Un problema sociale
Il Treccani definisce l’empatia come:
La capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro.
Dietro a questa definizione si trova un mondo tutto da esplorare, perché se c’è una cosa che l’essere umano fatica a fare è proprio mettersi nei panni degli altri. La mancanza o la scarsità di empatia è alla base di gran parte dei problemi sociali (moderni e passati) e la tecnologia, che è sempre più integrata in noi, sta aumentando il nostro senso di “distacco” verso il mondo che ci circonda.
Insegnare l’empatia? Si può e si deve fare
La predisposizione a mettere se stessi al di sopra degli altri è genetica, innata, legata alla sopravvivenza del proprio sangue, ma lo è anche la capacità di provare empatia. L’empatia dipende molto dall’ambiente in cui viviamo e può essere dimenticata o appresa.
È su questa idea che si è sviluppata in Danimarca una vera materia scolastica dedicata a insegnare ai bambini il concetto di «empatia», o per meglio dire il senso pratico di empatia. Sulla base è molto semplice: il bambino impara a interagire con un gruppo e a capire gli altri, cioè a essere parte di qualcosa che non comprenda solo se stesso.
Dal punto di vista pratico si svolgono delle attività normali insieme agli altri, come preparare una torta, parlare dei propri problemi e aiutare gli altri a risolverli.
I vantaggi sono enormi. Uno studio fatto dall’Università del Michigan su 14 mila studenti ha dimostrato che la mancanza di empatia tipica dei ragazzi moderni è associata ad un aumento di depressione e di disturbi mentali. La materia scolastica introdotta in Danimarca non solo aumenta l’empatia, ma anche la solidarietà e il coraggio nei bambini, che sono più portati a parlare pubblicamente dei loro problemi senza imbarazzo.
Anche se è presto per dirlo, è ovvio che valori del genere sviluppati in un bambino attecchiranno e daranno i loro frutti anche da adulti, che a loro volta insegneranno gli stessi valori ai propri figli. L’empatia, dunque, può essere insegnata e imparata.