La Quarta Era è il periodo, tra le sette Ere, su cui abbiamo maggiori informazioni perché le fonti a nostra disposizione sono molte. Fino al verificarsi del Progetto Origin (e per alcuni secoli successivi) la magia vera e propria non si è mai diffusa, lasciando sempre il posto alla tecnologia, per cui si possono trovare tracce sparse di costruzioni e di strumentazioni anche svariati millenni dopo la caduta del mondo tecnologico che avviene alla fine di quest'Era.
In passato Gea e la Terra hanno avuto delle vicende cronologiche che, nel complesso storico, sono state quasi identiche. Questo significa che un evento importante che si è verificato in un mondo, è avvenuto anche nell'altro con delle differenze trascurabili; le grandi catastrofi geologiche, per esempio, si sono verificate in entrambi i mondi con effetti molto simili. È da ricordare che la corrispondenza appena descritta non è sempre valida negli eventi minori: un personaggio vissuto in un mondo potrebbe non essere esistito nell'altro; oppure le cause che sono andate a produrre un evento importante potrebbero essere state diverse.
Questo almeno fino al termine della Terza Era. Le differenze cronologiche su larga scala tra i due mondi hanno cominciato a manifestarsi durante la guerra magica tra gli irriani e gli eridei. Non si esclude che proprio la lunga disputa sia stata la causa di una grezza separazione. Da questo momento, la storia in Gea ha subito una deviazione, anche se si tratta di differenze ancora contenute.
Un ulteriore e definitivo distacco si ha con la fine del Progetto Origin, che avviene solo su Gea e provoca quella che viene definita una «involuzione del pianeta». Mentre la Terra procede secondo il suo corso, Gea subisce un'accelerazione nel senso inverso e torna in buona parte a regredire. Da questo momento la storia cronologica dei due pianeti subisce una rapida differenziazione.
Per dettagli su come scorre diversamente il tempo nei due pianeti, vedi la cronologia e misurazione del tempo.
Da 10.000 a.C. a 22.427 d.C.
Ufficialmente, dal punto di vista degli eventi si fa corrispondere l'anno 0 con la caduta degli imperi degli irriani e degli eridei, causata dalla guerra magica tra i due popoli. È una datazione un po' imprecisa, che si estende nell'arco di decenni o forse di secoli: si è dunque deciso di prendere in considerazione il periodo storico in cui ha avuto termine l'ultimo periodo glaciale, accaduto attorno al 10.000 a.C.
Attorno a questa data, tra l'altro, l'essere umano ha improntato le basi per costruire una civiltà di tipo sedentario e dare vita a una popolazione stanziata lungo la Mezzaluna fertile in Mesopotamia. È un avvenimento importante nella storia umana, perché porterà nel giro di pochi secoli alla nascita dell'agricoltura, delle città e della scrittura.
L'Era è divisa in sei epoche:
I miti delle epoche successive raccontano che la Quarta Era fu distrutta da un diluvio di sangue e di fuoco. La versione storicamente più accurata parla di enormi meteoriti precipitati negli oceani che hanno causato onde e maremoti distruttivi. Riversate sulla terraferma, le onde si sono abbattute su gran parte delle città costiere. In alcuni casi, dove il territorio lo permetteva, le inondazioni hanno raggiunto anche i paesi più difesi e internati. Alla caduta di meteoriti è seguita poi una pioggia continua e violenta, durata per mesi. Nelle cronache compaiono anche descrizioni di terremoti dovuti a sconvolgimenti nel mondo.
Tutto questo sembra essere la conseguenza dell'evento noto come Angelomachia.
La distruzione fu simile a quella che causò la fine della Terza Era, ma a livelli maggiori e su scala planetaria. Il pianeta Gea, comunque, era già provato dalle catastrofi naturali che hanno accompagnato l'Era durante tutto il suo corso, dovuto principalmente alla diffusione dell'ichor nel cuore del pianeta. I popoli si sono così trovati a fronteggiare, impreparati, delle minacce che nemmeno la scienza avanzata, la tecnologia e la magia hanno saputo evitare.
Fino al Progetto Origin, avvenuto nel 2.032 d.C., la geografia di Gea è stata identica a quella corrispondente sul nostro pianeta Terra. Per cui in questa sezione sarà trattato soltanto l'aspetto geografico successivo a questo evento.
A causa della diffusione dell'ichor, l'aspetto dei continenti varia rapidamente di epoca in epoca, quando al contrario i movimenti della tettonica richiederebbero milioni di anni per modificare la composizione delle terre emerse. Molte delle coste vengono inondate e dunque la percentuale di terraferma si riduce di circa un decimo. In poche migliaia di anni, il mappamondo geografico cambia completamente di aspetto. Le conseguenze di questo innaturale cambiamento sono pesanti.
La prima catastrofe importante di cui si abbia notizia, è un terrificante terremoto che ha messo in ginocchio l'intero continente asiatico nel 2.614 d.C.. Nel tempo, i continenti subiscono dei veri e propri slittamenti e cambi di posizione, fino a formare nuove lingue di terra.
Di seguito si riassume lo spostamento dei continenti durante i primi secoli della Quarta Era, che hanno inizio durante l'Epoca dell'Uomo. È in questo periodo che la tettonica è soggetta alla trasformazione più violenta e improvvisa che sia mai avvenuta durante la storia del pianeta. I nomi descritti sono quelli attribuiti dai popoli durante la Quarta Era avanzata. Per capire meglio il processo di smembramento dei continenti, in alcuni punti si trova il confronto con i nomi attribuiti durante la successiva Quinta Era. Nella Quinta Era, infatti, le nuove terre si saranno già in gran parte formate nel loro aspetto definitivo e i popoli si limiteranno per lo più a cambiare i nomi con cui si riferivano alle regioni durante le epoche passate.
L'Africa ruota di quasi 90° in senso orario rispetto alla posizione che oggi conosciamo, addossandosi all'Europa occidentale. Quello che nella Quinta Era prenderà il nome di Deserto dell'Havenar corrisponde in linea di massima all'attuale deserto del Sahara.
L'Australia si sposta più a occidente e inizia a posizionarsi dove, nella Quinta Era, sorgerà l'isola di Ieradan.
Lo spostamento delle tettoniche delle Americhe è il più radicale, motivo per cui questo continente subisce le catastrofi ambientali più marcate. L'evoluzione qui descritta è molto rapida.
L'America subisce un capovolgimento: l'America del Sud ruota di circa 90° in senso orario e va a congiungersi con l'insenatura dell'Africa, formando un tutt'uno e dando origine al Continente. L'America Centrale, invece, viene del tutto sommersa. L'America del Nord scende verso il basso, prendendo il posto dell'attuale America del sud: unita a parte dell'Antartide, diventerà l'isola di Aztlon.
Il resto dell'Antartide è smembrato, ridotto ad arcipelaghi o a terre imprecise, e gran parte finisce sommersa dall'innalzamento delle acque. L'America del Nord occidentale si porta verso il basso e, unita a parte dell'Asia, va a formare l'Yirill.
L'Europa si scinde completamente dall'Asia. Come già detto, l'Asia (a eccezione della Russia e dello spazio post-sovietico) e parte dell'America del Nord occidentale si congiungono dando origine all'Yirill. Sembra che la scissione dell'Asia dall'Europa sia iniziata dopo il terremoto del 2.614 d.C.
Parte dell'America del Nord settentrionale e dell'Asia settentrionale (la Russia e lo spazio post-sovietico), unita alle terre riemerse nell'Artico, forma la Terra delle Nevi.
Nel corso della prima metà dell'Era, sappiamo per certo che è la lingua inglese a essere considerata l'idioma comune. Ma già dalla seconda metà di questo periodo l'inglese comincia a perdersi in favore di una moltitudine di lingue. Le cause sono date al verificarsi di improvvise catastrofi naturali, alla nascita di nuove specie viventi e all'isolamento di quelle che esistevano in precedenza. Un'importante eccezione si ha con la creazione della lingua universale, un linguaggio di comunicazione nato dalle colonie con lo scopo di eliminare le differenze di cultura durante gli incontri ufficiali.
In fase avanzata e con la caduta della tecnologia, gran parte dei popoli sviluppa in autonomia un proprio linguaggio. Quando si tratta di comunità isolate, a volte la lingua parlata dai membri è unica, endemica, e spesso non è conosciuta all'esterno. Di fatto, le comunicazioni tra i popoli si fanno difficili non appena si assopisce l'effetto di globalizzazione che aveva accompagnato l'inizio della Quarta Era.
La Quarta Era è il periodo geologico in cui la tecnologia e la scienza raggiungono il loro massimo sviluppo. Questo per lo meno per quanto riguarda Gea: se consideriamo anche l'esplorazione spaziale, invece, la Quarta Era rappresenta soltanto il primo passo che porterà a uno sviluppo tecnologico futuro di gran lunga superiore a quello che si verifica sul pianeta e che spingerà a una profonda colonizzazione dei sistemi stellari lontani.
Le scienze mediche sono altalenanti: passano da momenti di quasi totale assenza a momenti in cui le loro conoscenze sfiorano la perfezione. Paradossalmente, la medicina mostra il suo lato migliore nei tempi in cui la tecnologia viene meno. Infatti, quando i nefilim cominciano a espandersi e a diffondere la loro cultura tra i popoli umani, dispongono di una tecnologia molto avanzata ma limitata, mista a una forma di magia in mano a pochissimi di loro. Mentre la magia è usata soprattutto per interventi "divini", per esempio la resurrezione (che comunque è usata in rarissimi casi), la tecnologia è adoperata per guarire quasi ogni fonte di malattia e per preservare i corpi dall'invecchiamento.
Scomparsi i nefilim e le loro tecnologie, si perde gran parte della scienza medicinale. Con il tempo è ricostruita dai popoli umani, diventati ormai la forza predominante del pianeta, ma rimane sempre in forma incompleta e il raggiungimento della vita eterna rimane un sogno nel cassetto. Si contano rare eccezioni, legate più che altro alle poche creature capaci di accedere alla trama magica o ai periodi di massima tecnologia medica.
Quando anche i regni dell'uomo cadono, il ritorno della magia fa sì che la medicina torni a toccare l'apice. Si raggiungono anzi delle conoscenze medicinali senza precedenti, slegate dalla scienza tradizionale, che in alcuni casi sfiorano la perfezione e l'immortalità del corpo.
Sulle Terranavi in esplorazione nello spazio, il discorso è più complicato. L'ambiente per lo più isolato costringe i popoli a un tipo di medicina chiuso, ridotto, ma che si sviluppa enormemente con il trascorrere dei millenni. Nascono delle tecnologie che possono risanare parti del corpo amputate, eliminare le malattie e persino rigenerare le cellule invecchiate. Si sviluppa la ricerca per clonare i soggetti più sani, così da preservare la specie dall'estinzione, anche perché la fertilità della popolazione in viaggio e le nascite si riducono di generazione in generazione.
Le esplorazioni in altri pianeti portano, poi, a ulteriori scoperte in campo medicinale. Anche i nuovi elementi fisici scoperti nello spazio contribuiscono a raffinare un tipo di medicina del tutto diverso da quello terrestre.
Nella Quarta Era la magia assume diversi aspetti a seconda del periodo di riferimento e dipende dal livello di scienza e di tecnologia diffuse tra i popoli. Quando la tecnologia arriva all'apice, la magia diventa quasi inaccessibile e comunque viene dimenticata e considerata poco attendibile. Nel momento in cui è la tecnologia a disperdersi, ecco che la magia ritorna in auge, con una forza rapida e improvvisa.
Durante quest'Era, il pianeta Gea vede nascere gli strumenti di tecnologia tra i più evoluti e le forme di magia tra le più potenti che si verificheranno in tutta la sua storia. La convivenza tra la tecnologia e la magia non è tra le più facili, e infatti la presenza di una influisce sempre negativamente sull'altra. Come esempi basta citare l'Onnimente, la prima forma di intelligenza artificiale che sarà in parte causa della caduta tecnologica degli umani, e l'apparizione dei demoni e degli angeli, che con i loro spaventosi incantesimi getteranno il pianeta in una lunga epoca di disperazione.