Alle origini di quest'Era si trovano ominidi dall'aspetto primitivo che inizialmente restano al sicuro nelle foreste comportandosi, di fatto, allo stesso modo delle scimmie. Solo diversi secoli dopo cominciano a organizzarsi in società e a differenziarsi dalle belve. A questo punto gli arcansi tentano un nuovo esperimento controllato, incrociando il loro DNA con gli homo sapiens. Dall'unione si crea un nuovo ramo evolutivo, che si sviluppa in contemporanea ai sapiens: i nefilim. In seguito la specie si scinderà in due popoli, chiamati irriani ed eridei, distinti tra loro al punto da poter essere considerati due razze differenti.
Fino alla fine della Terza Era, i fatti storici che si svolgono su Gea e sulla Terra sono quasi del tutto identici, con alcune importanti eccezioni. Infatti sebbene gli eventi storici principali lasciano la stessa impronta in entrambi i pianeti, spesso non si può dire lo stesso dei fatti interni che portano alla loro evoluzione.
Da 6.000.000 a.C. a 10.001 a.C.
L'anno 6.000.000 a.C. che segna l'inizio della Terza Era è stato scelto per convenzione come data in cui i progenitori del genere Homo hanno posto le basi per arrivare a una specie di umani civilizzati. Si tratta di una data simbolica, visto non è possibile stabilire una netta linea di separazione tra la condizione primitiva e civile degli uomini.
L'Era è divisa in due epoche:
I continui disappori tra irriani ed eridei culminano con una tremenda battaglia magica, che segna la fine della Terza Era, piombata in una serie a catena di catastrofi naturali che sono state innescate dalla magia fuori controllo. Si parla al riguarda di «piogge di fuoco» e di «diluvi universali», che terminano con una lunga glaciazione.