L'Epoca della Vita, come si intuisce dal nome, è il periodo in cui gli antenati delle specie viventi prendono piede su Gea, diffondendosi e differenziandosi.
La formazione della prima cellula stabile su Gea è stata probabilmente innescata dall'esperimento di inseminazione portato avanti dagli arcansi durante l'epoca precedente. Il popolo la studia per qualche milione di anni, ricavandone ogni informazione possibile. Ottenuti i dati necessari, decide di abbandonare il pianeta e di riprendere il viaggio nello spazio, allo scopo di esplorare dei nuovi sistemi planetari su cui tentare l'insediamento e la replicazione della vita.
Gli arcansi torneranno soltanto dopo altri 3 miliardi di anni. In questo lasso di tempo, trovano una sostanza dalle proprietà atipiche (l'ichor), che in casi particolari può agire come un catalizzatore per l'evoluzione. Quindi spargono sul pianeta la nuova sostanza con l'idea di studiarne gli effetti nel tempo e di accelerare il processo, nella speranza che si formi la vita intelligente in tempi brevi. Il risultato andrà oltre le loro aspettative.
Verso la fine dell'epoca, una fazione degli arcansi fa pressione per cercare di colonizzare il pianeta, visto che da tempo stanno cercando un luogo stabile dove fermarsi. I progressisti vengono lasciati liberi di fare un tentativo, con la promessa di raccogliere i dati utili e di inviarli alla nave madre (Theia). Il pianeta si dimostra in effetti rigoglioso e denso di forme di vita complesse, ma l'astronave che deve riportare i dati al resto della popolazione viene bloccata a causa di un'avaria.
Non ricevendo una risposta, il popolo di Theia immagina che il pianeta sia ancora troppo pericoloso per potersi insediare, per cui decide di riprendere il viaggio. Gli esploratori restano bloccati sul pianeta e la colonizzazione arriva a un punto morto.
[Calendario CE] Da 1:930000000 a 1:4030999999
[Calendario GB] Da 3.610.000.000 a.C. a 509.000.001 a.C.
La data di inizio dell'Epoca della Vita viene scelta in via ufficiale come l'anno in cui si è formata la prima cellula stabile su Gea. Il processo che ha portato a generarla non è certo e non lo è nemmeno il periodo preciso, ma di sicuro il comune progenitore di tutta la vita esistente sul pianeta (soprannominato LUCA, «Last Universal Common Ancestor») è nato durante le prime centinaia di anni di quest'epoca.
Circa 300 milioni di anni dopo l'inizio dell'epoca la superficie è riunita nel primo supercontinente, Vaalbara, che a distanza di 500 milioni di anni si dividerà nei continenti Cratone di Kaapvaal e Cratone di Pilbara. Nel frattempo il mantello del pianeta raggiunge una temperatura di 1 600°.
Poiché le molecole organiche cominciano a scarseggiare, le cellule si devono evolvere e imparano a ricavare l'energia dalla luce solare, dall'acqua e dall'anidride carbonica, lasciando come scarto l'ossigeno: nasce la fotosintesi. Il resto è un crescendo, perché l'ossigeno si lega subito con alcuni materiali già presenti, come il calcare e il ferro. La parte di ossigeno in eccesso, che non riesce a legarsi, va a creare la terza atmosfera esistita dalla formazione di Gea.
L'Epoca della Vita è caratterizzata anche da due importanti ere glaciali che trasformano il pianeta in una "palla di neve", cioè lo ricoprono completamente di ghiaccio.
La seconda di queste glaciazioni è provocata dalla separazione del supercontinente Rodinia nei tre continenti Protolaurasia, Protogondwana e Cratone del Congo. La divisione porta alla formazione di nuovi oceani poco profondi e all'evaporazione di parte delle acque, che generano piogge potenti che vanno a erodere le rocce esposte. Proprio le piogge spingono i gas serra a ridursi e quindi ad abbassare la temperatura del globo, innescando un periodo di gelo estremo.
I continenti continuano a muoversi nei successivi milioni di anni, riassemblandosi prima nel supercontinente Pannotia e scindendosi poi nei quattro continenti Laurentia, Baltica, Siberia e Gondwana.
Quando l'ossigeno si libera per formare l'atmosfera, per le creature si tratta di una sostanza tossica. Gran parte della vita sul pianeta si estingue (catastrofe dell'ossigeno), a eccezione di alcune specie che riescono ad adattarsi.
Tuttavia la vita non si arrende. Più tardi, dopo la fine della prima era glaciale (chiamata Huronian) nascono gli eucarioti, che sono cellule più grandi e complesse dei procarioti prima esistenti. Un miliardo di anni dopo si formano le prime piante pluricellulari — delle alghe verdi — e, 100 milioni di anni dopo, i primi esseri animali pluricellulari che hanno un aspetto simile alle spugne.
Nel 543.000.000 a.C., mentre le terre si riuniscono nel supercontinente Pannotia, avviene l'esplosione cambriana: in breve tempo compaiono gli antenati da cui deriveranno le forme di vita che conosciamo. 13 milioni di anni dopo fanno l'apparizione anche i primi vertebrati marini.