Il Cifrario delle Lingue è un monumento di Giapeto nato per preservare le lingue delle colonie.
È alto e simile a un obelisco e sulle facce riporta tutte le lingue e i dialetti delle colonie, inclusi gli idiomi che sono stati propri del passato di Gea prima che l'esplorazione spaziale si sviluppasse. Richiamando il numero vicino all’idioma, è possibile scaricare un corso di apprendimento rapido della lingua.
Il Cifrario delle Lingue era un'ambiziosa opera che riportava tutti i linguaggi e i dialetti esistiti nella storia per preservarne la memoria, visto che la lingua universale li aveva soppiantati quasi tutti. Alto e simile a un obelisco, sulle sue quattro facce elencava il nome degli idiomi in lingua originale e bastava richiamare a voce il numero che li accompagnava perché la tecnologia interna proiettasse un corso di apprendimento rapido. Il visitatore riceveva il flusso di dati nel proprio dispositivo spinale — qualunque cittadino ne aveva uno — e da lì poteva scegliere se conservare le informazioni o se inviarle al cervello per trasformare la lingua in ricordi.
Lo scopo del Cifrario era andato perso nel tempo. Pochi si fermavano per leggerlo, perché tutti i suoi dati erano già presenti nella rete e non aveva senso visitarlo per apprendere una lingua. Ormai era soltanto il simbolo di una civiltà un tempo divisa che era diventata parte di un unico Universo.
Descrizione tratta da Terra Bruciata
Il Cifrario delle Lingue è stato costruito durante l'Epoca dell'Uomo. Nato per preservare i linguaggi, divenne sempre meno usato perché ogni lingua era già presente nella rete dell'Oracolo. Acquisì quindi la funzione di monumento utile a ricordare come un tempo le civiltà fossero divise.
Dopo il blocco della rete del 25 marzo 4:17354 (7354 d.C.), il Cifrario delle Lingue fu portato a Nashgor e quindi imbarcato sulla Terranave chiamata Pandora. Fu quindi uno dei monumenti coloniali che sopravvisse al crollo della tecnologia successivo al 22 gennaio 4:17401 (7401 d.C.).