Gli effetti del caldo sul corpo umano: colpo di Sole, collasso da calore e colpo di calore

21 Marzo 2016 | Mente e corpo umano

Introduzione

Abbiamo già presentato diversi articoli che riguardavano gli effetti della temperatura estrema. In particolare, abbiamo visto cosa succederebbe alla Terra se la temperatura aumentasse fino a 6 gradi, quali conseguenze ha il freddo intenso sul corpo umano e, per contro, cosa succede a un corpo umano quando è sottoposto alle fiamme. Con una linea più ordinata, abbiamo anche passato in rassegna le singole temperature dalla più bassa in assoluto fino alla più alta possibile.

In questo articolo ci concentreremo sugli effetti del caldo sul corpo umano, distinguendoli nelle varie tipologie e spiegando come comportarsi in caso succeda a un nostro amico.

I consigli  di base per evitare i problemi da calore sono sempre gli stessi: evitare di esporsi sotto il Sole nelle ore più calde, bere molta acqua e coprirsi con indumenti se proprio non si può stare all’ombra (soprattutto coprirsi la testa). Naturalmente, nei casi gravi contattate subito l’ospedale.

Colpo di sole

È il più “innocuo” tra i tre tipi di situazioni che andiamo ad analizzare, ma non è da sottovalutare e va subito trattato, perché in alcuni casi può portare a conseguenze gravi.

Il colpo di sole si ha quando si rimane troppo a lungo sotto i raggi della nostra cara stella. Si sa che la tintarella va di moda, ma stare troppo al sole causa sempre danni, anche se non ve ne rendete subito conto. A differenza degli altri due casi che vedremo tra poco, la colpa è delle radiazioni e non del calore. I più colpiti sono i soggetti con la pelle chiara.

La temperatura del corpo si alza, la cute si arrossa subito e forma delle bolle, gli occhi si arrossano e avvertono fastidio alla luce. Ma gli effetti più evidenti, che ci dovrebbero mettere in allarme, si sentono internamente. Si parte da un malessere generale, con mal di testa e poca sudorazione. Poi può arrivare il senso di vertigine e di nausea. Nei casi gravi si può arrivare a ustioni e febbre alta (in questo caso è doveroso chiamare subito il medico).

Cosa fare in caso di colpo di sole?
Portare la persona all’ombra e arieggiarla, facendola sdraiare e sollevandole le gambe. Se possibile immergerla in acqua fredda, altrimenti bagnarla con un asciugamano. È utile mettere del ghiaccio in testa e sotto le ascelle per raffreddare la temperatura. Non è necessario chiamare subito i soccorsi, ma se dopo 20-30 minuti non si hanno miglioramenti nella temperatura corporea rivolgetevi subito al Pronto Soccorso.

Collasso da calore

Con la normale sudorazione, il nostro corpo espelle i sali in eccesso: sodio, cloro, potassio, magnesio e calcio. Questi sali sono responsabili per alcune funzioni essenziali come il trasporto dell’ossigeno nelle cellule.

Se si perdono troppi sali e troppo acqua, a causa di un’eccessiva sudorazione, si arriva alla disidratazione. Gli effetti sono simili a quelli del più pericoloso colpo di calore (vedi sotto), ma con differenze sostanziali.

I sintomi contano una forte debolezza, con pressione bassa e battiti del cuore rapidi, accompagnati da nausea e sudorazione continua. A volte seguono diarrea e vomito, che portano ad aumentare la disidratazione. La pelle è fresca e umida per il sudore. A differenza del colpo di calore, la temperatura corporea aumenta solo di poco.

Cosa fare in caso di collasso da calore?
Fate distendere il soggetto in un luogo fresco e dategli da bere per integrare i sali. L’ideale è somministrargli un cucchiaino di sale e due di zucchero in un litro d’acqua.

Colpi di calore, una vera e propria malattia

Quando la temperatura dell’aria si fa alta, si riempie di umidità e manca la ventilazione, il corpo potrebbe non riuscire ad adattarsi. Ecco allora che si viene colti da un colpo di calore, tipico delle estati roventi. È il più pericoloso tra gli effetti del caldo.

Il colpo di calore è una malattia seria, perché mette “fuori uso” i sistemi di termoregolazione: il corpo produce più calore di quello che riesce a disperdere. La conseguenza è che la temperatura corporea sale anche fino ai 42-43° C. Come sappiamo, la media è attorno ai 37° C: quando la temperatura si tiene oltre i 40° C per lungo tempo, si possono verificare danni irreparabili agli organi interni.

Gli effetti sulla persona sono subito evidenti. La pelle diventa calda e, in gran parte dei casi, senza sudore. Il malato diventa pallido, accelera il respiro, avverte vertigini e mal di testa, e in alcuni casi vede allucinazioni che possono portarlo all’incoscienza; la perdita di coscienza può essere causata anche dall’abbassamento improvviso della pressione.

Dall’esterno si possono notare le pupille dilatate e, appoggiando una mano sul petto, si può sentire un battito di cuore irregolare.

Cosa si deve fare in questi casi?
Il concetto è che la persona deve uscire da questa «cappa di calore». Spostatela in zone d’ombra, toglietele i vestiti e rinfrescatela con un ventilatore e massaggiandole la pelle con acqua fredda (usando per esempio un asciugamano bagnato); meglio ancora sarebbe immergerla in acqua fredda. L’operazione va fatta fino a quando la sua temperatura corporea non scende sotto i 38° C.

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