ripristinata nell’ultima domenica di ottobre, quando appunto si riporterà l’orologio indietro di un’ora (ora solare).
Si tratta di una legge non condivisa da ogni partecipante e che all’estero non sempre è usata (si veda per esempio il Giappone). Nell’emisfero australe, naturalmente, l’ora legale è invertita: in Australia, per esempio, va da ottobre ad aprile.
Perché è nata l’ora legale?
In Italia il suo primo uso risale al 3 giugno 1916, dopo che nello stesso anno era stata adottata dalla Gran Bretagna. Tra le terre inglesi, infatti, Benjamin Franklin aveva avanzato l’idea già nel 1784 di utilizzarla.
Perché è nato questo improvviso desiderio di spostare le lancette in avanti? La sua introduzione è dovuta esclusivamente a motivi di risparmio economico. Lo spostamento in avanti di un’ora a partire dalla primavera ci permette di prolungare la luce durante il giorno, a discapito del mattino, che si vede invece sottrarre un’ora. Questo significa minore consumo per l’illuminazione.
Con questo stratagemma, l’Italia ha risparmiato oltre 2,5 miliardi di kWh tra il 2004 e il 2007 (circa 300 milioni di euro). Nel 1970 gli Stati Uniti calcolarono un risparmio dell’1% sui consumi rispetto all’uso dell’ora solare.
Oggi l’ora legale fa ancora risparmiare?
Questo secondo le stime della Terna, la società che in Italia si occupa dell’energia elettrica sulla rete ad alta tensione.
Negli anni recenti, i dati citati non possono più essere considerati attendibili. A causa dell’uso massiccio di condizionatori nelle aziende e nelle case durante le ore di punta, il vantaggio sembra essere annullato o addirittura tramutarsi in svantaggio. Nel 2006 l’economista Matthew Kotchen calcolò una perdita di 9 milioni di dollari per lo Stato nel corso dell’anno e le sue valutazioni furono più o meno confermate dalla Commissione per l’Energia della California.
La questione non è definitiva e non tutti sono d’accordo sulle perdite annunciate: per alcuni l’ora legale offre in effetti un vantaggio, anche se ridotto nei tempi moderni rispetto al passato.
I danni sulla salute dell’uomo
Tralasciando il discorso economico, però, dobbiamo tenere conto di altri effetti negativi e molto più importanti: l’impatto sulla salute dell’uomo. Il cambio improvviso delle ore porta, infatti, a scompensi biologici e alla perdita di sonno. Come conseguenza aumentano l’irritabilità, i cambi di umore, i mal di testa, la perdita di appetito. Questi disturbi psichici si ripercuotono sul lavoro e sul fisico, rischiando di provocare incidenti imprevisti e di abbassare l’efficienza sul lavoro.
Non parliamo poi dei più piccoli, su cui “pesano” queste variazioni emotive degli adulti. I bambini forse non percepiscono bene il cambiamento nell’ora, ma intuiscono che qualcosa non va nei loro genitori.
Gli svantaggi dell’ora legale sono, in definitiva, assai maggiori rispetto ai vantaggi. Il suo uso poteva essere accettato qualche decennio fa, quando l’elettricità era meno diffusa e i cittadini sopportavano un po’ più il caldo, ma è chiaramente fuori luogo nei tempi moderni. Oggi, in ufficio o a casa, si accende la luce al minimo accenno di penombra, che sia di mattino o di tardo pomeriggio. Senza contare che prolungare l’ora legale fino a ottobre appare inutile, visto che già a settembre le ore di luce sono evidentemente ridotte.
io non sono d’accordo su questa cosa, ma ho messo mi piace perchè mi interessa
Riportare dei dati precisi è piuttosto difficile (sono tante le variabili da considerare), ecco perché ci sono opinioni discordanti da una e dall’altra parte.
Che si abbiano vantaggi o svantaggi economici, secondo me non sono abbastanza alti da giustificare quel senso di stanchezza che ci si porta avanti per varie settimane, ma è solo un mio punto di vista…
bè io preferisco l’ora legale che l’ora solare
In questo periodo dell’anno puntuale si presenta il problema dell’ora
legale. Non sono per niente d’accordo:tuttavia, riconosco che potrebbe
andare da fine maggio a fine settembre.
Quando la luce solare è prevalentemente maggiore,ma iniziare a
fine marzo, non ha senso, quello che risparmio la sera, lo consumo
la mattina.
Non ci dimentichiamo che per i più giovani, già è fatica alzarsi per
andare a scuola,immaginiamoci un ora prima, in un periodo importante a fine anno scolastico.
Sono anni che studio questo fenomeno, ad oggi non ho mai visto nessuno, a parte questo,
spendere un penny in merito a questo problema!
Sono d’accordo, anche dal mio punto di vista è un problema sottovalutato. Gli studi purtroppo danno pareri discordanti e quindi non c’è nessun motivo ufficiale per intervenire.
Ma la stanchezza si sente, non si può negare: il ritmo biologico dell’uomo deve riadattarsi ogni sei mesi con questi cambi di ora.
modificare due volte ogni anno i ritmi della vita umana, è solo frutto dell’ignoranza, sopratutto per il fatto che le variazioni orarie sono obbligatorie a fini di risparmio economico ma, visti i pessimi risultati dell’economia planetaria, vuol dire che l’ora legale non serve a nulla se non a creare disturbi psichici e fisici alla cittadinanza, molte volte ignorati dalle persone medesime
In data 29/03/\15 Ho appena creato una nuova petizione e spero vi andrà di firmarla. Il suo titolo è: https://secure.avaaz.org/it/petition/Lora_legale_effetti___
Penso sia una questione molto importante: stiamo cercando di raggiungere l’obiettivo di 200 firme e il vostro aiuto potrebbe essere molto utile.
Clicca qui per saperne di più e firmare:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Lora_legale_effetti____?Day2Share