L'elfo della luce è una razza di elfi che vive sul pianeta Gea ed è quella che più si avvicina alla specie umana per caratteristiche. Mentre il rapporto tra i popoli esterni e gli altri elfi risulta spesso problematico e, a volte, impossibile, gli elfi della luce sono più disponibili a intrattenere il dialogo con chi non appartiene alla loro razza.
Il loro aspetto è molto simile a quello degli umani, con una struttura più aggraziata e agile.
La prima caratteristica che contraddistingue gli elfi della luce dagli umani è la forma molto esile e slanciata. Hanno una pelle di un rosa chiarissimo, quasi pallido, che però risulta attraente grazie alla luminosità sottocutanea che dona loro una caratteristica unica. Proprio la luminosità è il fattore che determina il nome con cui vengono chiamati. Inoltre hanno in genere degli occhi ben delineati, dai colori chiari, sopracciglia sottili e la sommità delle orecchie un po' appuntita e rivolta all'indietro.
Gli umani li ritengono dotati di una bellezza eccezionale e di metodi aggraziati; il lieve alone che li circonda aumenta il senso di attrazione e affievolisce gli eventuali difetti fisici.
Sono conosciuti con vari epiteti che richiamano la loro natura agli occhi dei popoli esterni. Tra i nomi più noti si trovano elfi luminosi e elfi chiari.
Al di là dell'aspetto, i nomi sono nati anche per distinguerli da un'altra razza di elfi, quella degli elfi scuri, che vengono considerati con disprezzo dai popoli della superficie.
Gli elfi della luce abitano in dimore semplici, costruite con legno e paglia, che si trovano sia al livello del terreno che sull'alto degli alberi, dove sono raggiungibili grazie a scale di corda e a ponti sospesi di assi di legno. Alcuni elfi della luce vivono sugli strapiombi, sempre in costruzioni lignee, a ridosso di fiumi scavati in canyon e non molto lontano dalle cascate. Anche in questo caso esistono ponti di assi e di corda per collegare le abitazioni, che vengono usate soltanto quando le condizioni del tempo sono davvero precarie o per difendersi dall'arrivo di numerosi predatori. È loro preferenza, infatti, vivere all'aria aperta e usare le capanne minori per proteggere i figli ancora vulnerabili.
Durante la Quinta Era si sono a volte espansi verso le Terre Antiche, ma solo per brevi tratti. La loro terra natale in questo periodo è e rimane l'Yirill, che difendono con ogni mezzo.
Gli elfi della luce si fondano su una società gerarchica molto flessibile. A capo si trova un re, il quale ha un potere decisionale senza limiti, ma raramente sono esistiti re elfi che hanno preso decisioni contrarie al volere del popolo. Il re è scelto per via ereditaria o, in mancanza di eredi, per volontà del popolo riunito. In ogni caso, il ruolo del re è legato alla tradizione e non ha lo stesso valore dei sovrani degli umani.
Il governo segue leggi naturali: qualsiasi regola che infranga l'equilibrio della Terra si ritiene immediatamente nulla e da non rispettare.
Gli anziani del popolo sono tenuti in grande considerazione e le loro parole ascoltate come autentiche perle di saggezza che vanno addirittura a sovrastare il ruolo del re. Vista la lunga vita degli elfi della luce, questo non deve stupire: gli anziani possiedono esperienza e conoscenza, e detengono segreti che gli altri popoli meno longevi hanno dimenticato.
Gli anziani si premurano di tramandare oralmente le loro conoscenze più segrete, ma in genere mettono per iscritto il loro sapere in libri che vanno a formare un'enorme biblioteca comune nel cuore dell'Yirill. I bibliotecari, di solito vecchi elfi, passano il loro tempo a studiare, a trascrivere e a catalogare, e per questo sanno come reperire i volumi tra centinaia di migliaia. Si dice che i membri più anziani siano anche stati i primi fondatori della biblioteca.
I libri vengono tradotti in numerose lingue (anche proibite) e quelli che contengono conoscenze particolarmente pericolose, come le formule di magia nera, vengono nascosti in antri segreti protetti magicamente. Tra i vari scaffali si trova una lunghissima raccolta che racconta la storia del mondo.
I culti sono diretti alla natura e agli spiriti che la abitano. Gli spiriti sono definiti "divinità" dagli altri popoli, ma per gli elfi della luce si tratta di un concetto diverso: una spiritualità legata tanto al mondo materiale quanto a quello di transizione. L'energia è la stessa che accompagna l'individuo in vita e dopo la vita, e continua a spostarsi e a reincarnarsi in forme diverse. Questa concezione è una diretta conseguenza della natura degli elfi, che nascono attraverso un'interazione diretta con l'ichor.
Il rapporto degli elfi della luce con la guerra è di pura necessità. Non è mai capitato che di loro iniziativa siano entrati in battaglia, se non perché minacciati o in vista di un pericolo estremo che andava a colpire sia loro sia il pianeta. Il loro legame con la vita, in ogni sua forma, è sacro. Infatti, si rifiutano di pronunciare parole che possono essere associate alla fine della vita e temono sopra ogni altra cosa la morte non naturale (come è, per esempio, quella di un colpo di spada).
Gli elfi della luce usano un tipo di magia esclusivamente naturale. Sono capaci di comunicare con gli animali, con i vegetali e con qualsiasi elemento inanimato che non sia artificiale e di mettersi sullo stesso piano di esistenza. A gradi più alti di esperienza, possono persino controllare branchi interi o stormi di uccelli, o addirittura controllare gli eventi atmosferici.
Fanno uso essenzialmente di magia bianca (motivo per cui il loro aspetto è particolarmente chiaro e luminoso). Di rado un elfo della luce si interessa di magia nera e, in quel caso, spesso si distacca dalla sua forma iniziale e assume un aspetto diverso dagli altri membri del suo popolo.
Al centro dell'Yirill è custodito un segreto inaccessibile, una fonte di energia o di magia estremamente potente, che gli elfi della luce proteggono a ogni costo. Sono nate diverse leggende sulle proprietà di questa fonte; tra le altre cose, si dice che sia capace di donare una lunga vita ai mortali.
Gli elfi della luce sono sopravvissuti per millenni senza modificare radicalmente la loro natura. Su Gea erano presenti probabilmente dalla fine della Quarta Era, quando sono comparsi i primi esemplari di elfi, ma hanno iniziato a proliferare e si sono largamente diffusi a partire dall'era successiva.
Verso la fine della guerra, il sinkal Devan è riuscito a penetrare nell'inviolata isola degli elfi. Sconfitto il re, l'isola ha perso la magia che la legava e ha iniziato a precipitare lentamente al suolo. A quel punto gli elfi della luce sono stati costretti ad abbandonare la guerra e a ritirarsi nelle terre dell'ovest (la futura Yirill) per sfuggire al dominio degli umani, ormai esteso a quasi tutto il continente.