La Fulmine Azzurro è una spada magica della Quinta Era, costruita per difendere la città di Jiva dalle aggressioni nemiche e in particolare dalle continue incursioni dell'esercito di Kerastra.
La spada non ha dettagli particolari, a parte un lungo fulmine disegnato sulla lama che ricorda la sua appartenenza. Anche il materiale che la compone è comune.
Dentro di sé, però, è stata impregnata di un incantesimo capace di richiamare una magia naturale specifica e limitata: sollevando la spada al cielo, la lama si carica di elettricità che poi può essere sprigionata sottoforma di numerosi fulmini. Il primo effetto della magia è di accecare chiunque la guardi, a causa della forte luminosità. L'effetto di attacco è invece piuttosto potente e riesce a ferire gravemente l'avversario su cui è indirizzato, sia fisicamente che con un enorme boato che lascia frastornati. La sua forza aumenta di molto quando l'aria è carica di elettricità, per esempio durante un temporale.
L'attacco è molto impreciso e le saette vengono sparse in un raggio tutt'attorno al possessore, colpendo indiscriminatamente chi è nelle vicinanze. La spada quindi non è stata creata da uno stregone esperto, perché in caso contrario riuscirebbe a indirizzare la magia in un unico punto senza troppe difficoltà. Inoltre, la magia della Fulmine Azzurro è limitata. Una volta evocata, richiede diverso tempo per poter essere ripristinata e riusata, e qui sta il suo limite più grande.
La Fulmine Azzurro fu costruita perché fosse il Generale Blu a maneggiarla, infondendo coraggio nell'esercito a suo comando e terrore negli eserciti nemici.
La datazione rientra nell'arco di tempo descritto in queste pagine: