Gli enceladici sono gli abitanti della colonia di Encelado. Si tratta di una popolazione omogenea dal punto di vista economico e politico, mentre il sangue etnico dipende dai componenti che hanno emigrato da Gea nel corso dei secoli.
Dal punto di vista biologico, gli enceladici hanno mantenuto un organismo simile a quello dei terrestri grazie agli ecosistemi artificiali creati sulla superficie. Tuttavia, dopo essere state sottoposte alla bassa gravità della colonia nei primi secoli di insediamento, le generazioni nate su Encelado hanno modificato la loro struttura ossea, che è diventata più fragile, e la muscolatura, che si è adattata per sollevare pesi inferiori ed è quindi molto meno sviluppata rispetto a quella dei terrestri. In seguito la gravità è stata migliorata, avvicinandola a quella terrestre senza però raggiungerla, ma l’impronta genetica della bassa gravità si è tramandata anche nei discendenti.
I nascituri hanno aumentato sensibilmente l'altezza, che mediamente nei trentenni raggiunge i 212 cm, con un picco registrato di 273 cm. Gli occhi sono inoltre più grandi rispetto a quelli dei terrestri e abituati a una luce solare inferiore.
L'allontanamento dai terrestri ha portato i coloni a sviluppare delle caratteristiche peculiari nel comportamento e nei rapporti sociali. Ecco alcuni tipici esempi:
Il sattrico è il linguaggio ufficiale degli enceladici, al quale si accompagna la lingua inglese (diffusa in molte zone) e la lingua universale prevista dalla Legge per la Semplificazione, lo statuto comune a tutte le colonie.
Dalla prima colonizzazione di Encelado i calendari ufficiali in uso sono due: il primo si riferisce al normale tempo di rivoluzione di Encelado attorno a Saturno e il secondo è il calendario gregoriano, uno standard usato da tutte le colonie per uniformare il loro tempo. In seguito, la Legge per la Semplificazione ha reso obbligatorio l'introduzione del calendario universale, che comunque non differisce molto dal normale calendario gregoriano. Anche dopo l'introduzione del calendario universale, gli enceladici usano il proprio anno normale per calcolare gli avvenimenti interni, servendosi invece dell’anno UC solo per fatti ufficiali o durante l’interazione con le colonie esterne.
Per quanto riguarda il conteggio del ciclo giorno-notte, gli enceladici hanno sempre mantenuto la durata del giorno di Encelado, che compie una rotazione completa su se stesso in circa 33 ore e 53 minuti. Quindi si sono rifiutati sin da subito di simulare con la luce artificiale la durata di circa 24 ore del giorno di Gea, come invece hanno fatto quasi tutte le altre colonie.
La datazione rientra nell'arco di tempo descritto in queste pagine: