I callistiani sono gli abitanti della colonia di Callisto. Si tratta di una popolazione omogenea dal punto di vista economico e politico, mentre il sangue etnico dipende dai componenti che hanno emigrato da Gea nel corso dei secoli.
La lingua principale è l'universale. Durante i secoli si formano numerosi dialetti, che tuttavia hanno una vita breve. Alla fine dell'Epoca della Tecnologia sopravvivono una decina di dialetti, tra cui il fihers.
Le tradizioni culturali e le etichette hanno subito delle pesanti modifiche nel corso del tempo. Le continue interazioni con le altre colonie hanno portato a una uniformità, ma proprio per distinguersi i callistiani hanno adottato delle leggi endemiche che spesso sembrano illogiche. Sul fine dell'Epoca della Tecnologia, per esempio, il matrimonio è ancora incentivato, nonostante sia una pratica in via di sparizione sulle altre colonie, e gli adolescenti sono spinti a fare sesso dal vivo prima dei quindici anni, in un tempo in cui la realtà virtuale inibisce i rapporti fisici. I callistiani si dimostrano inoltre ospitali, perché hanno l'obbligo legale di accogliere gli ospiti che bussano alla porta: se questa pratica è accettabile nelle metropoli, non lo è invece nella periferia dove la criminalità è più libera di imperversare.
Dalla prima colonizzazione di Callisto, e per circa un millennio e mezzo, i calendari ufficiali in uso sono due: il primo si riferisce al normale tempo di rivoluzione di Callisto attorno a Giove e il secondo è il calendario gregoriano, uno standard usato da tutte le colonie per uniformare il loro tempo. In seguito, la Legge per la Semplificazione ha reso obbligatorio l'introduzione del calendario universale, che comunque non differisce molto dal normale calendario gregoriano. Anche dopo l'introduzione del calendario universale, i callistiani usano il proprio anno normale per calcolare gli avvenimenti interni, servendosi invece dell’anno UC solo per fatti ufficiali o durante l’interazione con le colonie esterne.
Per quanto riguarda il conteggio del ciclo giorno-notte, comunque i callistiani adottano da sempre il giorno UC, all'inizio spostando le piattaforme artificiali all'occorrenza e in seguito, con il guscio planetario, modificando la luce del satellite in modo artificiale per simulare la durata di circa 24 ore come avviene su Gea.
La datazione rientra nell'arco di tempo descritto in queste pagine: