Carasia Azzurra è una megalopoli marina del pianeta Gea, costruita durante l'Epoca della Tecnologia. I suoi abitanti sono chiamati carasi.
Carasia Azzurra ha una struttura a moduli, che ricorda una serie di foglie incastrate tra loro. Ogni foglia rappresenta un distretto ed è a forma circolare. La parte tra una foglia e l’altra crea una zona marina chiusa, che può essere usata come spiaggia. La base della città galleggia, ma le strutture sono ammortizzate e seguono il moto ondoso, lasciando l'intera megalopoli sempre sullo stesso piano quasi senza oscillazioni.
Come tutte le città marine, è pensata per resistere a terremoti e tsunami (anche se in questa zona non si verificano), ed è dotata di contromisure per i fulmini, il vento forte e le mareggiate.
La città è suddivisa in 12 livelli. I primi 4 livelli si trovano sotto la superficie dell'acqua, quindi il livello 5 è all'altezza della superficie. I livelli sottomarini sono costantemente puliti all’esterno da nanomacchine, che si occupano di allontanare alghe, pesci e crostacei che cercano di insediarsi tra le fenditure, e di riparare le strutture danneggiate dalla corrosione. I livelli sottomarini hanno le pareti esterne costruite in modo da apparire, se viste dall’esterno, come rocce o elementi naturali.
Alcuni livelli particolari:
Ogni distretto è identificato con un nome proprio o un numero. Una locazione può essere identificata indicando il nome (o il numero) del distretto e il numero della strada. Le strade interne a un distretto hanno subito varie modifiche nel tempo, per cui il loro numero non è necessariamente progressivo: infatti quando una strada viene distrutta, deviata o ricostruita assume il numero successivo a quello dell’ultima strada presente nel distretto. Segue poi il numero dell’edificio (la cui numerazione è disordinata, perché dipende dal momento in cui è stato costruito).
Per esempio, le coordinate «strada 10-122, edificio 7» indicano il distretto 10, la strada numero 122 e l’edificio con numerazione 7.
Molte delle strade interne, soprattutto se collegano due distretti, sono allagate e sono chiamate con il nome evocatico di strade-fiume. Su queste vie ci si sposta con mezzi anfibi (come gli scatter) o usando delle tecnologie da indossare ai piedi.
Carasia Azzurra si trova nel mezzo del lago Grœn e ha un unico ingresso a terra. Tuttavia, la sua cupola cittadina è interrotta a un’altezza di 30 metri, per cui è possibile raggiungere il suo interno passando dall’alto. La Groenlandia in questo periodo è completamente libera dai ghiacci.
Il clima nella zona è spesso instabile e soggetto a piogge improvvise e violente, anche a causa della vicinanza con l'oceano. La città si è dotata di sistemi di protezione adeguati per riparare i cittadini dagli acquazzoni: ne sono un esempio le cupole trasparenti a comparsa, che escono al bisogno dalle pareti degli edifici e seguono l'abitante lungo il suo cammino, per ritirarsi subito dopo. Nei casi in cui il maltempo sia particolarmente intenso, un efficiente servizio meteo avvisa in anticipo che gli ingressi e le uscite aeree saranno interrotte; quindi un sistema manuale innalza una barriera aggiuntiva che va a coprire la parte di cupola cittadina mancante, costruita in materiale ordinario trasparente.
Carasia Azzurra è una città tollerante nei confronti dei turisti, ma non lo è altrettanto dal punto di vista della cittadinanza. Per diventare un carasa si devono soddisfare particolari requisiti, che non tutti sono disposti ad accettare. Quindi si dimostra molto più chiusa di altre importanti megalopoli terrestri, come ad esempio Novadia, che non fa distinzione tra lavoratori esterni e interni.
Un censimento dell'anno 4:14722 (4722 d.C.) contava 70.522.484 abitanti e un numero di lavoratori pari a 9.202.103. I lavoratori sono per lo più abitanti della città, grazie (o a causa) della legge sull’autosufficienza. Il turismo è presente, ma non in forma massiccia, e il pendolarismo è quasi assente.
All'interno di un distretto, ogni livello è pensato per accogliere un massimo di 600 mila abitanti. Considerando che solo 10 livelli sono abitabili, quindi, la città può accogliere legalmente un massimo di 6 milioni di abitanti per distretto. Per riportare un esempio, nel 4:14722 (4722 d.C.) erano presenti 19 distretti completati e pertanto la città poteva accogliere 114 milioni di abitanti.
La popolazione gode di un ampio benessere su tutti i settori, dall'innovazione tecnologica alla sanità. Internamente, non esistono forme di discriminazione e la differenza di ricchezza tra i più facoltosi e il cittadino medio non comporta delle disparità sociali. Anche la periferia non fa eccezione, cioè la parte non racchiusa dalla semisfera della cupola cittadina: trovandosi nel mezzo di un lago, accoglie poca criminalità ed è facilmente monitorabile.
Il comportamento della gente riflette il fatto di abitare in una città marina. Gli abitanti sono abituati a camminare in zone d'acqua e hanno l'abbigliamento specifico sempre a portata di mano. I bambini hanno giochi basati sull'acqua e i robot sono costruiti in modo da muoversi agevolmente nei fiumi.
La città è obbligata a mantenere accese determinate luci non appena inizia il tramonto per permettere a eventuali veicoli aerei di avvistarla. È curioso notare che la stessa precauzione non viene usata per i piani sottomarini, principalmente per non disturbare la fauna marina. In realtà si tratta di una legge superata, visto che ogni veicolo è dotato di sensori in grado di avvisare un ostacolo e di aggirarlo, ma la legge ha anche lo scopo di far apparire la città stessa, pertanto viene mantenuta.
La città ha come priorità il miglioramento delle condizioni di vita dei propri abitanti. La legge sull’autosufficienza prevede che ogni risorsa debba essere prodotta internamente e soltanto in seguito, se necessario, potrà essere importata. Il lavoro è affidato in modo prioritario agli abitanti. Se un abitante richiede un posto di lavoro e questo non è presente, un pendolare deve essere licenziato in tronco per lasciare il posto al cittadino. Questa legge disincentiva la ricerca di lavoro da parte di personale esterno (a eccezione dei ruoli più ricercati o con posti numerosi).
Gli edifici sono autosufficienti in ogni aspetto e anche in assenza di contatti con l’esterno sono in grado di proseguire al pieno della loro funzionalità. Un terzo dell’energia necessaria per informatizzare la città deriva da generatori zero. L’ultimo terzo di energia è recuperato attraverso altre fonti alternative e pulite. Le risorse interne a un edificio sono recuperate e gestite attraverso vari meccanismi. Ecco alcuni esempi di uso delle risorse pulite:
Gli edifici sono completamente informatizzati e connessi costantemente all'Oracolo (la rete che mette in comunicazione tutti i dispositivi), anche se possono essere isolati verso l’esterno su specifiche autorizzazioni, una procedura utile in caso di attacchi informatici. Ogni superficie riflettente e chiara può essere usata potenzialmente come un display per visualizzare le schermate della rete.
Carasia Azzurra è una città ricca e tutti i suoi parametri corrispondono allo standard di benessere che ci si aspetta da una megalopoli. Per esempio, integra con armonia la vegetazione alle strutture artificiali. Agli edifici alterna parchi pubblici, laghetti di ristoro e aree di divertimento.
Gli edifici superano raramente i 100 piani e nella media si attestano sui 70-80 piani. Gran parte degli edifici fonda la sua base sul livello 5, il primo in superficie; ma numerosi palazzi partono dai livelli sott’acqua e continuano a innalzarsi nei livelli successivi.
Le pareti degli edifici sono lineari, con colori chiari (esclusi gli edifici speciali) che possono essere caldi come il giallo o freddi come l’azzurro e il verde. Spesso l’edificio ha sfumature particolari. Le pareti e i balconi esterni sono integrati alla vegetazione, mantenuta rigogliosa dall’edificio stesso.
Un tipico edificio della città è l'Oasis del Sol.
I vari locali interni ai palazzi sono dei moduli creati in serie e in seguito personalizzati in base alle preferenze. In caso di bisogno, quindi, possono essere staccati, sostituiti, riparati e migliorati senza intaccare il resto dell’edificio.
Gran parte degli edifici al suo interno accoglie locali, negozi, scuole, aree abitative e lavorative. I locali personali (appartamenti) sono tarati per adattarsi automaticamente alle preferenze di chi ci abita, come la temperatura, l’accesso a un’area virtuale a orari prestabiliti e l’avvio di allarmi di promemoria. Tutto questo è possibile grazie alla continua connessione con l'Oracolo, dove ogni cittadino ha un proprio spazio privato in cui salvare le sue preferenze (chiamato area idetica).
Alcuni piani sono interamente dedicati a funzioni specifiche. Un tipico palazzo potrebbe avere una struttura come questa:
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Descrizione della città e delle sue dimensioni su Wikipedia
Il progetto Green Float, ipotizzato dalla Shimizu Corporation. Si tratta di uno dei progetti da cui sono state prese le basi per ideare la struttura a distretti di Carasia Azzurra. La pagina è stata consultata per l'ultima volta a: novembre 2019.
Progetto di città sottomarina che ha partecipato al 2010 Skyscraper Competition. La pagina è stata consultata per l'ultima volta a: novembre 2019.