Questa pagina descrive l'evoluzione delle armature tecnologiche e delle tute tecnologiche durante le epoche delle varie Ere. Dove non specificato, ci si riferisce alle armature presenti tra le colonie del sistema Solare.
Le tute domestiche possono essere considerate una forma di armatura più diffusa, semplice ed economica. Si tratta di armature a uso cittadino e quotidiano, generalmente dotate di funzionalità minime, come il fatto di non sporcarsi e la capacità di modellarsi nell'aspetto a piacere.
Si sviluppano a partire dalla tarda Epoca dell'Uomo e si migliorano nell'epoca successiva, affiancando le armature vere e proprie più costose e funzionali. Usate nella vita di tutti i giorni, possono essere dotate di vari sistemi aggiuntivi che a volte sono simili alle funzioni delle armature di base: per esempio, possono avere dei sistemi di protezione particolari. In ogni caso, non essendo mai militari, non possono disporre di difese aggressive capaci di danneggiare una persona in modo permanente.
Nell'Epoca della Tecnologia si diffondono ovunque, ma mentre nelle metropoli sono usate da quasi tutti, nelle città più periferiche il numero di possessori cala visibilmente e si preferisce l’uso di vestiti più ordinari. Il motivo non è soltanto nel costo, ma anche nel fatto che la tecnologia e la rete informatica non è sempre del tutto accessibile nei paesi meno sviluppati. Come tutte le armature, appena acquistata la tuta domestica viene configurata per accettare soltanto i dati biometrici del proprietario e risponde soltanto a questi. Di norma, le modifiche sono stabilite attraverso gli ordini vocali ed elaborate da un'unità vivente interna (non sempre presente).
Le tute più diffuse e meno costose possiedono delle funzioni basilari, anche se a volte integrano dei sistemi aggiuntivi che fanno alzare il prezzo. La tuta comune integra queste caratteristiche:
Oltre alle caratteristiche appena viste, gran parte delle tute sono informatizzate, cioè possono essere considerate come un dispositivo tecnologico che garantisce delle funzioni avanzate. Per esempio, a seconda del gesto compiuto può completare un acquisto strisciando la parte superiore del polso, visualizzare lo schermo di un computer su una zona della tuta, collegarsi alla rete in wireless, ascoltare musica o visualizzare la mappa per raggiungere una destinazione.
Sono delle tute avanzate e più costose rispetto a quelle comuni, che aggiungono dei sistemi di protezione e di sicurezza avanzati. Contengono dei meccanismi di difesa primitivi, adatti per respingere un aggressore occasionale o un attentatore singolo. A seconda del costo, le difese possono essere più o meno efficaci: si parte dall’invio di allarmi, agli ultrasuoni, all'induzione del vomito e al temporaneo offuscamento visivo.
Sono armature leggere come vestiti che permettono al possessore di sfoggiare delle capacità migliorate nella vita di tutti i giorni come la vista al buio, una forza maggiorata e una corsa prolungata senza sforzo. Queste armature sono una combinazione di tecnologie e non intaccano fisicamente il corpo, come fanno invece le armature sensoriali. I nomi dei modelli sono inventati dalla casa produttrice e non seguono uno standard comune.
Le armature sensoriali sono così chiamate perché si integrano fisicamente con il corpo del possessore e moltiplicano le sue capacità sensoriali; in pratica, espandono i sensi del possessore. La loro struttura replica l’apparato neuronale umano, si interfaccia con i reali impulsi chimici e fisici e li espande all'occorrenza.
A differenza delle tute domestiche e delle armature corporali, al proprietario non arriva una risposta digitale, ma un impulso che è interpretato dal cervello come se fosse un'azione reale. Si può percepire la sensazione di peso, ruvidezza o temperatura senza toccare l'oggetto, e la sensazione può essere espansa o ridotta (utile, per esempio, se causerebbe un impulso doloroso). È come se l'armatura fosse parte del proprio corpo. Il vantaggio di sfruttare i "sensi" dell'armatura anziché quelli reali è anche la possibilità di agire sulla distanza, per esempio avvertendo il calore di un oggetto restando in sicurezza.
Il primo prototipo di armatura sensoriale nasce nel 4:12175 (2175 d.C.) e si concentra soltanto sui sensi della vista e del suono, ma già qualche anno dopo si migliora per accorporare anche gli altri sensi e le altre funzioni corporali. Con il tempo le armature sensoriali si fanno sempre più sofisticate e precise, al punto da arrivare ad apprendere le caratteristiche del proprietario e ad anticipare alcune delle sue abitudini.
Per il nome di questo tipo di armature si stabilisce uno standard, che è consigliato e non obbligatorio: il tipo di armatura è identificato dal nome di una divinità. La sigla del modello dipende invece dalla casa produttrice e non segue nessuno standard. Poiché i nomi uniti alle sigle sono spesso lunghi, in genere si tende ad abbreviare con una sigla estrapolata dal nome intero.
Il più importante passaggio successivo richiede anni di studio sul cervello umano e sulle connessioni tra le varie aree cerebrali. L'armatura impara così a leggere i segnali chimici ed elettrici del corpo, interpretandoli prima ancora che diventino coscienti, e anticipa di conseguenza i bisogni istintivi e i desideri inespressi del possessore. Nel 4:13203 (3203 d.C.) si producono armature (quasi sempre di stampo militare) capaci di reagire prima ancora che il cervello si renda conto della situazione. Per i soldati impegnati sul campo rappresenta un enorme passo avanti, perché permette all'uomo di anticipare il pericolo e di evitarlo in tempi che umanamente sarebbero impossibili.
I fallimenti che hanno ritardato la messa sul mercato di quest'ultimo prototipo sono dovuti alla scarsa conoscenza sui processi neurali, al fatto che l’intuizione non era controllabile e portava spesso il soggetto a reagire in maniera sbagliata, perché non mediato dalla mente razionale; dal punto di vista etico, ci si chiedeva se fosse l'armatura a comandare o se anticipasse davvero l'istinto del proprietario. Per farla funzionare a dovere, si è creato un database di tutte le situazioni prevedibili, in modo che il senso istintivo "pericoloso" sia bloccato o deviato da una ricerca euristica.
L'uso prolungato dell'armatura sensoriale porta a dipendenza. Il fatto di poter espandere le sensazioni inganna il cervello sulle reali capacità del corpo: una volta tolta l'armatura, si ha la percezione inversa che i propri sensi siano ottenebrati, deboli o malfunzionanti. Più lunga è la durata in cui si indossa, più difficile è sopportare questo ritorno improvviso alla realtà. I primi prototipi causavano in alcuni (rari) soggetti degli scompensi emotivi e psicologici, a volte portandoli alla perdita permanente di un senso, alla depressione o alla pazzia.
Dopo la creazione dell'Oracolo, la rete che unisce tutti i dispositivi tra loro, nel 4:14421 (4421 d.C.) nasce l'armatura sensoriale simbiotica che unisce i sensi e le capacità di un intero plotone, spesso passando attraverso un cervellone centrale con cui sono in comunicazione a distanza. Le nuove armature non si limitano a espandere i sensi del singolo individuo: permettono al gruppo di condividere le sensazioni e di avere una rappresentazione della realtà molto più dettagliata e oggettiva.
Per distinguerle dalle normali armature sensoriali, si usa precedere la sigla con una X.
Nel corso della storia le armature tecnologiche acquistano diverse funzioni e scopi, ma possono essere catalogate all'interno delle seguenti categorie.
Integrano funzionalità di uso quotidiano o cittadino. In genere sono specializzate per un compito preciso, come lo svolgimento di specifici lavori. Non sono da confondere con le tute domestiche, che sono dedicate più che altro ai cittadini e sono dotate di capacità varie e di supporto; le armature domestiche al contrario svolgono delle funzioni ben precise, in modo molto più accurato e approfondito. Un tipico esempio è l'armatura dedicata alle immersioni subacquee. Poiché sono costose, di solito sono possedute dalle aziende o dai cittadini abbienti.
Un esempio di armature sensoriali domestiche tra le più diffuse durante l'Epoca della Tecnologia sono le Venere, nate per rilasciare degli ormoni in grado di risvegliare ricordi amorevoli, per incrementare la percezione erotica durante un rapporto sessuale o per richiamare la sensazione di essere toccati durante le chiamate a distanza fatte in rete. Modelli dello stesso campo, ma con funzionalità diverse, hanno nomi legati sempre alle antiche divinità dell'amore: Eros, Afrodite, Astarte, Bastet.
Sono armature corazzate e dotate di sistemi difensivi massicci, che integrano armi letali e non letali di vario genere. I modelli hanno in genere nomi di divnità dedite alla battaglia: Thor, Zeus, Wotan, Ares.
Sono armature dotate di tecnologie per la difesa del possessore, il depistaggio, il mimetismo e l’oscuramento dalle rilevazioni esterne. Poiché devono essere leggere e permettere una facile manovra, non sono troppo corazzate e di solito non possiedono armi d’assalto massicce.
Lo scopo delle armature spaziali è di permettere un’agevole permanenza in ambienti spaziali ostili, per esempio in luoghi a bassa gravità o con un’atmosfera nociva. Iniziano a diffondersi durante i periodi delle colonizzazioni spaziali. I modelli possono integrare funzionalità diverse a seconda dello scopo a cui sono adibite. Alcuni modelli sono corazzati, usati in lavori pericolosi o se è previsto un possibile impatto con del materiale spaziale.
Sono armature ibride, che assumono le caratteristiche sia delle armature militari, sia di quelle spaziali. Questa categoria è la più ampia e include numerose altre sottocategorie, a seconda dello scopo per cui l'armatura è stata realizzata.
Tolti i primi prototipi, le armature possono presentare una classe mimetica che permette loro di non essere intercettate per un breve periodo di tempo. Le armature militari includono quasi sempre un sistema di mimetismo, ma può essere presente anche nelle armature domestiche (sebbene in genere non vadano oltre la classe 1): a volte sono usate nello sport oppure nello studio della fauna selvatica per non essere visti.
Ogni periodo storico crea una propria catalogazione mimetica, ma in linea di massima i sistemi possono rientrare in queste tre classi (che sono i nomi in uso nel sistema Solare durante l'Epoca della Tecnologia):
L’IES (Intelligent Environmental Sensing, «Rilevamento Ambientale Intelligente») si occupa di monitorare l’ambiente e di trasmettere informazioni utili all’armatura. Le informazioni di base consumano poca energia e sono sempre attive, quelle avanzate possono essere disattivate; in alcune circostanze di pericolo, si attivano automaticamente delle funzionalità. L’IES è una sorta di scheda madre standard, da integrare nelle varie armature: sono le armature a doversi adattare all’IES integrato; se l’IES è troppo avanzato, alcune sue funzionalità non saranno disponibili.
L’IES è studiato per integrarsi con tutti i componenti dell’armatura e per inviare impulsi a ognuno di essi, se i componenti stessi sono abilitati per riceverli. S'interfaccia con il centro di elaborazione, l’hardware dell’armatura e l’Oracolo esterno ed è capace di attivare o inibire le sue funzioni in base a come riesce ad accedere alle interfacce. Non elabora informazioni: recupera i dati provenienti in input dai vari componenti o dall’ambiente, e li passa al centro di elaborazione perché siano strutturati in modo logico.
Per informazioni sulle armature di popoli diversi rispetto ai coloni del sistema Solare, vedi i seguenti rimandi: