In breve
L’odore della pioggia è una combinazione di sostanze disperse dal terreno quando le gocce impattano. Il motivo per cui lo troviamo “buono” deriva dalla nostra evoluzione.
Approfondimento
Petricore, l’odore della pioggia
Il termine preciso per indicare l’odore che la pioggia produce quando batte sulla terra asciutta è petricore. La parola inglese «petrichor» coniata nel 1964 deriva dalle due parole greche “petra” (pietra) e “ichor” (linfa).
L’odore, infatti, nasce da una combinazione di fattori:
- quando il tempo è asciutto, certe piante rilasciano degli oli che vengono dispersi in aria quando la pioggia li colpisce;
- le gocce spingono in aria anche un’altra sostanza presente nel terreno, la geosmina, prodotta dai batteri e che ha il tipico odore di muschio;
- infine, i fulmini possono dividere le molecole e formare ozono nell’atmosfera, che ha un odore simile al cloro.
I primi due elementi formano il petricore. La mescolanza di tutti questi fattori genera l’odore di una giornata piovosa, che il vento disperde un po’ ovunque.
Perché amiamo l’odore della pioggia?
A non tutti piacciono le giornate piovose, specie se dobbiamo uscire di casa, ma l’inconfondibile odore della pioggia risveglia in chiunque una sensazione di piacere, di “buono”. Perché?
Una spiegazione è legata (come spesso succede) alla nostra evoluzione. La pioggia è da sempre importante per la vita e quindi per la nostra sopravvivenza. È molto probabile, quindi, che la nostra mente sia stata modificata nei millenni per apprezzare l’odore, così da ricordarci quanto sia essenziale la presenza della pioggia.