Banshee e farshee
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Descrizione
Una banshee (farshee se in vita era un maschio) è lo spettro di una donna che, in vita, ha subito un grave torto da parte di qualcuno.
Come ogni spettro, la sua mente è piuttosto distaccata e la donna (o l'uomo) in questione ha una vaga coscienza della sua condizione. Quello che la tiene ancorata alla vita sotto la forma di uno spettro è il ricordo del torto subito o a cui ha assistito. Di conseguenza si tratta di una mente frustrata, pronta a perseguitare l'autore dell'offesa o, in mancanza, tutti i suoi discendenti.
La banshee esterna il suo dolore con continue grida e lamenti, che si possono sentire anche a grandi distanze.
Aspetto e carattere
La banshee appare in genere con lo stesso aspetto della donna che era in vita, migliorato nella bellezza e senza imperfezioni sulla pelle. I suoi capelli sembrano morbidi e splendenti, sani. Ama mostrarsi con vesti eleganti e spesso fumose, come potrebbero essere dei veli avvolti attorno a un comune vestito.
La sua espressione, però, è perennemente sofferente e spesso accompagnata dai tratti tipici del dolore: occhi arrossati dal pianto e supplicanti, bocca piegata, dita contratte.
Visto che l'aspetto è la sua stessa proiezione mentale e non è reale, capita che la banshee cambi forma improvvisamente e assuma un aspetto orribile, allo scopo di ostentare tutto il dolore che prova (e non quindi di spaventare come vogliono alcune leggende popolari). Questo cambio di forma avviene quasi sempre se la banshee incontra l'oggetto del suo dolore, cioè l'individuo che le ha procurato il torto o i suoi discendenti.
Linguaggio
La banshee parla raramente, perché quando apre bocca di solito lo fa per urlare il suo dolore; per il resto del tempo mormora dei lamenti incomprensibili.
Se però deve parlare, lo fa nelle lingue che conosceva in vita. Ci sono casi registrati in cui una banshee abbia parlato in lingue che non ha mai imparato durante la vita mortale.
Struttura sociale e cultura
La banshee vaga sempre in solitudine e ha la mente sempre ottenebrata dal dolore, per cui non ha la lucidità né per formare una struttura sociale né per organizzarsi in gruppi.
Fonti esterne di approfondimento
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