Il generatore zero è una tecnologia della Quarta Era avanzata, costruita per conservare l'ichor puro (chiamato dai popoli del periodo «energia zero»), in modo da poterlo poi sfruttare per produrre un'energia pulita e rinnovabile.
La sua creazione è stata il primo passo per ottenere una fonte di energia perenne. In breve, i generatori zero si sono diffusi in tutte le colonie del sistema Solare.
Il generatore zero non ha una forma prestabilita, ma ha una struttura funzionale che è identica per tutti i vari tipi. La struttura prevede questi scambi:
quando all’esterno si richiede energia, l’energia zero viene spinta nella camera di assemblamento, costruita anch’essa in materia zero, che riaggrega l’energia zero in particelle fondamentali, diffondendo poi attraverso dei canali l’energia ordinaria richiesta.
Da notare che l’energia ottenuta è di gran lunga superiore a quella necessaria per accumulare inizialmente l’energia zero.
All’interno dell’atmosfera terrestre, dove i cambiamenti ambientali sono numerosi, mantenere l’ichor in formato di energia pura è estremamente difficile, a causa della sua tendenza ad aggregarsi per formare i versini e quindi le particelle che compongono gli atomi. Quindi, perché un generatore zero possa manipolare l’ichor, è necessario che riesca a manipolare i versini, disgregarli e costringere l’energia a conservarsi in una struttura di ichor solido. Ecco perché i generatori zero hanno varie camere di mistaggio al loro interno, ognuna adibita a un singolo compito.
I generatori zero sono studiati sia per accumulare e sfruttare l'energia zero, sia per evitare che si propaghi in caso di anomalie: in questo frangente, infatti, spengono il processo e non si riaccendono fino a quando non riescono a disperdere lentamente l'energia in eccesso accumulata.
La parte più esterna del generatore zero è fatto di materia ordinaria. Lo strato immediatamente sotto è fatto di ichor con una solidità molto elevata (materia zero). Segue una serie di strati concentrici, simili a scatole sempre più internate, fatte di un ichor via via meno solido. Dopo l'ultimo strato di ichor solido, si trova l'ichor in forma di energia pura (energia zero).
Notiamo in particolare che le camere di produzione e di distribuzione comprendono strumentazioni fatte esclusivamente di ichor solido, senza nessuna traccia di materia ordinaria: in caso contrario, sarebbe impossibile conservare l’ichor in forma di energia pura. Infatti, nello spazio in cui è contenuto l’energia zero non deve esserci nemmeno un atomo di materia ordinaria, altrimenti può portare l’energia a cambiare immediatamente di stato con conseguenze imprevedibili. Più la struttura attorno è solida, maggiori sono le probabilità che l’energia pura non si disperda ed entri in contatto con particelle ordinarie.