Dinclay Sutter (4:17316 - ?) è l'imprenditore dell’azienda Luvdik e proprietario di numerose filiali che svolgono attività varie, alcune delle quali illegali.
Dinclay è un umano nato su Marte.
Era impossibile dimenticare una faccia come la sua, perché aveva il naso sporgente, le labbra carnose e gli zigomi pronunciati. Era la caricatura di se stesso. Il lato sinistro della testa era rasato a zero, mentre dall'altra parte teneva i capelli lunghi fino alla spalla, secondo uno stile strambo che sembrava andare molto di moda tra i giovani. Solo che lui aveva già qualche decennio alle spalle.
Descrizione tratta da Tracce nella Rete
Abituato ad avere un seguito di persone fidate che eseguono subito i suoi ordini, pretende sembra rispetto dagli altri e detesta qualsiasi interferenza nel raggiungimento dei suoi obiettivi.
Dinclay acquisì gran parte della sua fortuna dal padre, che tuttavia seppe far fruttare grazie all'aiuto di ottimi collaboratori, tra i quali rientra la moglie Eneth. In seguito, il suo patrimonio aumentò tramite alcuni lavori illeciti, che riuscì a gestire restando nell'ombra e non esponendosi quasi mai direttamente.
Norodari Qer svolse alcuni lavori secondari per conto di Dinclay. Inizialmente lo fece quasi per gioco, ma in un secondo momento si fece anticipare dal suo datore di lavoro il costo dell'impianto neuronico che si innestò in testa, l'Astratek. In uno dei lavori aveva l'incarico di sorvegliare un magazzino, dal quale sparirono dei diamanti dal valore complessivo di circa un milione di virdin. Dinclay accusò Norodari del furto, senza averne le prove effettive, e pretese il ritorno dei diamanti.
Dinclay intimò più volte Norodari di restituire il dovuto. Il 24 marzo 4:17353 (7353 d.C.) si espose anche di persona, fatto insolito visto il suo atteggiamento cauto, recandosi su Callisto per lasciargli direttamente un messaggio minaccioso. L'intervento di Kaled, padre di Norodari, troncò a metà la minaccia e instillò in Dinclay il desiderio di vendetta. Il marzo 28 inviò degli uomini per spaventare Camelia, amica di Norodari, e il aprile 15 rincarò la dose mandando altri uomini a casa di Norodari con l'intenzione di uccidere la ragazza e di distruggere l'Astratek come parziale risarcimento.
L'ultimo gesto spinse l'Onnimente a intervenire, poiché teneva Norodari sotto la sua protezione. Convinse Eneth a tradire il marito e ad attirarlo in un parco senza la sua scorta umana, accompagnato soltanto da un gruppo di robot. Per l'Onnimente fu facile prendere possesso dei robot e rapire Dinclay. Da questo momento, Dinclay scomparve dalla circolazione ed Eneth divenne l'unica ereditiera della sua ricchezza.