Gwen Ferlagor (29 gennaio 5:16046 - 27 settembre 5:16074) è una sinkal, unica figlia di Wintar e quindi principessa ereditaria di Kerastra.
Il suo aspetto è apparentemente simile a quello delle umane: in realtà, la sua forma reale non è ben conosciuta, anche se si presume che sia di componente gassosa, capace di aggregarsi in forma solida. Si sa che il suo sangue non è di colore rosso, ma nero.
Nell'aspetto non aveva niente di diverso da una qualunque altra donna umana. Dimostrava un'età vicino ai trent'anni, ma aveva la pelle liscia come quella di una ragazzina. [...] Aveva capelli estremamente lunghi, tenuti legati in una coda, occhi di cobalto ed eleganti tatuaggi rossi in varie parti del corpo.
Descrizione tratta da Il Sinkal
Non si hanno informazioni sulla madre di Gwen, tranne il fatto che morì a causa del veleno prodotto dal suo stesso corpo. La capacità di emettere veleno fu tramandata, con successo, alla figlia.
Come tutti i sinkal, Gwen è dotata di capacità innate insolite, ottenute attraverso generazioni di incroci tra specie diverse.
Tra le capacità che possiede, è capace di allontanare le anime e gli spiriti che vagano senza interagire con la materia, e per farlo deve soltanto guardarli. Lo spirito sarà disperso in un luogo casuale, in genere molto lontano dal punto di origine. Il potere sembra appartenere a una razza di fate antica, di cui tuttavia non abbiamo traccia.
Sempre attraverso gli occhi esercita un potere più diretto, e cioè la capacità di leggere le intenzioni delle creature e di anticipare quindi le loro mosse. Si tratta di una qualità che deriva dal sangue degli elfi (probabilmente elfi della luce). Inoltre, è in grado di memorizzare le azioni che osserva e di spingerle il proprio corpo e la propria mente a copiarle esattamente come sono avvenute. Questa è una delle prove più evidenti che Gwen non è dotata di un corpo fisico comune, ma malleabile e in grado di adattarsi a seconda degli sforzi da eseguire.
Un'altra prova a sostegno di un corpo adattabile è la sua abilità nel fondersi nell'ombra in un istante.
Il suo corpo è in grado di secernere un veleno rapido e altamente tossico, in grado di far marcire i tessuti organici in breve tempo. La tossina viene espulsa attraverso le unghie e quindi ha bisogno di essere iniettata fisicamente all'interno del corpo della vittima.
Gwen non può morire di vecchiaia (o in lei la vecchiaia sopraggiunge in tempi molto lunghi) e si presume quindi che sia dotata di un sistema di rigenerazione cellulare molto efficiente, che supera i normali vincoli presenti nei geni delle creature mortali.
Gwen nacque come risultato di una serie di incroci tra varie specie, avvenute in secoli di storia e probabilmente aiutate dall'uso della magia (in caso contrario non sarebbe stato possibile mescolare i geni di specie tanto differenti tra loro). Oltre a possedere capacità innate rare, che sviluppò con il tempo, fu iniziata alla lotta tra le kriniel, aggiungendo alle sue conoscenze una grande abilità nel duello personale.
Gwen fu determinante nella protezione della vita di suo padre quando si verificò il Giorno Rosso. I ribelli avevano pianificato un attentato all'imperatore avvalendosi di dieci uomini e di tre vashaar, mercenari capaci e conosciuti per la loro caparbietà nel perseguire un obiettivo, ai quali si sono poi uniti ulteriori ribelli mossi dallo spirito di gruppo.
I tre vashaar riuscirono a penetrare nel castello e a raggiungere la stanza dove l'imperatore si era rinchiuso. A questo punto l'intervento di Gwen ribaltò le sorti della battaglia. La sua capacità di duellare era di molto superiore a quella dei vashaar e poteva avvalersi di poteri innati piuttosto imprevedibili. Nonostante la loro preparazione, i mercenari si trovarono subito in una posizione di svantaggio.
La ragazza riuscì a trattenere gli aggressori il tempo sufficiente per permettere alle guardie di raggiungerli. Due dei vashaar furono costretti a ritirarsi, ma il terzo compagno fu atterrato dalla donna e catturato dai soldati.
Mekalegan tentò di attuare un secondo Giorno Rosso nel 7 dicembre 5:16073 (38501 d.C.) (era uno dei vashaar che avevano partecipato al primo attentato all'imperatore ed erano fuggiti). Questa volta, però, entrò da solo nel castello approfittando dell'assenza di gran parte delle guardie, impegnate a reprimere delle rivoluzioni in città vicine.
Come nel primo tentativo, riuscì a raggiungere l'imperatore. Ma ancora una volta trovò Gwen ad aspettarlo. La ragazza non ebbe difficoltà ad affrontarlo e uccise il vashaar in poco tempo, dimostrando tra l'altro di aver migliorato di molto le sue capacità rispetto al primo Giorno Rosso.
Gwen morì il 27 settembre 5:16074 (38502 d.C.), quando il sinkal Devan e le sue truppe assaltarono il palazzo di Kerastra e uccisero re Wintar. Gwen tentò di contrapporsi all'assalto, ma alla fine fu trapassata dalla spada di Devan. Alla morte, il corpo di Gwen si trasformò in ombra.
L'evento segna la fine della stirpe dei Ferlagor e quindi dell'impero. Di conseguenza, segna anche il termine della Guerra dei Popoli.