L'artiglio di drago (chiamato anche verbena) è un'erba sottile alla radice, che si allarga rapidamente verso l'alto formando una sorta di foglia larga con l'estremità frastagliata. Il peso della parte superiore la porta a incurvarsi in avanti come un "artiglio".
È probabile che l'artiglio di drago si trovi nelle zone boschive, perché durante la Quarta Era era spesso usata dai druidi per indurre uno stato di trance capace di provocare visioni profetiche incontrollabili. Considerando che le visioni, per quanto ingestibili, corrispondevano alla realtà, la pianta doveva essere intrisa di una qualche forma di magia.
Non si sa se sia nata in modo naturale o se sia stata creata artificialmente.
I druidi non avevano una tradizione scritta e ci è quindi difficile capire fino in fondo in che modo erano soliti servirsi dell'artiglio di drago. In compenso è arrivato fino a noi il metodo di preparazione del decotto. Sembra che basti immergere una foglia della pianta in acqua calda e lasciarla in ammollo fino a quando non secerne un fumo pungente. Chi odora i fumi per almeno un'ora, viene travolto da visioni profetiche incontrollabili, che possono verificarsi anche a diversi anni nel futuro.