In breve
Le ricerche passate hanno dimostrato che il cromosoma Y ha perso oltre il 90% del suo patrimonio originale, portando all’idea che potesse un giorno estinguersi insieme al sesso maschile.
Le nuove ricerche, però, hanno appurato che il suo patrimonio genetico è stabile da almeno 25 milioni di anni, allontanando l’ipotesi di una sua scomparsa.
Approfondimento
La natura del cromosoma Y
Come sappiamo, negli esseri umani ci sono due cromosomi che determinano il sesso di un individuo: X e Y. Gran parte delle cellule umane presentano una coppia di cromosomi sessuali, che nelle femmine è XX e nei maschi è XY. La presenza del cromosoma Y, quindi, porta alla nascita di un maschio.
Da dove nasce l’idea che il cromosoma Y stia scomparendo e, dunque, che il futuro dei maschi sia a rischio? Durante la nostra vita le cellule si dividono di continuo per riparare i tessuti ed è normale che nel corso di questo processo vadano persi dei cromosomi per errore (non solo Y).
Gli altri cromosomi sono indispensabili per il funzionamento delle cellule, per cui in caso di errori le cellule stesse vengono eliminate. La perdita del cromosoma Y invece non pregiudica il funzionamento della cellula, per cui se si perde durante la replicazione non si elimina niente: la cellula viene duplicata senza Y e così viene tramandata. Da qui l’ipotesi che prima o poi il cromosoma Y finirà per scomparire (nelle teorie più ottimistiche entro i prossimi 5 milioni di anni, che comunque è un tempo piuttosto lungo per la specie umana).
La smentita: il cromosoma Y è ancora sano
Una ricerca pubblicata su Nature ancora nel 2012 ha smentito l’idea secondo cui il cromosoma Y stia scomparendo. Le precedenti ricerche erano arrivate alla conclusione che in 300 milioni di anni l’Y aveva perso centinaia di geni, passando da oltre 600 geni ad appena 19 dell’odierno. Ma le perdite durante il processo di replicazione non avvengono più da almeno 25 milioni di anni: di quei 19 geni rimasti ne abbiamo perso uno soltanto e riguarda un segmento che occupa appena il 3% del cromosoma.
Per capirlo i ricercatori hanno sequenziato il cromosoma Y del macaco rhesus, che appunto dal punto di vista evolutivo si è separato dagli esseri umani circa 25 milioni di anni fa. Da allora, sia nei macachi che negli esseri umani non ci sono stati cambiamenti significativi nei geni.
Considerando però che il cromosoma Y ha davvero subito delle perdite, può essere che prima o poi scompaia del tutto? Sembrerebbe proprio di no. In pratica, ci sono state sì delle perdite gravose durante i millenni, ma ormai l’Y è ridotto all’essenziale e non può “erodersi” ancora. È il motivo per cui è stabile da milioni di anni.
Ma se anche ci fossero delle nuove degradazioni al cromosoma Y, guardando i dati appena visti, richiederebbero svariati milioni di anni, un tempo così lungo da lasciare immaginare due alternative: per allora la specie umana potrebbe essere già estinta oppure, se ancora presente, avrà di sicuro trovato un modo per preservare il suo patrimonio genetico in laboratorio.
Ciao Manuel e ciao a tutti
Complimenti per l’articolo.
Non parlerei comunque di “errori”; se il cromosoma Y va “perdendosi” è certamente perché così deve essere e così deve andare (quando si parla di natura, il concetto di “errore” suona sempre male; ciò che non si comprende non è necessariamente un errore).
Inoltre, se il genere umano dovesse “durare” altri milioni di anni (molto improbabile), nell’eventualità che l’uomo (in senso sessuale) non esistesse più, la normale evoluzione ingegneristica naturale troverebbe senz’altro il modo di rendere procreabile il rapporto tra due donne, o addirittura senza la necessità di alcun rapporto (qualora la natura avesse sempre l’intenzione di far continuare la specie). La vita è forte e inarrestabile, la spunterà sempre, senza il bisogno di ricorrere ad esperimenti di laboratorio.
Ciao a tutti
Ciao Sam, appoggio tutte le precisazioni che hai fatto 🙂
In effetti in natura esistono già un bel po’ di specie animali capaci di cambiare sesso per vari motivi, in particolare tra i pesci; ed è stato dimostrato che anche i rospi possono cambiare sesso in caso di necessità.
L’imperativo dell’evoluzione è generare prole e modificarsi, per cui se anche il maschio diventasse sterile è probabile che l’essere umano svilupperebbe dei nuovi mezzi per tramandarsi i geni… Se riesce a sopravvivere abbastanza per farlo. La seconda alternativa infatti è che si estingua semplicemente, lasciando il posto ad altre specie.
“Procreativo”, non “procreabile”, scusate