Il cunicolo spazio-temporale (detto anche wormhole o ponte di Einstein-Rosen) è un passaggio che permette di collegare due punti lontani nello spaziotempo a una velocità superiore a quella della luce. È quindi una scorciatoia, un tunnel che permette di raggiungere un altro punto nello spazio in tempi rapidi.
L'imboccatura del wormhole è una superficie di forma sferica. Guardandovi attraverso, è possibile vedere la porzione di spazio che si trova dall'altra parte del cunicolo. Detto in altri termini, la luce delle stelle che si trova nell'altra porzione di spazio attraversa il cunicolo e giunge fino all'osservatore.
Le prime soluzioni delle equazioni della relatività generale che descrivono i wormhole furono trovate nel 4:11916, ma prima del 4:11985 restarono una speculazione teorica, perché gli esempi matematici dimostravano che il cunicolo poteva rimanere aperto per un periodo brevissimo prima di chiudersi bruscamente: secondo le equazioni, nemmeno la luce aveva il tempo di attraversare il ponte. L'idea era che esistesse una qualche legge di natura che impediva l'esistenza dei wormhole.
Studi successivi dimostrarono però che nella teoria della relatività generale non c'era niente che proibiva l'esistenza dei wormhole. Il fisico Kip Thorne, in particolare, trovò con i suoi colleghi delle soluzioni matematiche che permettevano l'esistenza di cunicoli di lunga durata. L'ipotesi prevedeva che l'imboccatura del cunicolo fosse simile all'orizzonte degli eventi di un buco nero sferico, ma con la differenza che la superficie può essere attraversata in entrambi i sensi. In ogni caso, gli scienziati erano dell'avviso che fosse difficile o persino impossibile costruire un wormhole grande e stabile abbastanza da lasciar passare una persona. Erano però convinti che in natura si formassero dei wormhole minuscoli, che rientravano nella scala della lunghezza di Planck, capaci di far filtrare le informazioni.
La scoperta e la diffusione dell'energia zero permise di ottenere una conoscenza più avanzata nelle scienze fisiche e di costruire delle tecnologie prima impensabili. Tra queste, in fase avanzata, si trovano i primi wormhole che permettevano di trasmettere e ricevere informazioni da un punto all'altro dello spaziotempo. Tuttavia, era ancora impossibile creare un wormhole abbastanza grande e stabile da consentire il transito della materia, perché una simile opera richiedeva l'impiego di un'enorme quantità di energia zero.
Fu grazie alla costruzione dell'U-Sfera che si arrivò a generare il primo wormhole stabile nello spazio che lasciasse transitare le astronavi. Le strutture nello spazio erano di grandi dimensioni, sfruttavano l'energia ricavata dal Sole e la convertivano in energia zero. Questo delicato periodo storico diede un ulteriore impulso all'esplorazione spaziale e portò a colonizzare pianeti e satelliti presenti in galassie lontane. Tuttavia, visto l'enorme costo energetico richiesto per tenere aperto il wormhole, si continuò a preferire il normale motore zero di seconda generazione per spostarsi o il teletrasporto.
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Wikipedia - Wormhole. La pagina è stata consultata per l'ultima volta a: agosto 2022.
Kip Stephen Thorne, Buchi neri e salti temporali. L'eredità di Einstein, Castelvecchi, 1994
Wikipedia - Scala di Planck. La pagina è stata consultata per l'ultima volta a: agosto 2022.