L’1% in meno
Se si diffonderà secondo le promesse, probabilmente entrerà nella storia. Climeworks ha realizzato un impianto artificiale capace di catturare l’anidride carbonica (CO2), togliendola dall’aria e immagazzinandola. Dopo due o tre ore, quando i container saranno saturi, la pura anidride carbonica potrà essere rilasciata in una forma che può essere sotterrata o venduta commercialmente all’interno di altri prodotti.
Le aspettative sono enormi e l’azienda si è imposta l’obiettivo di ridurre dell’1% le emissioni carboniche a livello mondiale entro il 2025. A differenza di altri impianti prodotti in precedenza, e comunque efficienti, Climeworks ha il vantaggio che il prodotto non viene scartato ma rivenduto sul mercato, oltre a essere mille volte più rapido della fotonsintesi delle piante nell’assorbire l’anidride carbonica.
Funzionamento: una lotta al surriscaldamento globale
In breve, come si legge nel sito ufficiale, funziona così:
– fase 1: l’aria entra nell’impianto. Un filtro fatto di granulati porosi modificati con ammine (composti organici contenenti azoto) cattura l’anidride carbonica, tenendola all’interno, e libera tutto il resto dell’aria (aria “pulita”).
– fase 2: una volta che l’impianto è saturo di anidride carbonica, il filtro brucia a una temperatura di 100 °C per distruggere il legame che mantiene l’anidride carbonica unita al filtro. L’anidride carbonica concentrata finisce in un container, che può essere spostato e venduto.
In pratica funziona a ciclo continuo, senza fermarsi: il filtro assorbe l’anidride carbonica, si satura, si libera ed è pronto ad accogliere nuova anidride carbonica. Da puntualizzare che non fa uso di acqua durante il processo.
Una tecnologia simile potrebbe essere un ottimo aiuto per combattere il problema del surriscaldamento ambientale, una piaga che nonostante tutti gli sforzi non riusciamo ad abbattere con la sola forza di volontà: uno dei difetti dell’essere umano, come sappiamo, è il fatto che non si rende conto di quanto è grave una situazione se non avverte immediatamente gli effetti. Con strutture Climeworks, per lo meno, riusciremo a riparare i danni in qualche modo.
In ogni caso, Climeworks non è una soluzione ma soltanto un aiuto, perché non sarà sufficiente ad abbassare i valori come previsto dagli accordi di Parigi. La vera soluzione è e resterà sempre la prevenzione. In altro articolo abbiamo già visto quali potrebbero essere le disastrose conseguenze dell’aumento della temperatura terrestre di soltanto un grado.
Il video di Climeworks
Nel sito ufficiale trovate dettagli più approfonditi (in inglese). Di seguito invece vi propongo il video di presentazione.
CLIMEWORKS – Capturing CO2 from air (in inglese)