Il 30 giugno 2015 ci sarà un secondo in più – Per alcune aziende è un problema

25 Gennaio 2015 | Varie

Il giorno più lungo

Sembra impossibile che un solo secondo possa fare tanta differenza. Eppure, alcune aziende stanno sudando freddo aspettando il 30 giugno 2015, quando l’orologio dovrà essere portato avanti di un secondo.

Questo adeguamento di tempo è necessario per un motivo semplice: la rotazione della Terra sta rallentando e, quindi, la nostra giornata si accorcia progressivamente. L’accumulo di questi piccolissimi accorciamenti ci ha costretto ad arrivare a un compromesso: la mezzanotte del 30 giugno 2015 sarà doppia. Si passerà direttamente dalle ore 23:59:59 alle ore 23:59:60, e soltanto dopo ci saranno le ore 00:00:00 come di consueto.

[Curioso di sapere cosa succederebbe se la Terra si fermasse all’improvviso?]

Eventi simili in passato

Non si tratta di un evento nuovo, visto che è già successo per ventiquattro volte in passato dal 1972 al 2012 (l’adeguamento viene fatto ogni volta che il tempo solare si discosta dal nostro di 0,6 secondi). Ma proprio nel 2012 ci sono stati dei seri problemi a causa della tecnologia moderna. I computer di alcune aziende, tra cui Linkedin e Foursquare, non hanno retto il colpo e si sono bloccati perché non trovavano la giusta corrispondenza di tempo. Con i computer basta poco per perdere il “filo” e l’errore di un secondo conta tanto quanto l’errore di un anno.

Naturalmente dal 2012 le aziende hanno avuto modo di preparare misure adeguate. In particolare Google, la cui ingegneria permetterà ai suoi server di spalmare il secondo aggiuntivo nell’arco dell’intero giorno, così da non far “soffrire” i sistemi. Ma non tutte le ditte hanno le risorse di Google.

Di certo è un esempio esplicativo di come l’uomo sia eccessivamente legato al fattore tempo e alla rigidità della tecnologia informatica. Due fattori che – al momento – non si possono manipolare a piacere e con i quali dobbiamo coesistere.

Fonti principali
L'International Earth Rotation and Reference System Service, l'ente che ha imposto il secondo in più.
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