L'Epoca dell'Equilibrio è l'ultima epoca di disordini ininterrotti che ha accompagnato Gea dal giorno in cui il pianeta ha iniziato a cambiare in modo radicale e innaturale. Dopo oltre 5 milioni di anni, Gea è libero di raggiungere un equilibrio. Infatti l'Arkronorium, protagonista dell'epoca precedente, ha cessato la sua influenza caotica e l'ichor ha concluso il suo compito di riportare il pianeta al proprio «stato originario».
Per essere più precisi, l'ichor ha fallito in parte il suo proposito, perché quando è stato diffuso su Gea ha subito un'inaspettata corruzione e i cambiamenti futuri sul pianeta sono stati deviati e ritardati. In ogni caso, in quest'epoca la sostanza smette di agire e le mutazioni improvvise scompaiono. Gli eventi storici e naturali che si susseguono sono il frutto del normale corso geologico.
Per il primo miliardo di anni i popoli continuano a evolversi e a sopravvivere, ma si tratta di gruppi che sono intimamente legati al luogo dove vivono e che non hanno interesse ad abbattere gli elementi naturali per fare il posto alle strutture artificiali; anzi, il loro rapporto con la natura si avvicina molto alla simbiosi, dove entrambe le parti traggono dei vantaggi. La loro intelligenza non sembra nemmeno essere adeguata per tentare una scalata tecnologica. I campi scientifici restano ai livelli primitivi, con rare eccezioni, tuttavia si sviluppano delle culture e delle società spesso complesse.
Nel 1.300.040.711 d.C. scompare l'ultima civiltà dotata di una società complessa. Da questo momento il pianeta non vedrà altre civiltà endemiche con un'intelligenza abbastanza spiccata da tentare un progresso culturale e tecnologico.
Al termine dell'epoca, nel 2.442.800.111 d.C., un enorme meteorite impatta sul pianeta, causando una serie di disastri a catena e provocando l'estinzione di gran parte delle specie viventi.
[Calendario CE] Da 6:4169510 a 6:2441299090
[Calendario GB] Da 5.670.531 d.C. a 2.442.800.111 d.C.
L'Epoca dell'Equilibrio inizia nel momento in cui finiscono gli effetti dovuti alla distruzione dell'Arkronorium.
Il clima e gli ecosistemi riprendono il loro andamento naturale. L'epoca vede un alternarsi di cambiamenti climatici e di glaciazioni, con qualche catastrofe naturale che porta a importanti estinzioni tra le specie; la vita comunque continua a sopravvivere e a prosperare.
Con il ritorno dell'equilibrio naturale e la caduta delle civiltà tecnologiche, la vegetazione torna a crescere rigogliosa e senza limiti a ostacolarla. Gea è popolato da creature che si adattano al nuovo clima e si integrano nella natura.
Anche i popoli intelligenti raggiungono una connessione intima con il luogo dove vivono. Spesso imparano a comunicare con le creature naturali, a scambiare favori con loro e a difenderle in cambio di protezione. I predatori continuano a cacciare le prede, ma soltanto per necessità e non per desiderio di supremazia o per un gioco di potere.
L'arte è il campo umanitario che risplende più di ogni altro durante l'Epoca dell'Equilibrio. Le civiltà che si susseguono sono numerose e ognuna porta a realizzare una forma d'arte diversa, spesso mai comparsa prima d'ora sul pianeta.
Delle opere, delle tecnologie e delle imprese del passato sono rimaste tracce troppo misere perché qualcuno possa ricostruire la storia. I popoli ancora presenti non hanno un esempio da seguire per tentare un progresso tecnologico e quindi restano allo stato primitivo. La conseguenza è che il pianeta non viene intaccato da nuove strutture artificiali.
In questo periodo la magia è scomparsa e l'accesso alla trama magica diventa impossibile. Nelle prime generazioni dell'epoca sopravvivono ancora delle creature dotate di magia innata, che in genere non riescono a tramandare ai figli. Nell'arco di poche generazioni la magia smette del tutto di esistere.