Detto questo, la trama è senz’altro il punto centrale dell’opera e va organizzata. C’è chi preferisce improvvisare sul momento, ma questo approccio può andare bene per le “sotto-trame”; la linea generale della trama, al contrario, dovrebbe sempre essere preparata in ogni sua parte.
L’utilità di avere una struttura preparata prima di iniziare a scrivere si può riassumere in due punti:
– si mantiene la coerenza generale, cioè non si rischia di creare un filone assurdo e con pezzi scollegati tra loro;
– si riduce il più possibile il blocco dello scrittore, visto che sapete già dove volete «andare a parare».
Quelli che seguono sono dei consigli generali e vanno adattati in base al tipo di racconto. Infatti è impossibile prevedere tutte le casistiche, anche perché il mondo della scrittura è in evoluzione e gli stili cambiano con il passare degli anni.
Sommario
Linea temporale degli eventi
— Coerenza tra eventi e la questione dei viaggi
— Salti tra passato e futuro
— Trame senza tempo
Evoluzione dell’ambiente: oggetti e personaggi
— Realismo nei fatti
— Carattere e aspetto dei personaggi
— Equipaggiamento dei personaggi
Linea temporale degli eventi
La buona cronologia a mio avviso è uno dei fattori principali che danno vita a una buona o a una cattiva trama. Se togliamo alcune branche del fantasy (come le fiabe) e della mitologia, non esiste un romanzo senza una linea temporale che si possa seguire passo per passo una volta riordinata.
Il consiglio è di crearvi un riassunto della storia a punti, elencando i fatti secondo l’ordine cronologico, anche se poi nel racconto decidete di muovervi a salto: in questo modo non rischiate errori grossolani, soprattutto se avete una trama complicata.