Genere:
Ciascuna delle categorie, più o meno codificate, in cui vengono tradizionalmente suddivise le forme espressive letterarie, caratterizzate da una correlazione organica tra determinati temi e specifiche scelte linguistiche e formali.
Nel nostro caso specifico, parlando di genere narrativo, intendiamo le categorie e le sottocategorie di narrativa che hanno tecniche, stili, forme e contenuti simili.
La prima grande distinzione che possiamo fare è nella tipologia di «realismo»:
– finction: comprende opere di lavoro immaginario, che hanno risvolti non reali;
– nonfinction: include in pratica tutto quanto è realmente accaduto – quindi biografie, romanzi storici fedeli, fatti reali.
La seconda distinzione riguarda la lunghezza del libro. Questa definizione è importante soprattutto durante i concorsi, dove si stabilisce esplicitamente il numero massimo di parole (o, meglio, cartelle) permesso.
Non esiste una convenzione esatta, ma all’incirca potremmo suddividere le opere in:
– flash finction (narrativa lampo): tra le 100 e le 2.000 parole
– short story (racconto breve): tra le 2.000 e le 7.500 parole
– novelette (racconto): tra le 7.500 e le 15.000 parole
– novella: tra le 15.000 e le 40.000-60.000 parole
– novel (romanzo): tra le 40.000-60.000 e le 100.000-200.000 parole
– epic novel (poema epico): oltre le 100.000-200.000 parole
Infine, potremmo suddividere i generi narrativi in base alla “tipologia” o “argomento”, in pratica alla distinzione classica che ci permette di stabilire (grosso modo) di cosa parla il libro e che spesso viene usata anche dalle Case Editrici nelle loro collane.
Seguendo questa distinzione troviamo un numero enorme di generi narrativi. Teniamo presente, tra l’altro, che spesso un libro incorpora più di un genere, il che a volte rende difficile collocarlo “al posto giusto”.
Qui sotto sono stati raccolti i generi narrativi per argomento. I titoli rappresentano le categorie (i generi veri e propri), mentre i sotto-generi saranno descritti al loro interno. Per stabilire dove poter collocare il proprio libro, fare riferimento innanzitutto ai generi (titoli) e quindi, in caso di dubbio, ai sotto-generi.
L’elenco è stato recuperato attraverso una ricerca cartacea e in rete, con riferimento particolare al blog WriteWorld che ha compiuto un lavoro davvero ammirevole.
Da notare che si tratta di un elenco sicuramente impreciso, probabilmente incompleto e su cui molti potranno non essere d’accordo. Se avete integrazioni, precisazioni o critiche da fare, sentitevi liberi di commentare la pagina.
Sommario
Avventura e azione
Commedia
Crimine
Erotica
Fantascienza
Fantasy
Giallo
Graphic novel
Horror
Nonfinction (generici)
Poesia
Racconto popolare: favole, fiabe, miti e leggende
Ragazzi
Romanzo rosa
Spirituale
Avventura e azione
Storie con una buona quantità di azione e che hanno come elementi principali uno sforzo fisico (che sfocia spesso in violenza), la continua ricerca di qualcosa o di qualcuno, lo svolgimento di una missione pericolosa e la presenza di personaggi antagonisti “esotici”.
Le armi sono quasi sempre presenti e molto spesso fanno la comparsa anche tecnologie e strumentazioni di vario genere.
Gli ambienti hanno lo scopo di “affascinare” il lettore per esempio attraverso l’azione in luoghi poco comuni (giungle, altopiani nevosi, tetti di palazzi, strapiombi, ecc.).
I temi che portano all’azione possono essere dei più diversi, come per esempio la vendetta, la corsa per evitare qualche tipo di catastrofe o la ricerca di un oggetto raro.
Commedia
Fa uso di situazioni e linguaggi esagerati, a volte al limite del grottesco. I personaggi sono spesso stravaganti e fuori dagli schemi.
Elenco dei sotto-generi della Commedia:
- commedia nera: la storia ha elementi che «disturbano» la psicologia, per esempio con umorismi morbosi o pesantemente satirici.
- farsa: i protagonisti si trovano in situazioni che nella realtà sarebbero improbabili, spesso coinvolti in eventi che li danneggiano in un modo che fa sorridere. Quando le situazioni diventano estremamente paradossali, si cade nella farsa grossolana.
- parodia: copiano altri stili o situazioni con umorismo.
- satira: includono un pesante uso di sarcasmo o di umorismo a danno di altri.
Crimine
I protagonisti sono gli autori, o accusati, di qualche crimine. Spesso hanno una giustificazione – anche se illegale – per i fatti che hanno commesso.
A differenza di come si può immaginare, questo genere non è soltanto “oscuro”, legato cioè a storie di detenuti, gang di strada, ecc.: a volte sono “crimini leggeri” che vanno molto vicini all’umorismo.
Erotica
Narra in modo esplicito le vicende sessuali dei personaggi, spesso con dovizia di particolari. Il linguaggio è diretto e mira a colpire l’immaginazione erotica del lettore.
Fusione tra sotto-generi:
- erotic horror: richiama elementi dell’horror con l’introduzione di contenuti sessuali espliciti.
Fantascienza
Storie che includono elementi scientifici o para-scientifici, in un contesto realistico ma in parte immaginario. Spesso fa uso di tecnologia non ancora presente sul mercato o inventata, e di teorie scientifiche non del tutto verificate.
Vi rientrano anche racconti di storia “alternativa”, deviata da quella che effettivamente si conosce.
La trama non ha un filone specifico, perché può essere di qualsiasi tipo, e l’aspetto dei personaggi dipende dal contesto storico o ambientale.
I sotto-generi sono molti e a volte si confondono tra loro, soprattutto considerando che i racconti di fantascienza intrecciano spesso legami con altri generi (horror, fantasy, ecc.). Diversi sotto-generi sono stati creati per motivi commerciali oppure hanno validità soltanto come “distacco temporale” dagli altri sotto-generi dell’epoca; risulta difficile, quindi, creare una lista precisa.
Elenco dei sotto-generi principali della Fantascienza:
- apocalittica: i popoli, il mondo, il pianeta o la galassia sono sull’orlo della fine. Le cause sono quasi sempre esperimenti incontrollati, malattie o qualche arma tecnologia catastrofica.
- cyberpunk: siamo in un futuro in decadenza, dove però la tecnologia è avanzata, anche se spesso limitata in mano a pochi. Fanno da sfondo armi particolari, hacker, personaggi asociali, mondi virtuali e multinazionali che detengono il potere.
- fantapolitica: nel mondo (in genere una versione della Terra di un prossimo futuro) è presente un sistema politico immaginario.
- fantawestern: un sotto-tipo dello steampunk, ambientato nel selvaggio west.
- gotica: include elementi gotici, tra il romantico e l’horror.
- hard: ricca di dettagli scientifici o tecnologici.
- militare: incentrato sui conflitti nazionali, internazionali o su scala planetaria. Il protagonista è spesso un militare.
- new wave (nuova onda): chiamata così per differenziarsi dalla solita corrente della fantascienza in voga negli anni ’60. Ha un’atmosfera cupa, anche se non apocalittica o post-apocalittica: le vicende del presente sono influenzate dall’idea di una futura fine dell’universo. Il tema centrale è la psicologia dell’uomo.
- planetary romance: avventure su pianeti sconosciuti, da esplorare.
- post-apocalittica: l’ambiente è stato già devastato da una catastrofe, di recente o in un lontano passato. In molti casi si ha un “riavvio” delle civiltà, con dei residui di tecnologia passata.
- postcyberpunk: simile al cyberpunk, ma i protagonisti non si limitano a “vivere” l’ambiente, bensì a introdurre miglioramenti o a preservare quello che resta di buono. Si fa largo uso di scienza genetica e nanotecnologia, oltre che di mezzi di comunicazione.
- soft: si contrappone alla fantascienza hard, perché l’uso dei dettagli scientifici e tecnologici è limitato. I temi principali sono invece la psicologia e i sentimenti dei personaggi.
- space opera: riguarda lo spazio profondo. La tecnologia è avanzata, con presenza di astronavi e di una scienza estremamente evoluta. Il componente “bellico” può esserci come non essere presente.
- space western: una sorta di “space opera”, ma con l’aggiunta di un’ambientazione e/o personaggi tipici del selvaggio west americano.
- ucronia: ambientata in un contesto storico realmente accaduto, ma con delle differenze nella trama che possono portare a veri e propri sconvolgimenti rispetto alla linea temporale che conosciamo. Una sorta di “what if”, cioè di “cosa sarebbe accaduto se…”.
- umoristica: vi si trovano satire, parodie e vicende comiche.
- utopica: la società è fondata su dei precisi valori di uguaglianza e giustizia.
- viaggi nel tempo: il tema principale è la manipolazione del tempo, il viaggio nel passato o nel futuro, oppure la presenza di universi paralleli che portano a una deviazione della realtà conosciuta.
Fusione tra generi:
- bizzarro fiction: i temi principali sono la satira, il grottesco e il surrealismo. Mescola spesso elementi di horror e fantascienza, anche se il genere principale resta il fantasy.
- horror fantascientifico: fonde elementi di fantascienza con elementi di horror.
- new weird: incorpora elementi di fantasy, fantascienza e horror in cui fanno l’apparizione strane creature in ambientazioni particolari, a volte puramente allegorici o filosofici.
- science fantasy: fonde elementi di fantascienza con elementi di fantasia.
- spy-fi (fantaspionaggio): la tecnologia fa da sfondo, ma la trama è incentrata sullo spionaggio.
- steampunk: anche se lo si fa rientrare nella fantascienza, ha elementi di horror o di fantasy. Sono spesso ambientati negli anni ‘700-‘800, ma l’elemento principale (il vapore al posto dell’elettricità) permette la presenza di tecnologie rivoluzionarie.
Fantasy
E’ il genere più libero dal punto di vista dell’immaginazione (e forse per questo più popolare), perché prevede l’invenzione tanto delle vicende e dei personaggi, quanto dell’ambientazione.
Le leggi fisiche possono essere violate e, spesso, fa la sua comparsa l’argomento “magia”. I soggetti – e anche i protagonisti – possono appartenere a una specie diversa da quella umana.
La storia può essere del tutto inventata oppure può prendere come punto di riferimento la mitologia o il passato storico, introducendo in questo ultimo caso degli elementi del tutto immaginari.
Per la sua natura, il genere fantasy si fonde spesso con altri generi, in particolare l’horror e la fantascienza.
Elenco dei sotto-generi Fantasy:
- bangsian: la trama si svolge (del tutto o in parte) dopo la morte. Tipici scenari sono quindi quelli del paradiso e dell’inferno.
- celtico: ispirato alla cultura del popolo celtico e alle sue superstizioni.
- contemporaneo: ambientato nel mondo moderno o in un simile mondo alternativo, con la presenza di magia e di creature immaginarie.
- dark: ambientato in genere nel medioevo (ma non necessariamente), ha elementi a volte cupi e in parte tipici dell’horror, che mostrano in modo crudo un mondo dove è la forza bruta a fare da sovrana.
- eroico: il valore del protagonista è esaltato, impegnato nella realizzazione di un’avventura difficile e dagli scopi nobili. La magia è presente spesso sottoforma di oggetti irrealistici.
- high fantasy (o epic fantasy): potremmo definirlo il “fantasy allo stato puro”. La differenza tra bene e male è marcata, i popoli sono formati da creature umanoidi o mitologiche, la magia è diffusa ovunque, il protagonista è in genere l’eroe che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
- juvenile: letteratura fantasy per ragazzi.
- low fantasy: all’apposto dell’high fantasy, è caratterizzato da un basso uso della magia e da un più alto realismo, che spesso lo avvicina al dark fantasy.
- medievale: uno tra i più diffusi sotto-generi fantasy. Ambientato nell’Era medievale, generalmente con ampio uso di magia e di creature immaginarie. Le vicende possono essere una deviazione della vera storia medievale oppure – più spesso – del tutto inventate.
- mediterraneo (med-fantasy): una storia fantasy ambientata lungo le regioni del Mar Mediterraneo.
- mitologico: il tema è legato alla mitologia antica, spesso celtica o medievale. Ha quindi tratti di diversi altri sotto-generi fantasy: celtico, medievale, orientale, sword and sorcery.
- orientale: incorpora miti e tradizioni asiatici, in genere del tempo feudale.
- preistorico: ambientato nei tempi della Preistoria.
- romantico: un tipo di fantasy dove i protagonisti sono eroi ed eroine “guerrieri”, capaci di affrontare avventure senza l’aiuto di altri e spesso di avvalersi dell’uso della magia. Sono frequenti relazioni amorose, che sono in genere uno dei temi principali della vicenda. Per i tratti, ha molto in comune con l’high fantasy e lo sword and sorcery.
- storico: ambientato in un tempo passato, ma con l’introduzione di elementi magici e creature irrealistiche. La storia, naturalmente, subisce delle deviazioni rispetto a quella conosciuta.
- supereroico: combina lo science fantasy con il fantasy contemporaneo. Ambientato nel mondo moderno, ma con la presenza di un tipo di tecnologia alieno (o comunque altamente avanzato) combinato con la magia. I protagonisti hanno grandi poteri e abilità e devono spesso affrontare creature mitologiche di tutto rispetto.
- sword and planet («spada e pianeta»): le vicende avvengono su pianeti alieni. I protagonisti in genere sono umani, ma non sempre.
- sword and sorcery («spada e stregoneria»): un tipo di fantasy particolare, simile all’high fantasy ma con l’aggiunta di protagonisti senza morale o che portano avanti avventure per scopi personali.
- ucronia (fantastoria): ambientata in un contesto storico realmente accaduto, ma con delle differenze nella trama che possono portare a veri e propri sconvolgimenti rispetto alla linea temporale che conosciamo. Una sorta di “what if”, cioè di “cosa sarebbe accaduto se…”. E’ in genere un sotto-genere della fantascienza, ma se incorpora elementi “irrealistici” allora può rientrare anche nel fantasy.
- umoristica: vi si trovano satire, parodie e vicende comiche.
- urban fantasy: lo sfondo è sempre di tipo cittadino e le creature – fantastiche – sono integrate nella società.
Fusione tra sotto-generi:
- bizzarro fiction: i temi principali sono la satira, il grottesco e il surrealismo. Mescola spesso elementi di horror e fantascienza, anche se il genere principale resta il fantasy.
- new weird: incorpora elementi di fantasy, fantascienza e horror in cui fanno l’apparizione strane creature in ambientazioni particolari, a volte puramente allegorici o filosofici.
- science fantasy: fonde elementi di fantascienza con elementi di fantasia.
- steampunk: anche se lo si fa rientrare nella fantascienza, ha elementi di horror o di fantasy. Sono spesso ambientati negli anni ‘700-‘800, ma l’elemento principale (il vapore al posto dell’elettricità) permette la presenza di tecnologie rivoluzionarie.
Giallo
Il tema principale di questo genere è la ricerca di colpevoli che hanno compiuto dei crimini.
Non è raro intrecciare il genere giallo con altri generi, che possono essere dei più disparati: fantascienza, romanzo storico, graphic novel, ecc.
Elenco dei sotto-generi del Giallo:
- classico (o deduttivo): è il giallo più tradizionale, con un investigatore (spesso slegato dalle forze dell’ordine) che deve sbrogliare un crimine. Il bene e il male sono ben definiti.
- cozy («intimo»): è un giallo ridotto all’osso, ambientato all’interno di una casa o di un piccolo paese. L’uso della violenza è minimo.
- hard boiled: il protagonista è un investigatore privato come nel giallo classico, ma i suoi metodi possono essere non convenzionali e altrettanto violenti di chi cerca di trovare. Il bene e il male sono definiti ma con grosse sfumature.
- noir: non va confuso con l’omonimo sotto-genere dell’horror (vedi). E’ caratterizzato da storie psicologiche, da personaggi con qualche elemento “dark” (specie se di carattere femminile) e da protagonista non del tutto positivi. Il bene e il male non è sempre ben definito e, in ogni caso, ci sono situazioni che evocano una certa suspence.
- noir metropolitano: un noir ambientato esclusivamente nelle città, che di fatto sono degradate e cosparse di criminalità.
- poliziesco: le indagini hanno il ruolo principale nella trama. I protagonisti sono le forze dell’ordine. Quando si descrivono nei dettagli gli strumenti e i metodi usati dalla scientifica, si parla di police procedural.
- psicologico: incentrato sullo stato psicologico del protagonista, le cui intenzioni non sono del tutto positive.
- serial killer: più che un sotto-genere, si tratta di un filone che può coinvolgere vari sotto-generi del giallo. La ricerca del criminale e la sua consegna alla giustizia non è l’unico elemento chiave: lo è anche il sistema con cui il crimine è stato messo in opera.
- soft boiled: le basi sono le stesse dell’hard boiled, ma il protagonista ha una dose di ottimismo e di humor.
- storico: un giallo ambientato in un tempo passato.
- thriller: è un giallo che coinvolge emotivamente il lettore, perché vegono descritte anche la preparazione e l’esecuzione del crimine. Se a risolvere il crimine sono dei legali, si parla di thriller legale; se a risolvere il crimine sono gli esponenti medici o della scientifica, si parla di thriller medico.
Fusione tra sotto-generi:
- thriller d’azione: sono thriller con forti componenti di avventura.
- thriller tecnologico: il genere thriller è unito a dettagliate spiegazioni scientifiche, tipiche della fantascienza.
Graphic novel
Un libro di almeno 40 pagine che raccoglie una lunga strip di fumetto. I sottogeneri, quindi, si riconducono a quelli tipici dei fumetti, ma possono essere anche adattamenti di cartoni animati.
Elenco dei sotto-generi del Graphic novel:
- anime: animazione giapponese
- comics: fumetti americani
- manga: fumetti giapponesi
Horror
Lo scopo è quello di inquietare o spaventare il lettore. Si tratta di racconti incentrati sulla psicologia e la presenza di creature oscure o di eventi soprannaturali.
Gli ambienti – quando ben costruiti – ricalcano le paure ancestrali dell’uomo: il buio, le presenze inavvertibili, la comparsa improvvisa di personaggi dalle intenzioni ambigue.
La trama richiama molto spesso la violenza fisica o la tortura psicologica. Possono fare la loro comparsa “creature mitologiche” efferate, come i vampiri e licantropi.
Non è raro trovare incroci del genere horror con altri generi, in particolare il fantasy (specie di tipo dark o gotico) e la fantascienza.
Elenco dei sotto-generi dell’Horror:
- dark suspense: la minaccia è sempre esterna e bracca i protagonisti. Gli elementi soprannaturali sono assenti.
- estremo: gli elementi che mettono inquietudine sono estremizzati, di solito attraverso il senso della vista. Troviamo quindi abbondante uso di sangue, corpi mutilati ed elementi disgustosi che sfiorano a volte il volgare.
- gotico: richiama la cultura gotica, come può essere la trama in un castello inglese o in una cripta.
- Lovecraftiano: il nome deriva dall’autore H. P. Lovecraft per indicare i suoi mondi abitati da creature dotate di poteri oscuri.
- noir: da non confondere con il romanzo nero (vedi genere “Giallo”). E’ ambientato in un mondo urbano cupo dove la criminalità e l’immoralità fanno da sovrane.
- occulto e soprannaturale: fanno la loro comparsa creature immaginarie come i fantasmi o elementi soprannaturali legati, per esempio, allo spiritismo, alla resurrezione “cupa”, ecc.
- psicologico: diretto prevalentemente a “disturbare” la mente e a destabilizzare la psiche.
- soft (o quiet): un tipo di horror più contenuto, che richiama ambiente cupi ma senza estremizzare.
- surreale: incorpora l’immaginazione irrazionale, il bizzarro, o gli elementi tipici del movimento surrealista.
- umoristico: vi si trovano satire, parodie e vicende comiche con uno sfondo che richiama elementi di inquietudine, come può essere un l’ambientazione in un castello infestato.
Fusione tra sotto-generi:
- dark fantasy: ambientato in genere nel medioevo (ma non necessariamente), ha elementi a volte cupi e in parte tipici dell’horror, che mostrano in modo crudo un mondo dove è la forza bruta a fare da sovrana.
- erotic horror: richiama elementi dell’horror con l’introduzione di contenuti sessuali espliciti.
Nonfinction
Si tratta di un genere da identificare, più che altro, come “gruppo”, perché nel nonfinction rientrano tutti quei libri che riguardano l’attualità, le vicende realmente accadute, i libri-guida e i saggi su argomenti realistici.
Chiaro quindi che i sotto-generi sono molteplici e, in linea di massima, potrebbero quasi essere assimilati a dei generi veri e propri.
Elenco dei sotto-generi del Nonfinction:
- biografie: storie di vite (o parti di esse) realmente esistite. Se la vita è quella dello stesso autore, si parla di autobiografie. Se si tratta di una descrizione limitata, si parla di memorie.
- crimini reali («true crime»): romanzi narrativi che descrivono l’avvenimento di un crimine realmente accaduto, dal punto di vista del criminale o di chi ha seguito il caso.
- cronaca giornalistica: riporta descrizione di notizie di cronaca, aggiungendo le impressioni personali apprese sul campo.
- cucina: libri che racchiudono ricette di cucina.
- how-to (fai-da-te): contiene in genere una serie di capitoli separati su come costruire o sistemare qualcosa, di solito legato alla vita di tutti i giorni.
- musica, arte, architettura, ecc.: riporta storia e informazioni sullo specifico settore artistico.
- persuasivo: il suo scopo è di “convertire” il lettore al concetto riportato nel libro.
- politico: uno sguardo sulla politica, con apporti critici personali.
- professionali: spiegazioni e trattati su specifici settori lavorativi.
- psicologia, sociologia: descrive la psicologia umana e i metodi per poter migliorare l’approccio con il mondo esterno per raggiungere una migliore consapevolezza di sé e un più alto grado di soddisfazione.
- saggi: corte prose dove l’autore mostra le sue opinioni o le opinioni di altri a riguardo di un argomento.
- storia: descrizione dedicata a uno specifico periodo storico o a una porzione di storia realmente accaduta.
- viaggi, geografia: descrive luoghi geografici e località di vacanza, spesso riportando in modo dettagliato locali, tradizioni, culture, attrattive, ecc.
Poesia
Testi caratterizzati da una metrica e da un ritmo di lettura, oppure da strutture particolarmente rigide.
Il contenuto è senza un limite, può essere dei più disparati a meno che il genere stesso non lo richieda.
La poesia copre un ampio settore che non è possibile trattare in poche righe, vista la complessità della struttura e delle regole, che possono variare da un tipo all’altro.
Elenco dei sotto-generi della Poesia:
- drammatico: un dramma scritto in versi.
- elogio: uno scritto funebre e melanconico.
- epico: un lungo poema incentrato su avventure di uno o più eroi, tipiche di culture mitologiche.
- lirica: un testo corto dotato di una natura melodica.
- narrativa: racconto di una storia vera e propria.
- prosa poetica: un misto tra prosa e poesia.
- satirica: poesia che descrive con ironia la politica o la società.
- versetto fiabesco: prosa in versi che coinvolte il genere delle fiabe (vedi il genere “Racconto popolare”).
Racconto popolare: favole, fiabe, miti e leggende
I miti e leggende popolari possono essere visti all’interno di uno stesso filone narrativo, perché il “succo” è sempre lo stesso: un insegnamento tramandato che sopravvive attraverso il tempo e che è qualcosa di più di un semplice «racconto di fantasia».
Distinguere il genere “Fantasy” (vedi la sezione apposita) dai racconti popolari può sembrare difficile, anche perché a seconda del sotto-genere possono comprendere creature fantastiche simili. Per azzardare un distinguo, si potrebbe dire che il fantasy è un genere più allargato, senza confini e dove la magia e l’irrealismo sono dei punti imprescindibili; mentre i racconti popolari sono più ristretti, confinati a specifiche situazioni o avvenimenti, e spesso comprendono in buona parte degli elementi realistici o votati all’apprendimento.
[per approfondimenti invito a leggere l’ottimo intervento di Tausorseff, che trovate tra i commenti in fondo all’articolo]
Elenco dei sotto-generi folcloristici:
- fiabe: possono essere viste come racconti in stile fantasy dove sono presenti creature “da fiaba”, come fate, folletti ed elfi. Elemento chiave in diverse occasioni è la presenza di una componente magica. Racchiudono spesso una morale, ma si tratta di un aspetto secondario, sottinteso e poco importante ai fini della trama. Un’opinione da sfatare è che la fiaba sia sempre e soltanto dedicata ai più piccoli: in realtà, esistono esempi di fiabe con componenti mature e a volte drammatiche (magari poi rese più “a portata di bambino” dalle animazioni Disney e dalle successive modifiche nel tempo da parte del popolo).
- favole: brevi storie con una morale o una lezione da insegnare. Tipici protagonisti sono gli animali o soggetti inanimati, che assumono spesso un aspetto personificato. In alcuni casi, le favole hanno dei punti in comune con le fiabe (di cui hanno la stessa etimologia): si differenziano da quest’ultime per il fatto, appunto, essere più brevi e di «raccontare qualcosa» a scopo formativo, basandosi su comportamenti – spesso difetti – realistici e “umani”.
- leggende: storie che un popolo tramanda come se fossero reali, ma che non hanno mai trovato una corrispondenza storica.
- miti: storie create per spiegare i fenomeni della natura. Tipicamente incorporano dei, semidei o figli di questi.
- parabole: simile ai miti, ma con lo scopo di tramandare una lezione di tipo spirituale.
Ragazzi
Più che un genere narrativo, sarebbe da considerarlo una “branca” che comprende diversi generi narrativi. In ogni caso, i libri dedicati ai bambini sono spesso riuniti in una sola categoria.
Come si distingue un libro da adulti da uno per bambini? L’unico parametro da considerare è il livello di comprensione, che deve essere adatto a un’età non superiore ai 13 anni (per alcuni anche 18 anni).
Di conseguenza in questa “categoria” rientrano diversi generi elencati in questa pagina, a esclusione di quelli che includono troppa violenza o sesso esplicito. Contiamo quindi storie di mistero, di avventura, di fantasia, ecc.
Elenco dei sotto-generi:
- biografie
- fiabe, leggende: in gran parte dei casi a sfondo morale e con la presenza di animali umanizzati, oppure storie che riguardano miti e leggende popolari.
- fiction: possono essere fantasy o simil-storici, molto spesso ambientati in un luogo scolastico.
- libri da dipingere: rivolto più che altro ai più piccoli, spesso mancano del tutto di parole da leggere.
- nonfinction: tipici sono i racconti che riguardano la storia del proprio Paese, a scopo di insegnamento, scritti ovviamente con un linguaggio semplice.
- poesie
Romanzo rosa
Il tema è sempre incentrato sull’amore tra un uomo e una donna, con vicende e difficoltà intermezze che generalmente portano a un lieto fine. Proprio per la sua caratteristica, è destinato soprattutto a un pubblico femminile e viene anche chiamato con il nome di «romanzo romantico».
Spirituale
I libri a sfondo religioso o spirituale riguardano non soltanto l’insegnamento vero e proprio legato a uno o più culti religiosi, ma anche studi comparativi tra le religioni, manoscritti illuminativi, novelle ministeriali, ecc.
Vi rientrano, inoltre, libri che trattano di spiritualità non strettamente legata alle religioni.
Elenco dei sotto-generi spirituali:
- fiction: storie a sottofondo religioso.
- motivazionali: lo scopo è di “motivare” il lettore senza trarre in campo la religioni o gli elementi spirituali. Si basano più sulla descrizione dei fatti che sulle parole.
- religiosi: libri strettamente legati all’insegnamento religioso.
- spirituale: offrono un supporto spirituale al lettore senza riprendere gli insegnamenti di una specifica religione. Riguarda, in pratica, elementi generali che possono essere comuni a più religioni o a nessuna.
Mi piace abbastanza la breve ma significativa introduzione per ogni “genere madre” e la conseguente suddivisione nelle specifiche parti.
Ravviso però una certa incompletezza sull’importante genere madre, dove hai raggruppato appunto dei pilastri lunghi può dirsi anche “qualche millennio”, come mito, leggenda, fiaba, favola.
Faccio notare innanzitutto un errore (sviste a parte, confusione che si trova ovunque), per quanto riguarda la breve descrizione (servirebbe qui qualcosa in più) di fiaba e favola. Direi che ha posto il significato della fiaba scrivendolo accanto al nome favola, e viceversa.
Ora, il consiglio sarebbe appunto quello di specificare meglio questo importante genere “popolare” plurisecolare, e altresì sarebbe bene precisare le differenze che ci sarebbero tra il “fantasy” e il fantastico presente nel mito, fiaba e leggende.
In cosa si differenziano? Questo é importantissimo.
Grazie ancora per il suo lavoro
cordialissimi saluti
Salve Tausorseff,
in effetti ho invertito le favole con le fiabe: ho provveduto a sistemare 🙂
Ottimo, poi, il consiglio di precisare la differenza tra fantasy e racconti popolari, che infatti non era molto chiaro. Ho aggiunto una breve specificazione, senza scendere troppo nel dettaglio visto che nell’articolo si vuole solo dare un elenco sommario. In futuro ho comunque intenzione di scrivere degli articoli più estesi sui principali generi letterali e ci sarà modo di approfondire.
Grazie per i consigli
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungato un po’, e aver allargato il contesto in qualcosa che però, solo apparentemente si allontana dal mio intento che è invece volto alla integrazione in supporto di un argomento molto vasto, e che oltretutto rappresenta anche il mio amore verso il mondo dei libri in generale e il fantastico in particolare.
Sulla fiaba purtroppo c’é una scarsissima informazione e confusione.
La causa del relativo “addolcimento” andrebbe ricercata più che nell’operato della Disney, principalmente nelle edulcolorazioni generali effettuate dai Perrault, Grimm in primis, addolcimenti che quella nota azienda ha soltanto egregiamente rappresentato in arte di pellicola. Ma più nello specifico, andrebbe ricercata proprio nelle radici che stanno alla base dei racconti di fate, della fiaba. Di fatti oltre a qualche modifica e arte narrativa da parte degli autori sopra citati, la modifica generale si va a trovare proprio nel folklore, nei cambiamenti sociali, nella storia appunto dei vari popoli che hanno “addolcito” i racconti tramandati, man mano che lo stile di vita cambiava.
Non che questi addolcimenti e magie siano una negatività assoluta, anzi hanno spesso saputo donarci quella magica atmosfera che i nostri avi hanno difatti immaginato man mano che la loro vita diveniva un po’ meno “dura”. Propp, con un grande studio, fa notare la corrispondenza tra le fiabe e gli antichissimi rituali di varie tribù e popolazioni tutte. Rituali riguardanti soprattutto, in origine, la principale forma di sopravvicenza, e cioè la caccia, dunque riti, di iniziazione soprattutto, a carattere venatorio, e in seguito riti incentrati sull’agricoltura. Riti che ovviamente erano costruiti in osservanza e rispetto nei confronti del pilastro sociale su cui tutto si basava, e cioè il mito. Man mano che l’usanza del rituale mitologico si modificava o perdeva uso, ci si avvicinava sempre più al contesto fiabesco. Oltre ai riti di carattere venatorio, agricolo ecc., e dunque di pratica sussistenza, l’altro cardine fondamentale su cui da sempre si poggia la fiaba, è il concetto della morte, del regno dell’aldilà, dell’immaginazione sul regno oltre la vita terrena.
La fiaba vera e propria, con le sue caratteristiche atmosfere, nasce proprio dalle ceneri di quei riti, o meglio di quelle pratiche materiali basate in origine sulla caccia, e in seguito sintetizzati sempre più in particolari riti in accordo con le leggi e concezioni del mito, e dunque del sacro (ecco il corrispondere di simili atmosfere tra fiaba e mito). Riti che sono stati sempre più condizionati dai cambiamenti socio-economici, e modificati, dove sempre più ha assunto importanza il racconto tramandato oralmente, basato appunto su questi riti sacri, fondati sul mito e con l’obiettivo principale della sopravvivenza, laddove il carattere magico si è venuto a creare proprio in corrispondenza di un controllo dell’uomo su vari aspetti della natura.
La fiaba vera e propria è molto più recente rispetto ai miti e ai riti, dato che nasce proprio come distacco per necessità storiche da quel carattere sacro del mito e del rito, e diviene vera e propria arte basata su questi ricordi ancestrali, con ampio uso dell’immaginazione nei racconti orali prima e nelle opere scritte dopo, dove appunto riti che prima avevano una importanza materiale in un determinato contesto sociale antecedente, venivano a perdere i loro usi e significati originali, e di conseguenza subivano quelle modificazioni che ancora oggi ci straniscono.
Questo comunque non sminuisce affatto il significato della fiaba, rendendolo un mero sfocato ricordo di ancestrali rituali, o denigrando l’uso della fantasia, data la concezione materialistica del Propp, legata soprattutto ad un certo regime politico.
Ma, altresì, conoscendo questa pratica origine, non possiamo che sottolineare l’importanza e la magnificenza dell’arte umana della fantasia, quell’arte che Tolkien denominava giustamente e rispettosamente “subcreatrice” (nei rispetti della Creazione da parte del Creatore). Quell’arte che ha saputo creare le atmosfere magiche che ancora oggi, dopo, si può dire, millenni, possiamo percepire.
Un’arte che ha saputo far assumere a quegli antichi rituali mitologici simboleggianti appunto aspetti della natura, un aspetto più “fantastico”, dipingendoli con tocchi del meraviglioso, nei racconti che i popoli hanno tramandato per rappresentare in forma più bella, niente meno che la natura tutta. È infatti la natura la base di tutto, il fondamento su cui poggia il racconto di fate, e in genere la fantasia dell’uomo. Fantasi che si serve del prezioso dono dell’immaginazione per per rappresentare appunto la natura, in maniera più splendida, per imitare i suoi infiniti e incantevoli (anche terrificanti per le popolazioni primitive in determinate situazioni) aspetti, per raccontarla in una forma che più si confà alla nostra mente, alla nostra anima; ottima allo stesso tempo per lasciarla in eredità ai prossimi.
Avendo prima citato, non a caso, il maestro Tolkien, trovo utile in questa sede sottolineare quel sottile velo che permette di differenziare il genere comunemente chiamato fantasy, dal mito, fiaba e leggende.
In semplicità, questo genere è molto recente rispetto a quelle arti millenarie.
– digressione opportuna – (recente solo in materia di opere scritte, dato che questo bel gioco “dell’immaginazione fantastica” è insito in ognuno di noi da tempi immemori, tranne nel modernissimo uomo reso vuoto da un falso e perverso sistema sociale lontano dalla natura, coperto dall’illusione di progresso sui cardini dell’industria e della tecnologia; progresso che di fatti risulta per la macchina, ma non per l’uomo né tanto meno per i valori, laddove la caverna di millenni fa, ritornerebbe ben vicina, se si togliesse l’elettricità per un po’ di tempo).
Il genere fantasy dunque, fa uso del mito, fiaba e leggenda, e delle loro stesse atmosfere, solo che a differenza di questi ultimi, che raccontano della meraviglia nel nostro mondo, il fantasy, servendosi dell’arte della subcreazione, racconta le meraviglie di mondi totalmente creati dall’immaginazione dell’autore, ma non per questo irreali o inutili, anzi reali e coerenti nelle loro leggi, nel loro diritto di esistere, sicuramente molto di più di quanto meriterebbero le realtà mondane moderne, che non rispettano la natura, né l’oggetto in sé, per quello che è il suo valore. Oggetto che viene considerato, in approccio scientista-disumano, come una cosa da rompere, così come hanno spaccato atomi o squartato corpi umani.
E qui é bene lasciare due concetti espressi dallo stesso Tolkien, che, come si dice, chi ha anima e cuore per capire…
“Colui che rompe un oggetto per scoprire cos’è, ha abbandonato il sentiero della saggezza”.
Frase che si può ben collegare a quel che si voleva dire prima, dove potrebbe anche esserci un cinico e robotico analista che con approccio “scientista”, appunto fanatico e senza valori, scavi nei vari pezzi che compongono una determinata entità che la natura ha creato nella sua completezza, ma questo non cambierebbe l’anima di quell’entità, l’essere di quella entità completa. Se mai, quel che cambia, è solo un mostruoso atteggiamento di non rispetto, che si serve del solito e assurdo meccanismo del fine che giustifica i mezzi.
Propp ne “Le radici storiche dei racconti di fate”, ha effettuato un serio lavoro scientifico, anche se collegato come già detto ai vari contesti anarchico-comunisti del suo ambiente, e ha fatto conoscere appunto le vere radici storiche di questi racconti popolari, di queste fiabe che noi tutti conosciamo, e che ho descritto su in maniera sintetica e superficiale. Ma è bene sottolineare che tutto ciò, di certo non cancella l’atmosfera che la fiaba ci ha donato. Può servire solo a spiegare separatamente i vari “pezzi” che compongono l’intera fiaba, o meglio le sue origini storiche. Parti, però, che ovviamente così divise dalla sua matrice, non rappresentano la fiaba, allo stesso modo di come dei mattoni, calcestruzzo ecc. nella loro singolarità non rappresentano una casa, o anche delle ossa, fibre, cellule ecc. non rappresentano la persona, ma solo una “vuota carcassa” (così come il modernista scientista e materialista ci considera). Un fiore é esso in quanto tale, nel suo essere tale, per quel che ci dona, per il ricordo o sensazione che può darci ecc., non certo va considerato come un mero ammasso di fibre vegetali, una determinata struttura di molecole, atomi e via discorrendo.
Resta dunque fondamentale quell’arte creativa, quella fantasia che ha permesso di donare alla nostra storia, questi brevi racconti dalle magiche atmosfere, sviluppatisi successivamente in quell’arte del narrare attraverso la novella, leggende eroiche, e l’epica in tutte le sue sfumature.
Lascio dunque, a concludere questo discorso, una semplice ma significativa frase di Tolkien, che molti ben conoscono, e che ben rappresenta e omaggia l’importanza della fantasia e di quel che ci dona la fiaba, non per le sue radici storiche, ma per quel che è, per i suoi profumi di natura magica e meravigliosa, così come i profumi che può donarci un fiore per quel che è. nel suo significato anche ideale, piuttosto che in quello prettamente materiale e strutturale.
“Il lampione elettrico può essere in effetti ignorato, per la semplice ragione che è così insignificante e transitorio. E comunque, è certo che le fiabe hanno molte cose più permanenti e fondamentali di cui parlare, come il fulmine per esempio.”
Direi una spiegazione più che chiara, precisa e ben costruita (sarà utile anche per futuri articoli più specifici).
Sotto il genere dei racconti popolari, ho inserito un invito a leggere il commento per chi volesse approfondire.