Con questo articolo iniziamo ad addentrarci in uno dei pilastri portanti della programmazione: l’uso degli oggetti di classe. Il php è un linguaggio di programmazione a 360° e come gli altri suoi fratelli più in voga integra un sistema di uso delle classi abbastanza intuitivo.
Una volta conosciute le basi e i primi approfondimenti del php, è quasi indispensabile passare alle classi. Perché? Le motivazioni sono molte (più sotto le vedremo nei dettagli), ma principalmente è una questione di professionalità e utilità: il codice è ben ordinato ed è possibile lavorare in più persone contemporaneamente su un progetto, senza temere di intaccare qualche funzionalità fondamentale.
L’argomento dell’uso agli oggetti è davvero vasto: con l’esperienza scoprirete quanto è utile e complesso, e che si tratta del vero “cuore” dei linguaggi di programmazione, dove il ragionamento e l’organizzazione fanno la differenza.
Nel tutorial (suddiviso in più articoli) vedremo un utilizzo di base delle classi. A fine spiegazione dovreste essere in grado di costruirvi una vostra classe rudimentale e di popolarla con dei metodi.
In seguito vedremo, inoltre, un esempio semplice e concreto (che potrete liberamente scaricare) dell’uso di una classe.
Si presumo che abbiate già una buona conoscenza di base del php e dell’uso di funzioni.
In generale: la programmazione a oggetti
Con la parola “oggetti” non si intende altro che una zona di memoria allocata.
La “programmazione orientata agli oggetti” (che in genere si abbrevvia con OOP, dall’inglese Object Oriented Programming) è idealmente un insieme di strumenti offerti, nel nostro caso, dal php per permettere agli oggetti di interagire tra loro, scambiandosi dei messaggi.
Restringendo, quindi, la OOP è una serie di strumenti che permette a due o più zone di memoria (oggetti) di comunicare tra loro.