Gli elementali sono creature che possono essere definite come «esseri che hanno raggiunto una conoscenza e un legame totali in un determinato ramo naturale». La loro forma e la loro sostanza è in tutto e per tutto corrispondente alla branca naturale su cui hanno raggiunto la piena comprensione.
È difficile stabilire se esistano elementali nati già in questo stato oppure se in precedenza fossero state delle creature di altro genere, che in seguito hanno modificato il loro stile di vita e raggiunto la piena consapevolezza del legame naturale. Il legame che creano con la natura è totale, assoluto, senza ritorno. Una creatura diventata elementale non ha nessun modo per tornare a essere se stessa, semplicemente perché la sua forma materiale è stata disgregata e ricomposta sotto un altro aspetto.
Gli elementali furono creati in difesa di particolari branche della natura, in modo da impedire che le sue risorse siano sfruttate in modo improprio. Più la branca naturale viene minacciata e più gli esseri legati a quell'elemento fanno la loro apparizione e acquistano vigore.
L'elementale non ha un luogo preciso dove esistere e può generarsi in qualsiasi tipo di pianeta che abbia un aspetto legato alla sua natura.
Gli elementali hanno in comune l'origine, lo scopo e alcuni rari tratti, ma in linea di massima comprendono un insieme molto variegato di creature. È quindi impossibile stendere un'analisi accurata della loro società, del comportamento, della concezione religiosa e delle conoscenze magiche o scientifiche.
L'aspetto di un elementale, per esempio, può essere mostruoso o incantevole se confrontato con l'aspetto delle altre creature attorno, e potrebbe anche avere una forma incomprensibile o intangibile. In alcuni casi il suo corpo immateriale è sparso in varie locazioni, che possono essere lontane tra loro di chilometri.
Allo stesso modo, il carattere e il temperamento non sono identici per ogni singolo individuo. Persino l'intelligenza può essere diversa tra gli appartenenti della stessa razza e, in determinati casi, l'elementale può essere del tutto privo delle facoltà mentali e agire meccanicamente senza uno scopo cosciente.
Visto che l'aspetto dell'elementale è variabile, come lo è anche l'intelligenza, non esiste un linguaggio comune per gli appartenenti della specie. In gran parte dei casi due creature di razze diverse non riescono a comunicare tra loro o la fanno parzialmente. Se la sua intelligenza lo permette, può comunque apprendere il linguaggio delle civiltà in cui si trova a esistere.
Gli elementi che compongono la natura sono dei più disparati, ma possono essere ricondotti ai quattro classici dell'alchimia: aria, acqua, fuoco e terra. C'è chi distingue altri generi principali, ma a ben vedere si possono ritenere come sottotipi dei quattro elementi fondamentali: così il metallo è sottotipo della terra, l'energia di trasformazione è sottotipo del fuoco, e così via.
Questa suddivisione in quattro tipologie, o "razze", sono puramente accademiche, perché in realtà non è sempre facile attribuire una razza a un elementale, visto che potrebbe avere delle caratteristiche che ricadono per esempio sia nell'elemento terra che nell'elemento fuoco. È da tenere presente, a tal proposito, che nell'elemento "fuoco" si fa convergere qualunque fonte di energia: ma la materia stessa è fatta di energia, per cui anche gli altri tre elementi devono per forza contenere una base del "fuoco". Allo stesso modo, è da tenere presente che la materia è in continua trasformazione: per esempio il ghiaccio solido può sciogliersi e diventare liquido, e l'acqua può evaporare trasformandosi in gas.
Quindi un elementale viene fatto ricadere nella razza in cui sembra presentare le maggiori caratteristiche. In base all'elemento fondamentale a cui è legato, l'elementale ha di solito delle caratteristiche ben definite, sia comportamentali che fisiche. Da questo punto di vista la sua assegnazione a una delle quattro suddivisioni accademiche (razze) risulta abbastanza semplice.
A ogni elementale vengono poi attribuiti vari sottotipi, uno per ogni caratteristica di un elemento specifico. Se per esempio un elementale di terra presenta delle qualità tipiche dell'argento e (in misura minore) dell'ossigeno, può ricadere nei sottotipi "metallo" e "ossigeno". A differenza delle razze, i sottotipi sono designazioni imprecise e personali, che potrebbero variare secondo il gusto di chi cerca di definirli.
I sottotipi stabiliscono le sfumature secondarie e rendono gli elementali l'uno diverso dall'altro.
Non bisogna confondere gli elementali puri con le creature che, invece, hanno solo un legame indiretto con gli elementi naturali. Un elementale è strettamente connesso con l'elemento (o gli elementi), il quale contribuisce a formare la sua struttura corporea e mentale. Un'esposizione prolungata a un'ambiente dove l'elemento che lo compone è assente, porta l'elementale a soffrire e, alla lunga, a morire.
Per lo stesso motivo un elementale è molto vulnerabile agli elementi naturali che hanno delle caratteristiche opposte a quello che lo compone, perché potrebbero sciogliere i legami che formano la sua struttura corporea. Un elementale di fuoco, per esempio, tende a essere facilmente danneggiato dagli incantesimi che abbassano la temperatura o tramutano l'energia in materia solida; un elementale d'aria con sottotipo "ossigeno" non può sopravvivere a lungo in un ambiente privo di molecole d'ossigeno.
Inoltre, gli elementali puri sono stati creati originariamente per proteggere una specifica branca naturale e non possono sottrarsi al loro compito, anche perché sono essi stessi composti dagli elementi che sono incaricati di sorvegliare. Visto che nel tempo gli elementali si sono fatti sempre più complessi e si sono legati a numerosi elementi, sono cambiate anche le branche naturali da proteggere.
Un elementale non viene generato, ma creato. Può nascere attraverso un incantesimo che leghi gli elementi naturali in una struttura stabile; oppure può nascere in modo autonomo, senza un intervento cosciente dall'esterno, e in tal caso avrà le stesse caratteristiche dell'ambiente in cui si è formato.
Alcuni elementali possono anche creare delle copie minori di se stessi, prendendo gli elementi necessari dall'ambiente attorno.
La razza comprende gli elementali che sfruttano soprattutto i venti e i gas come veicoli di sopravvivenza. Nella categoria si fanno rientrare anche le creature suscettibili ai cambiamenti atmosferici, per esempio che percepiscono l'arrivo di una tempesta con largo anticipo valutando fattori come l'umidità nell'aria, i cambi dei venti e gli spostamenti delle nuvole.
Se sono pesanti, in genere hanno la capacità di volare; se sono leggeri, si lasciano trasportare dalle correnti dei venti che conoscono alla perfezione. In gran parte dei casi riescono a manipolare i movimenti dei gas e dei venti, agendo come poli di attrazione o di repulsione. Di conseguenza sono più vulnerabili negli ambienti chiusi e dove manca il riciclo dell'aria, per cui il modo più semplice per indebolirli è di confinarli all'interno di una prigione solida e senza uscita.
All'origine sono stati creati per proteggere la parte superficiale del pianeta.
La razza comprende gli elementali che sfruttano i liquidi e i fluidi. Nella categoria si fanno rientrare anche le creature che hanno capacità purificatorie, possono sopravvivere per giorni sommersi nelle acque o nuotare a velocità innaturali.
Spesso riescono a modificare la struttura del corpo per adattarla al liquido in cui si trovano e a scivolare tra le molecole che lo compongono. Come per gli elementale d'aria, di solito riescono a manipolare i movimenti delle acque agendo come poli di attrazione o di repulsione. Sono vulnerabili ai cambi violenti di temperatura: un abbassamento improvviso rallenta la loro attività, mentre un aumento rapido potrebbe farli impazzire e (in situazioni estreme) potrebbe tramutarli in elementali d'aria senza possibilità di ritorno alla loro forma iniziale.
Il loro scopo originale è di mantenere le acque pure, incontaminate, e di preservare le creature che ci vivono.
Gran parte degli elementali fa parte di questa categoria, che comprende le creature in grado di manipolare direttamente l'energia presente nella materia o in forma libera. Visto che qualsiasi oggetto esistente è composto di energia, è difficile sapere a una prima occhiata quale siano le capacità e le vulnerabilità di un membro di questa razza.
Sono mutevoli di natura, hanno comportamenti spesso imprevedibili e non sempre agiscono sulla base di un obiettivo. I cambi di temperatura modificano anche il loro stato d'animo e in certi casi li spingono a reagire con rabbia. Tutte queste incertezze dimostrano come questa razza sia la più pericolosa tra gli elementali.
In origine sono stati creati per custodire il fuoco e impedire che bruciasse gli elementi della natura a esso vulnerabili. Quando le civiltà sono progredite, il loro obiettivo si è evoluto e hanno cominciato a sorvegliare le varie forme di energia canalizzate dalla magia e dalla tecnologia, pronti a intervenire in caso di abuso.
Rappresenta la razza più complessa sotto vari punti di vista. Chi è legato all'elemento terra si nutre dei frutti senza alterarli, conosce i metalli, manipola la materia con facilità (di qualsiasi durezza) e ha spesso delle conoscenze profonde relative agli altri tre elementi (aria, acqua, fuoco), perché la salute della materia dipende anche da questi.
Hanno un carattere indipendente e sono spinti a proteggere fino all'ossessione qualsiasi oggetto di stampo naturale, cioè che non sia uno strumento generato da una creatura. A volte questo li porta, paradossalmente, a sacrificare le creature viventi per proteggere un ambiente naturale, perché ritengono il loro gesto rivolto a un bene superiore.
Esistono diversi modi per danneggiarli, per esempio usando la forza bruta per distruggerli o trasformando il loro corpo in forme meno solide. In ogni caso si trovano a disagio all'interno delle strutture artificiali, specie se sono composte di materiali complessi costruiti dai popoli, perché richiedono loro un grande sforzo per comprenderli e manipolarli.
Sono stati creati con un obiettivo ambizioso: custodire i doni naturali da chi intende sfruttarli. Un compito che risulta al di sopra delle aspettative di chiunque, motivo per cui si trovano a volte a compiere delle scelte condannabili.
In genere un elementale è sempre ben disposto e collaborativo nei confronti dei membri della stessa razza, e lo è di sicuro verso gli individui con lo stesso sottotipo, perché avverte con loro uno stretto legame e condivide il medesimo obiettivo. Per la stessa ragione, è piuttosto intollerante verso gli elementali che possiedono una natura opposta alla sua.
Lo stesso discorso vale per le creature esterne. Un elementale cercherà sempre di aiutare e, se necessario, di proteggere chi agisce con una motivazione simile alla sua, mentre ostacolerà e attaccherà senza pietà chi cerca di ferire lui o l'ambiente a cui è legato.
Non si può parlare di una vera struttura sociale. Quando gli elementali si trovano in un gruppo, lo fanno in vista dello scopo finale e non per integrarsi in una civiltà. In ogni caso tendono a legarsi profondamente alle creature esterne che dimostrano di condividere in tutto o in gran parte la loro natura, al punto che sono pronti a sacrificarsi per proteggerle, spesso anche quando non è necessario farlo. Capita che questo attaccamento diventi persino ossessivo, costringendo la creatura esterna ad allontanarli in modo brusco per liberarsene (a volte attirandosi così il desiderio di vendetta dell'elementale).
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