segui la pagina su Facebook!

Akharunda

Pioggia di Fuoco - Copertina
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schier...vedi tutto
« La battaglia per la conquista di Nuova Alba arriva all'epilogo. I savariani e le colonie si affrontano per il possesso del primo pianeta artificiale della storia. Il piano per spingere le colonie a lottare tra loro ha avuto successo e i savariani escono per la prima volta allo scoperto, schierando l'intera flotta. Per il popolo alieno si tratta di una questione di sopravvivenza, perché il nucleo del pianeta artificiale può garantire il suo ritorno a casa, ma le colonie non intendono cedere quello che è il simbolo di un'unione e di un progresso senza precedenti. Entrambe le parti mettono in campo le loro armi più potenti e le migliori tecnologie, affrontando per giorni il nemico. La vittoria delle colonie sembra scontata, ma i savariani hanno delle conoscenze nascoste che potrebbero ribaltare le sorti da un momento all'altro. Intanto Conrad, che è stato da sempre al centro della guerra, si ritira dai giochi e dà inizio a un pericoloso progetto personale. La sua idea è di replicare e diffondere le armi aliene tra le colonie per provocare il disordine e, per farlo, rapisce una savariana e la costringe a collaborare. Sarà il gruppo dell'Occhio Spento a intervenire un'ultima volta, entrando nel villaggio dove è tenuta la prigioniera e affrontando le difese per liberarla. Con questo terzo capitolo si conclude il ciclo di Nuova Alba, una space opera ambientata in un lontano futuro dove la tecnologia avanzata fa da sfondo a metropoli sconfinate, astronavi che si autoriparano e robot costruiti per confondersi tra la gente. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo. In particolare, per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.
 

Descrizione

L'akharunda è un'enorme creatura di forma serpentina che appartiene a un mondo esterno a Gea e non ben precisato.

 

Aspetto e carattere

Le informazioni a riguardo dell'akharunda sono molto frammentate. Ha l'aspetto di un enorme serpente nero, con chiazze rosse e arancio sulla pelle. È privo di occhi, quindi è completamente cieco, senza zampe di sorta, e vive nel sottosuolo a grande profondità.

Proprio la sua natura gli ha affinato l'udito in maniera particolare.

Aveva il manto nero come la diorite, chiazzato di rosso e di arancio, e come un serpente era capace di guizzare sulla preda in un battito di ciglia. La sua parte emersa sovrastava il protettore di una mezza lunghezza, ma sapevo che il tratto più lungo del suo corpo era sotto la superficie [ndr: il protettore descritto raggiunge il doppio dell'altezza di un uomo]. Non aveva occhi né arti, perché nella roccia che scavava sarebbero stati solo un impedimento, ma il suo udito era fine come l’orecchio di un lupo.
[…]
La volontà di un akharunda era salda come la sua forza e liberarlo senza dominarlo significava morte e distruzione. Viveva in un mondo estraneo, immenso e sconfinato, dove esseri della sua stazza erano cosa comune.

Descrizione tratta da "Origin"
 

Storia e origine

 

Quarta Era

Attenzione! Questa parte contiene informazioni che possono svelare la trama di un libro

Per liberarsi di uno dei Vadhe particolarmente ostico, lo stregone Nathan ha dato libero sfogo al suo potere, richiamando l'akharunda e aprendo nel sottosuolo un passaggio di comunicazione verso il mondo di origine della creatura. Nemmeno il Vadhe ha avuto la forza per opporsi e, alla fine, è stato inghiottito dall'akharunda.

 

Date importanti

 

Anni e periodi principali

 
Data inizio
Data fine
CE
 
GB
2.094 d.C.
 
Libri da leggere: Origin
Categorie: Creature
Universi di appartenenza: Universo Specchio
Ere in cui compare: Quarta Era