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Fotocristallo

Il Sinkal - Copertina
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, s...vedi tutto
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
 

Descrizione

Il fotocristallo è un cristallo poliedrico delle dimensioni di circa 50 attometri creato dall'Onnimente.

 

Aspetto e funzionalità

Era un cristallo con una decina di facce e la sua intera superficie continuava a muoversi come se fosse fluida.

Descrizione tratta da Tracce nella Rete

Il fotocristallo ha dimensioni minuscole, tanto da renderlo invisibile all'occhio umano e da richiedere l'uso di un'adeguata strumentazione per lo studio superficiale. Ha due proprietà fondamentali:

  • riesce a cambiare di stato, modificando alcune leggi di frequenza;
  • si lega a una fonte di energia già esistente e funge da innesco per liberarla in un'unica esplosione.

Il cristallo è una forma di energia zero quasi allo stato puro e presenta una solidità minima. Se si lega a una fonte di energia esterna, mantiene il legame anche quando viene allontanato, indipendentemente dalla distanza che li separa. Inoltre, il cristallo stesso si surriscalda fino a raggiungere temperature anche superiori ai 100 000 °C. Il surriscaldamento sembra essere necessario al fotocristallo per mantenere il legame con la fonte di energia. Il motivo non è chiaro, visto che non si conoscono le sue proprietà fino in fondo, ma sono state avanzate delle ipotesi: è probabile che tenti di copiare in parte la fonte di energia a cui è legato, quindi più l'energia della fonte è alta e maggiore è la temperatura del fotocristallo; un'altra ipotesi indica che il cristallo deve continuare ad adattarsi per manentere il legame e quindi deve consumare di continuo una spropositata energia interna.

Resta un fatto che il fotocristallo contenga al suo interno una forma pura di energia zero. È facile da dimostrare, perché è sufficiente avvicinare il cristallo a un comune elettrodomestico che sfrutti l'energia zero e si ha subito una risposta: il fotocristallo emette una frequenza della durata di 42 femtosecondi e poi si addormenta. Sembra quindi che reagisca a tutte le fonti di energia zero, ma che si leghi soltanto a quelle che superano una certa soglia quantitativa.

In genere l'energia zero richiede dei contenitori particolari per essere contenuta, come per esempio i generatori zero, che sono composti da diversi materiale concentrici con solidità sempre maggiore per isolarsi dall'ambiente esterno e impedire il collasso. Il fotocristallo rappresenta un'anomalia, perché grazie alla sua proprietà riesce ad adattare la struttura e la solidità per impedirsi di collassare. È quindi un perfetto contenitore di energia zero, che può sfruttare per adattarsi ai cambiamenti.

 

Storia e creazione

 

I primi ritrovamenti

Il primo fotocristallo fu trovato casualmente su Encelado verso la fine dell'anno 4:17353 (7353 d.C.). Durante un'operazione di scavo per estendere una città lungo i sotterranei è stato rinvenuto un insetto sconosciuto, inviato nei giorni seguenti in laboratorio a scopo di studio; insieme all'insetto, le analisi hanno rilevato la presenza del cristallo. L'OPRAS fu incaricata subito di studiare le proprietà e stilò un'analisi preliminare sui possibili rischi del cristallo. I ricercatori per il rischio alzarono il livello di minaccia non appena si accorsero che il cristallo era in grado di legarsi a fonti di energie ragguardevoli (per esempio, a un generatore zero) e che era potenzialmente in grado di farle detonare a distanza, liberando il loro intero potenziale.

 

L'esplosione dei fotocristalli

Sin da subito, gli studiosi non furono in grado di appurare se i fotocristalli fossero stati creati dall'Onnimente o dall'Oracolo. In seguito, quando due fotocristalli innescarono la distruzione della città di Zafasmuri, l'Onnimente fece ricadere la colpa sull'Oracolo.

La robumana [dell'Onnimente] aveva i palmi aperti davanti a lei, rivolti verso l'alto. Su ognuno era appoggiato un nucleo poliedrico invisibile all'occhio umano, del diametro di cinquanta attometri. Gli scienziati che lo avevano studiato lo chiamavano fotocristallo. Erano legati a due generatori zero presenti in città e Shindra li aveva attivati da pochi minuti. Il processo era irreversibile. Quando i fotocristalli si attivavano, la tecnologia collegata avrebbe continuato a risucchiare quanta più energia possibile, fino a esplodere.

Descrizione tratta da Terra Bruciata
 

Fonti esterne di approfondimento

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