Dalisya è una città terrestre dell'Australia, sul pianeta Gea. I suoi abitanti sono chiamati dalisyani.
La città è circondata dai boschi e sorge poco lontano dal lago Eyre.
Il clima durante l'anno è instabile e passa facilmente dalle temperature miti a quelle più rigide. Alterna periodi di siccità ad altri molto piovosi. La causa non sembra essere del tutto naturale, ma dovuta in parte alla precedente lotta avvenuta tra l'Oracolo e l'Onnimente. Infatti, per liberarsi della sua avversaria, l'Oracolo ha fatto spesso uso in modo indiscriminato di tecnologie per il controllo del clima.
La popolazione vive in un clima di uguaglianza, anche se divisa in caste sociali utili per la suddivisione politica. La libertà di espressione è alta e anche la possibilità di scelta, per esempio nel tipo di lavoro da svolgere. Tuttavia, nei periodi di maggiore difficoltà, i decani possono assumere la decisione drastica di forzare i lavoratori verso un determinato settore. I servizi sanitari sono di livello base, anche se con il tempo le competenze mediche sono andate solidificandosi. L'istruzione, l'architettura e l'uso della tecnologia (sebbene ridotto al minimo, visto il periodo storico) sono aumentati grazie all'arrivo di Rel Kaled Qer e del suo gruppo di tecnici, soprattutto per merito del Santuario.
Sebbene non sia vista come una vera e propria divinità, interagire con l'Onnimente imprigionata nel Santuario è considerata la forma più vicina di culto religioso, soprattutto con il trascorrere delle generazioni e con la perdita del ricordo dell'antica società tecnologica.
La gerarchia è semplice e si basa su un decano appoggiato da consiglieri. La forma di governo è comunque mutata nel tempo, a volte facendosi più complessa per tornare poi a una struttura più semplice.
La città vive di sussistenza, con pochi rapporti commerciali con le città estere, che comunque sono piuttosto lontane da raggiungere.
Si tratta di una grande struttura abbandonata che Kaled ha riorganizzato per accogliere l'unità vivente dell'Onnimente, da lui catturata. È stata migliorata nel tempo e, in fase avanzata, all'esterno si presenta ricca di decorazioni e presidiata da alcune guardie armate.
All'interno conta un lungo corridoio: sulla parete destra si trovano le etichette delle persone più importanti conosciute da Kaled che, se sfiorate, riproducono l'ologramma con l'aspetto dell'individuo; la parete sinistra è invece dedicata alle persone importanti conosciute dalla figlia Tiria. Alla fine del corridoio si estende il centro della struttura, dove una serie di specchi neri alimentati da due generatori zero permette di interagire con l'Onnimente racchiusa nella stanza.
Infine, il Santuario contiene un dedalo di corridoi e di stanze sotterranei, accessibili tramite un passaggio segreto, dove Kaled ha accatastato le armi e le tecnologie raccolte durante i decenni di ricerca. I corridoi contengono le indicazioni scritte in noalbico.
Dalisya nacque in seguito alla catastrofe del mondo tecnologico, come accampamento di un gruppo sparuto di individui che con il tempo l'ha trasformata in una città sempre più stabile, innalzando delle mura protettive e iniziando a coltivare e ad allevare animali. Quando Kaled e il suo gruppo si aggregarono alla comunità, Dalisya aumentò le sue difese e le sue capacità tecniche, aggiungendo dei canali per attingere l'acqua dolce dal lago Eyre e incrementando la presenza di alcune armi e tecnologie.
Quando Kaled completò la costruzione del Santuario, la popolazione si avvantaggiò delle conoscenze dell'Onnimente e la città aumentò di molto il suo potenziale. I dalisyani iniziarono a venerare l'Onnimente come una dea in terra, ma erano all'oscuro che fosse Kaled a manovrare i fili di nascosto. Alla morte di Kaled, la gestione del Santuario passò a sua figlia Tiria.