È vero che i cibi naturali sono ormai scomparsi?

17 Settembre 2019 | Natura e ambienti

In breve

La frutta e gli ortaggi sono stati selezionati e incrociati per diventare più grandi, colorati e belli da vedere. Quasi nessun alimento che mangiamo assomiglia alla sua versione naturale.

La conseguenza è un gusto migliore, ma una forte riduzione dei valori nutritivi e dei minerali contenuti.

Approfondimento

Ci sono produttori che vendono la merce spacciandola per cibo naturale. Dal punto di vista del contenuto e della genetica, alcuni alimenti sono senz’altro più naturali di altri, perché meno manipolati in laboratorio. In ogni caso, quasi nessun alimento che consumiamo tutti i giorni esiste più in natura.

La frutta e la verdura che compriamo sono il risultato di anni di selezione fatta dall’uomo, per esempio per garantire una certa dimensione o un certo colore. La conseguenza è che quello che abbiamo sulle nostre tavolo, è quasi sempre diverso dalla stessa versione “selvaggia”, lasciata crescere in natura.

Frutta trasformata per apparire migliore

Gli esempi non mancano. Le pesche, tanto per dire, erano molto simili alle ciliegie come aspetto e avevano un gusto più salato. Le carote erano bianche e sottili, e non arancioni e piene come le vediamo oggi. Le angurie erano minuscole e amare, tonde e dure da mangiare.

Non è solo l’aspetto ad aver risentito della selezione artificiale. Dal punto di vista nutrizionale abbiamo avuto una drastica riduzione di proteine, calcio, fosforo, ferro, vitamina B12 e vitamina C. Le verdure di oggi hanno soltanto due terzi dei minerali che possedevano quando crescevano in natura.

Fonti principali
«BBC Scienze» n. 70, novembre 2018
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