In breve
Le stelle marine sono capaci di rigenerare gli arti mutilati e, in alcuni casi, addirittura di ricreare l’intero corpo.
Inoltre sono specializzate nel mangiare prede senza inglobarle: per farlo, rovesciano lo stomaco all’esterno e le digeriscono fuori dal corpo.
Approfondimento
Stelle marine, creature davvero particolari
In inglese viene chiamata starfish («pesce stella»), ma si tratta di un nome sbagliato: la stella marina infatti non è un pesce, è un echinoderma e appartiene alla stessa famiglia dei ricci di mare.
A parte il fatto di riuscire a mimetizzarsi grazie al loro colore, che usa anche per spaventare i nemici, la stella marina ha delle caratteristiche particolari: è senza sangue e cervello, ma ha un sistema nervoso che si estende lungo le braccia.
Siamo abituati a vederla con 5 braccia, ma alcuni esemplari arrivano ad avere 20 o persino 40 braccia.
Rigenerazione e nutrimento
L’aspetto più straordinario, come forse già saprete, è la capacità della stella marina di rigenerare da zero un braccio mutilato. I suoi organi sono infatti dislocati un po’ ovunque sulle braccia. È un’abilità così efficiente che in alcuni casi riesce a ricreare l’intero corpo a partire da un arto singolo!
Tuttavia una caratteristica meno conosciuta è il fatto di poter mangiare una grande preda senza ingoiarla. Di solito cattura vongole e ostriche, aprendo i gusci con i pedicelli (che hanno delle specie di ventose), poi rovescia lo stomaco fuori dalla bocca e ghermisce la preda.
La vittima viene digerita completamente all’esterno e, a fine digestione, lo stomaco rientra dentro il corpo della stella marina. Questa strategia permette alla stella marina di mangiare prede più grandi di quanto non riuscirebbe a digerire attraverso la bocca. I “pranzi” più piccoli, invece, vengono mangiati normalmente dalla bocca.