Heron è un Metamorfo che si è occupato di scortare e proteggere Tiria-Da Qer e la sua famiglia.
Heron è stato creato dall'Onnimente ed è un clone di una versione di Norodari Qer appartenente a Utopia. Dal punto di vista fisico, è simile a Norodari ma con un aspetto invecchiato di qualche anno e con delle evidenti occhiaie di stanchezza. Avendo attraversato delle esperienze più complesse rispetto a Norodari, Heron ha un carattere più cupo e si nota dall'espressione sempre tesa, severa e rigida. È scontroso e testardo, e a volte si lascia andare a episodi di violenza e di cinismo.
Nonostante il passato complicato, ha mantenuto un forte legame affettivo nei confronti della sorella. Al contrario, il rapporto con il padre Kaled si è deteriorato sempre più, soprattuto perché Heron lo accusava di aver provocato indirettamente la morte dei suoi due fratelli.
Il suo nome reale, naturalmente, è identico a quello del suo alterego nell'Universo Specchio, cioè Norodari Qer. A causa di problemi legati alla criminalità, ha dovuto cercare un nuovo nome per tenere un profilo basso e ha scelto quello di un uomo da lui assassinato, che si chiamava per l'appunto Heron.
Il passato di Heron fu identico a quello di Norodari fino al 24 marzo 4:17353 (7353 d.C.). In questo giorno, a differenza di Norodari che fu fermato preventivamente dalla sorella e dal padre, Heron uccise un uomo di nome Dinclay che continuava a tormentarlo per farsi saldare un presunto credito. L'episodio segnò un punto di svolta nella storia di Heron, che da quel momento si trasformò in un criminale ricercato e fu costretto a nascondersi, evitando il più possibile la rete e le tecnologie. L'impossibilità di accedere alla medicina moderna portò il suo corpo a invecchiare. Negli anni, gli episodi di violenza che lo riguardavano aumentarono di numero, in particolare dopo la scomparsa della sorella (che l'Onnimente aveva sequestrato per realizzare la traslazione di coscienza).
«Mi sono trasformato in un ladro, in un ricettatore di merce illegale, in un assassino. Le cose sono peggiorate quando Tiria, la mia Tiria, è scomparsa senza lasciare tracce. Lei era il mio ultimo legame affettivo che valeva la pena di ricordare. La vedevo poco e può sembrare strano, ma finché c'era lei in giro da qualche parte avevo un motivo per trattenermi, per cercare di comportarmi bene. Almeno fingere, di comportarmi bene».
Descrizione tratta da Terra Bruciata
In una delle attività illegali, Heron uccise un uomo che gestiva un traffico di schiavi e ne assunse l'identità (il nome del trafficante era, per l'appunto, Heron). Quest'attività criminale durò per breve tempo, smantellata dagli agenti. Da quel momento lavorò come assassino al soldo, fino al giorno in cui fu catturato e giustiziato dall'Oracolo.
L'Onnimente diede una seconda vita a Heron, clonandolo sull'Universo Specchio e trasformandolo in un Metamorfo sotto il suo comando. La versione clonata risaliva a qualche anno prima della morte di Heron su Utopia. Heron accettò di servire l'Onnimente soltanto se avesse avuto la possibilità di rivedere e di aiutare la Tiria presente nel suo nuovo Universo.
Il 18 dicembre 4:17353 (7353 d.C.) aiutò Tiria e la sua famiglia a fuggire dalla cattura ordinata dall'Oracolo, che li aveva da poco inseriti tra le liste dei ricercati prioritari. Heron assassinò un gruppo di agenti, permettendo a Kaled di fuggire proprio quando stava per essere arrestato. Tra gli agenti si trovava anche Dilam, l'unico che decise di risparmiare: infatti, la versione di Dilam su Utopia aveva instaurato un legame di amicizia con lui e decise di lasciarlo andare per una questione sentimentale. Poco dopo raggiunse l'hangar di Venere e s'imbarcò insieme all'intero gruppo in fuga, che contava oltre a Kaled e a Tiria, anche il suo alterego Norodari, Camelia e Zalep. Il gruppo raggiunse la stazione di Velimsha, dove si rifugiò nei mesi successivi.
Il 28 febbraio 4:17354 (7354 d.C.) Heron sbarcò su Gea e scortò Tiria e Kaled fino a un bunker indicato dall'Onnimente. Mentre Heron e Kaled pattugliavano l'esterno, Tiria scese nel bunker per espletare l'ultimo compito voluto dall'Onnimente. In seguito, Heron scortò entrambi fino alla fortificazione di Linea di Confine, dove si unirono a una folla di viaggiatori e si ricongiunsero con il resto del gruppo: Norodari, Camelia e Zalep.
L'intenzione di Heron era a quel punto di andarsene, ma Zalep patteggiò il libero passaggio dell'intero gruppo di viandanti in cambio della cattura di Heron. Infatti, Linea di Confine era controllata da un nugolo di ribelli favorevoli al ritorno dell'Oracolo e l'idea era di strappare da Heron delle informazioni utili per fermare l'Onnimente. Il 21 aprile 4:17354 (7354 d.C.), Zalep catturò Tiria e la diede come prigioniera alla fortificazione, attirando all'interno Heron che cadde nella trappola del calibratore di specie. Mentre la folla di viaggiatori riprendeva il viaggio, Heron fu interrogato per giorni, ma senza che i ribelli ottenessero dei risultati.
L'Onnimente apprese della cattura del suo Metamorfo qualche giorno dopo e obbligò Zalep a tornare a Linea di Confine per aiutarla a liberarlo. Il 26 aprile 4:17354 (7354 d.C.) una robumana dell'Onnimente penetrò nella fortificazione, permettendo a Zalep di liberare Heron. Una volta libero, Heron si vendicò, uccidendo prima il comandante della fortificazione e poi Zalep, che era stato la causa della sua cattura.
Dopo questo episodio, Heron non ebbe più contatti con il resto del gruppo e continuò a eseguire gli ordini dell’Onnimente per il resto della sua esistenza. La sua morte avvenne a distanza di decenni, ucciso da alcuni robot dell'Oracolo, e visse quindi molto più a lungo di quanto in genere riuscisse a vivere un Metamorfo. Il 3 luglio 4:17520 (7520 d.C.) Kaled trovò il cadavere di Heron durante un fortuito giro di perlustrazione.