Dilam Marui (6 settembre 4:17231 - 25 aprile 4:17354) è un agente della CENCO.
Dilam è un umano nato su Luna. Come agente, ha accesso a modifiche genetiche gratuite che gli hanno migliorato il corpo e la mente. Alto e largo di spalle, ha capelli biondi ricchi e arruffati e occhi marroni. È un ribelle di natura ed è famoso per la sua mancanza di rispetto verso i protocolli, cosa che spesso lo mette nei guai sul luogo di lavoro.
Dilam riceve in dotatazione dalla CENCO un'armatura militare. Come tutte le armature degli agenti, il modello di appartenenza è secretato per diminuire il rischio di hackeraggio. Dilam ha configurato l'unità vivente interna con la voce e la personalità del suo primo istruttore militare, che si chiamava Morklad Hune (abbreviato con Mork), secondo il suo punto di vista uno degli istruttori più capaci che ha saputo fornirgli dei validi consigli.
Dilam ha condotto una vita altalentante, cambiando attività e lavoro e passando per lunghi periodi di ozio. Quando entrò a far parte della CENCO, non ci mise molto per scivolare in un gioco di corruzione, dal quale non riuscì più a uscire.
Si legò con una forte amicizia a Norodari e, in seguito, anche a Camelia. Aiutò spesso entrambi a sistemare i loro problemi, come avvenne il 15 aprile 4:17353 (7353 d.C.), durante un'aggressione voluta da Dinclay per recuperare un presunto credito che vantava nei confronti di Norodari. Si occupò anche di garantire delle entrate saltuarie a Norodari e le medicine che servivano a Camelia per contenere il suo potere mutante incontrollato.
Dilam non fu mai coinvolto dall'Onnimente nella sua strategia di espansione, ma ne subì indirettamente l'influenza proprio in qualità di agente. Fino a quando l'Onnimente non si rivelò apertamente al pubblico, Dilam fu convinto che le voci sul conto di una nuova IA fossero delle leggende metropolitane.
I primi dubbi cominciarono ad arrivargli dopo l'Exilium. Il 18 dicembre 4:17353 (7353 d.C.) fu incaricato dalla CENCO di partecipare alla cattura di Kaled (padre di Norodari) e della sua famiglia, accusati di crimini pesanti. Dilam partecipò di malavoglia e, con la sua squadra, tentò di catturare Kaled dopo averlo isolato. Fu Heron a intervenire per fermarli: l'intera squadra fu decimata, risparmiando soltanto Dilam. Il motivo di questo "atto di bontà" risiedeva nel passato di Heron, perché nel mondo dal quale proveniva (Utopia) aveva anch'egli legato con la sua versione di Dilam.
Il 24 febbraio 4:17354 (7354 d.C.) ricevette il compito di assaltare la nave da trasporto Argenticaria, sulla quale trovarono imprigionati alcuni criminali in attesa di essere manipolati dall'Oracolo.
I dubbi sull'esistenza dell'Onnimente si dissiparono quando quest'ultima bloccò la rete dell'Oracolo e si rivelò apertamente alle colonie con un messaggio pubblico. Da quel momento, Dilam si occupò con una squadra di agenti (ormai non più in servizio) di raccogliere i viaggiatori in fuga e di scortarli verso Nashgor, ritenuto un luogo sicuro sotto il controllo dell'Onnimente. A metà aprile 4:17354 (7354 d.C.) incontrò anche Norodari, Camelia e Zalep e li scortò fino a Linea di Confine, che riuscirono a superare soltanto il 21 aprile 4:17354 (7354 d.C.).
Quattro giorni più tardi, il 25 aprile 4:17354 (7354 d.C.), il gruppo di viaggiatori fu intercettato da alcuni robot dell'Oracolo, contro il quale iniziò un'aspra battaglia. Dilam fu incaricato di stanare un cecchino appostato dietro una collina, ma subito dopo fu ucciso da un robot infiltratore.