L'Epoca dell'Uomo è caratterizzata dall'espansione culturale, economica e tecnologica dell'essere umano. Sebbene la civiltà umana si sia formata alcuni millenni prima e sia il frutto di una lunga evoluzione, nella pratica il suo dominio assoluto inizia con la scomparsa degli ultimi nefilim, avvenuta per l'appunto alla fine dell'epoca precedente.
L'essere umano rimane l'unica specie su Gea dotata dell'intelligenza necessaria per creare un impero scientifico e tecnologico. Parte con il fondare delle città sempre più imponenti e arriva infine alla conquista dello spazio, fondando numerose colonie sui pianeti e sui satelliti naturali del Sistema Solare. Nel frattempo la sua tecnologia evolve in forme sempre più avanzate, apportando miglioramenti in ogni campo scientifico e culturale e ponendo le basi per l'estremo sviluppo che avverrà nell'epoca successiva.
L'avvenimento principale a livello locale è la diffusione dell'ichor su Gea, una sostanza capace di modificare radicalmente l'ecosistema e di portare l'ambiente a una sorta di «involuzione». L'ichor era già stato diffuso nel pianeta in forma massiccia milioni di anni prima e a quel tempo aveva portato ad accelerare la comparsa della vita. L'ichor diffuso nel 2.032 d.C. durante il Progetto Origin, invece, ha l'effetto opposto di far regredire le condizioni naturali del pianeta, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Infatti, a partire dalla sua diffusione i movimenti geologici subiscono un'anomala accelerazione che porterà su Gea un cambiamento netto, inevitabile e in certi periodi addirittura catastrofico. Creature e popoli scomparsi faranno in breve ritorno, mentre i continenti saranno bersagliati da disastri naturali e si spaccheranno per formare nuove aggregazioni di terre in tempi brevissimi dal punto di vista geologico. Gli effetti si manifestano progressivamente, andando anche a intaccare la natura degli umani: in poche generazioni, dentro di loro si insinueranno delle alterazioni genetiche che porteranno alla nascita dei mutanti.
Il fenomeno continuerà a farsi sentire anche nel corso della Quinta Era.
Un altro evento che produrrà delle pesanti ripercussioni nelle Ere future è il passaggio del demone Teh' Lorkradon, che apre portali di accesso e di comunicazione su quasi ogni mondo dei numerosi universi esistenti. Il processo in realtà ha richiesto un lunghissimo periodo di tempo che è andato a coinvolgere anche le epoche passate, ma è nell'Epoca dell'Uomo che arriva alla sua fase finale.
Teoricamente, dopo questo evento una qualsiasi creatura con capacità adeguate è libera di spostarsi attraverso i portali e di raggiungere facilmente un mondo diverso dal proprio (come avverrà durante l'Epoca degli Angeli e dei Demoni).
Nel corso dell'epoca si verifica anche un evento anomalo che resterà sempre senza una spiegazione e che è stato chiamato in modo significativo «Grande Sogno». A uno a uno gli esseri umani delle varie colonie cadono vittima di un sonno dal quale è impossibile svegliarsi e che durerà per circa tre secoli. Il risveglio avviene in contemporanea per tutti i sognatori, a dimostrazione che il Grande Sogno è stato probabilmente indotto da una mano cosciente.
Su Gea, nonostante il pianeta sia stato battuto per tre secoli da disastri naturali come le ondate dei fiumi e la caduta di meteoriti, gran parte dei risvegliati si è trovata intatta su terreni devastati, come se qualcuno li avesse temporaneamente spostati. Tuttavia si sono contate anche numerose morti, senza contare le cadute economiche e politiche che sono seguite a causa di secoli di inattività da parte dell'uomo.
Le ipotesi sul Grande Sogno sono molte, ma nessuna è capace di dare una spiegazione del tutto coerente a quanto è successo e quindi l'evento resterà uno dei più grandi misteri della storia.
[Calendario CE] Da 4:7977 a 4:14410
[Calendario GB] Da 2.023 a.C. a 4.410 d.C.
L'epoca inizia ufficialmente dopo la morte di Daresh, l'ultimo nefilim rimasto a governare su Gea. Per millenni i nefilim avevano dominato i regni, influenzando di fatto gli uomini nella loro evoluzione: con la loro completa assenza, il pianeta cade nelle mani degli esseri umani senza nessuna ingerenza esterna.
In seguito alla diffusione dell’ichor e agli sconvolgimenti naturali che seguono, le placche tettoniche si muovono in modo anomalo, mutando d’improvviso e radicalmente la forma delle terre emerse. Le conseguenze per le specie e per i popoli umani saranno pesanti, ma ancora gestibili nel corso dell'Epoca dell'Uomo. Tuttavia alcune catastrofi inaspettate, impossibili da prevedere vista la causa che le ha generate, va a modificare la conformazione della superficie con la nascita di nuove catene montuose o la distruzione di aree che non erano state considerate a rischio.
Il peggiore terremoto dell'epoca avviene nel 2.614 d.C. nel cuore dell'Asia. Nei secoli successivi il continente asiatico è messo a dura prova da scosse continue, che hanno l'effetto di logorarlo sempre più. Dall'altra parte del pianeta, anche l'America del Nord subisce delle catastrofi a catena che la spingono sull'orlo di una crisi economica da cui si rialzerà a fatica.
Per una panoramica di come si stanno evolvendo i continenti, vedi la sezione di geografia della Quarta Era.
Quando gli effetti dell'ichor si fanno più pesanti, le Nazioni più progredite di Gea uniscono le loro risorse per fronteggiare le catastrofi. Tuttavia, non riusciranno mai a trovare delle soluzioni definitive. L'unione tra gli Stati porta però a un aumento della tecnologia e a stanziare larghi fondi in favore della scienza (a discapito di altri problemi importanti, quali la povertà nelle zone dove la tecnologia tarda ad arrivare).
In seguito alla conquista spaziale, Gea mantiene a lungo il predominio economico e politico, per cui le colonie esterne non si sentono in dovere di aiutare i terrestri a fronteggiare i rischi ambientali del loro pianeta. In qualche modo è Gea stesso ad allontanare gli aiuti per dimostrare la propria supremazia.
L'ichor produce effetti anche e soprattutto sull'evoluzione delle specie. I primi segni sono evidenti in seno alla specie umana: nascono individui con capacità innate fuori dal comune, non ancora riconosciuti pubblicamente, che si evolveranno in vere e proprie specie mutanti. Un ramo separato andrà a formare la struttura genetica che porterà alla razza dei nani (in seguito diventata una specie separata dall'uomo).
Una parte dei governi è consapevole che quello dei mutanti è un fenomeno in crescita e crea delle organizzazioni mirate per tenere sotto controllo il suo evolversi. Il motivo è duplice: da una parte si tenta di capire quali saranno le ripercussioni future e dall'altra si cerca di replicare in laboratorio le loro capacità fuori dal comune. Nei primi tempi la tecnologia necessaria per lo studio è poco efficace e le capacità migliori non si riescono a copiare, ma con il passare dei secoli nascono interi rami scientifici dedicati al controllo e allo studio dei mutanti, grazie ai quali si ottiene un enorme balzo in avanti nella comprensione della fisica.
Per lungo tempo l'esistenza dei mutanti viene tenuta nascosta (per quanto possibile). La situazione diventa di dominio pubblico nel 2.540 d.C., dopo che alcuni membri della famiglia Backgram decidono di rivelarsi, e porta alcuni secoli più tardi alla nascita di una legge discriminatoria che obbliga i mutanti alla registrazione per poter così tenere sotto controllo le loro particolari capacità.
Di seguito ci si limita a dipingere la situazione e il peso politico dopo il verificarsi del Progetto Origin, perché fino ad allora il quadro generale è quasi identico alla storia della Terra.
Durante il corso dell'epoca si definiscono tre superpotenze che dominano in campi diversi: Stati Uniti (leader nella tecnologia), Unione Europea (leader economica e politica) e Unione Africana Estesa (con un'economia e una politica ancora giovane, ma in rapido progresso).
L'influenza politica dell'America del Nord è predominante per buona parte del terzo millennio d.C. In seguito l'Unione Europea inizia a dominare a livello sia politico che economico, mentre la tecnologia rimane ad appannaggio dell'America - che però si limita a importare e a sfruttare la tecnologia esterna, più che a produrla in proprio. La perdita di potere da parte dell'America del Nord si deve soprattutto all'enorme numero di catastrofi naturali che la bersagliano e che porterà in futuro a smembrare il continente in più parti.
Dopo secoli di disastri affrontati, l'America si ritrova con un'economia in avaria e non riesce a sostenere il fardello della ricostruzione. Grazie al grande livello tecnologico raggiunto (indebitandosi con l'Unione Europea), però, riesce a sostenersi ancora per diversi secoli. Da allora adotta un clima di cautela, scegliendo di isolarsi e di intrecciare rapporti con l'Unione Europea solo per mantenere alto il suo sviluppo nella tecnologia.
Nell'Asia è la Cina a essere la Nazione più influente, arrivando a rivaleggiare con l'Unione Europea e l'America del Nord. La popolazione continua a lungo a espandersi e a diffondersi in quasi ogni continente, rendendo di fatto la Cina una superpotenza economica e con un grande potere politico. Ma dopo il terribile terremoto del 2.614 d.C., l'intera Asia, Cina compresa, regredisce improvvisamente. La Russia rimane uno Stato neutrale per diversi decenni, nè troppo debole nè troppo potente, lottando contro una catastrofe ambientale crescente.
Mentre le Americhe e l'Asia lottano per la sopravvivenza politica, alcune zone d'Africa scoprono un rigoglio economico. Il motivo è dovuto in parte all'incidenza dell'Unione Europea nei secoli precedenti, che ha favorito lo sviluppo in locale, a danno però di altre zone che sono sprofondate nel degrado più profondo. Alcuni tra gli Stati africani più potenti si sono riuniti in una confederazione, l'Unione Africana Estesa.
Quando l'America del Nord, a distanza di millenni, si sposta nella posizione in cui in tarda età sorgerà l'isola di Aztlon, recupera la forza economica e si isola dal Continente, vivendo in autonomia in mezzo all'oceano. Di fatto, però, si trasforma in un continente completamente nuovo, con una cultura e un popolo quasi del tutto cambiato.
Per l'essere umano, questo è il periodo di maggiore evoluzione nella sfera religiosa. Nel corso dei popoli si passa dal politeismo, al monoteismo e ad un ateismo più o meno marcato. Sorgono diverse filosofie religiose che cercano di spiegare in modo razionale il mistero del creato, senza mai arrivare a una vera conclusione. In numerosi secoli la religione diventa anche il pretesto per garantirsi potere, ricchezza e supremazia.
Lo sviluppo tecnologico è obbligatorio in un'epoca in cui la magia è quasi del tutto scomparsa. Nel corso dell'Epoca dell'Uomo subisce un rapido miglioramento, che sarà ancora più marcato durante l'Epoca della Tecnologia.
Il passo significativo si ha nel 2.218 d.C., quando si crea il primo insediamento stabile su Marte. Visti i risultati, da questo momento in poi le Nazioni si concentreranno sullo sviluppo spaziale, arrivando nel 3.125 d.C. a colonizzare gli asteroidi che orbitano entro un corto raggio.
Con la scomparsa dei nefilim la magia si spegne quasi del tutto. I popoli umani non hanno i mezzi e la conoscenza per accedere alla trama magica, e durante gli inizi del loro regno quasi non se ne trova traccia.
La storia cambia nel momento in cui i mutanti si espongono pubblicamente e si diffondono tra i popoli comuni, causando scompiglio con le loro capacità che in alcuni casi possono essere spiegate soltanto attraverso l'uso della magia. I mutanti diventano a tutti gli effetti una specie separata da quella dell'uomo. Sebbene alcuni oppositori si ostinino a considerare le loro capacità una semplice mutazione umana, è chiaro che la magia non ha del tutto abbandonato il pianeta materiale: semplicemente, il suo accesso è reso più difficile.