L'astronave savariana è una tecnologia costruita dal popolo dei savariani.
L'astronave savariana è composta interamente di materia viva. Possono fare eccezione gli strumenti interni o esterni mobili, innestati sul veicolo, che potrebbero essere fatti di materiale più ordinario. Poiché la materia viva esegue i comandi della coscienza a cui è legata, teoricamente un'intera astronave può essere governata da un solo savariano; tuttavia la gestione di un’astronave non è semplice, perché bisogna tenere sotto controllo numerose funzioni, quindi in genere si preferisce viaggiare con un equipaggio, le cui dimensioni dipendono dalla complessità dell'astronave.
Il motore dell'astronave savariana è capace di compiere un banst, un termine della lingua nahak che indica il trasferimento istantaneo da un punto dello spaziotempo a un altro (un sinonimo di "salto interstellare", anche se è concettualmente diverso). La costruzione di questo motore è stata fatta in origine dagli ingegneri savariani, che hanno ordinato alla materia viva di assemblare specifici componenti; nei secoli successivi, gli ingegneri hanno del tutto dimenticato le basi della costruzione, che è rimasta impressa soltanto nella memoria della materia viva.
Il banst richiede un enorme consumo di energia da far esplodere in un istante. Dal punto di vista scientifico, analizza le varie probabilità di destinazione senza tuttavia alterarle, come invece avverrebbe con una normale osservazione: una volta scelta la destinazione, le varie probabilità implodono nell'unica scelta specificata e la nave si ritrova istantaneamente proiettata nelle nuove coordinate senza avvertire nessun cambiamento dovuto al trasporto.